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Tre film che mostrano l’orrore della guerra

I film di guerra danno consapevolezza allo spettatore della follia umana. Ecco tre pellicole che raccontano le storie delle prime vittime dei conflitti: i soldati

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1917 film di guerra

La guerra è probabilmente la peggiore delle invenzioni umane, porta solo morte e sofferenza, mai niente di positivo. Nonostante ancora oggi è evidente che non ci sia ben chiaro questo concetto, il cinema ce lo ricorda sempre. Purtroppo anche tra i film di guerra non mancano quelli che, più che condannare la tragedia bellica, sembrano fare propaganda, esaltando la propria patria sul grande schermo (soprattutto pellicole statunitensi). I titoli che vi proponiamo di seguito mostrano la crudeltà della guerra nelle sue diverse sfaccettature, senza cadere nel patriottismo, che non fa altro che creare ulteriori, inutili, divisioni. 

Orizzonti di gloria

 

Orizzonti di gloria

Orizzonti di gloria (1957) è uno dei film di guerra più belli di sempre, co-sceneggiato e diretto da Stanley Kubrick. In Italia è distribuito da DEAR Film e dal momento della sua uscita la critica lo ha sempre lodato. Ambientato durante la Prima Guerra Mondiale, la storia è presa dall’omonimo romanzo di Humphrey Cobb.

I protagonisti sono dei soldati francesi che falliscono un assalto, poiché mandati ad attaccare i nemici in una missione suicida. Di conseguenza, alcuni di loro vengono accusati di codardia dai piani alti dell’esercito. Il colonnello Dax (Kirk Douglas) dovrà difenderli dalla pena di morte.

La tematica principale è, quindi, l’evidente differenza tra i soldati semplici e chi li manda in battaglia. Kubrick mostra un sistema militare ingiusto, folle e corrotto, che non dà alcun valore alle vite dei soldati. Chi decide come agire è seduto in un comodo ufficio e non ha idea di cosa succeda davvero sul campo di battaglia, vuole solo che si eseguano gli ordini. 

Stanley Kubrick ci racconta la follia della guerra sin dal suo primo film, Paura e Desiderio del 1952. Al suo esordio al cinema il regista ci mostrava una guerra indefinita, per poterle descrivere tutte e dichiarare chiaramente che nessuna guerra è sensata. Con Orizzonti di Gloria torna a parlare di guerra e ci ripete che far morire delle persone per risolvere dei conflitti non ha alcun senso, che nessuna guerra è accettabile e che i soldati sono trattati in maniera disumana dal comando.

Dal lato tecnico poi, cosa si può commentare a uno dei migliori registi della storia del cinema? Regia e fotografia sono impeccabili. Inoltre, la trama è avvincente e non sorprenderà sentire che l’interpretazione di Kirk Douglas sia impeccabile. 

Land of Mine – Sotto la sabbia

land of mine

Land of Mine è un film danese del 2015, diretto da Martin Zandvliet. È stato presentato al Toronto Film Festival, dove l’ha accolto una standing ovation. Successivamente, è stato candidato al Premio Oscar nel 2017 nella categoria miglior film internazionale e in Italia è stato distribuito da Notorious Pictures. Nel cast Roland Møller e Louis Hofmann, conosciuto poi dal grande pubblico come protagonista delle serie Netflix Dark

Land of Mine racconta molte storie vere. Nel 1945, dopo la resa della Germania, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, migliaia di soldati tedeschi furono sacrificati per “riparare ai danni del nazismo”con le loro vite. Il film segue un gruppo di giovanissimi soldati tedeschi mandati nelle coste della Danimarca a disinnescare le mine sepolte sotto la sabbia. Precedentemente, infatti, lì i tedeschi avevano preparato un campo minato, in attesa di un eventuale sbarco degli alleati. 

Il film è ottimo sul lato tecnico e gli attori portano delle buonissime interpretazioni. Tralasciando la bellezza cinematografica però, Land of Mine è importante perché racconta una parte della guerra spesso ignorata: migliaia di soldati uccisi per vendicare altre morti di cui non avevano alcuna colpa. Quello che colpisce specialmente è quanto siano piccoli i protagonisti di questa vicenda, la maggior parte dei ragazzi non è neppure maggiorenne. 

Vedere cosa succede a questi giovani soldati, costretti a rischiare la vita senza sapere neanche come comportarsi, è tanto doloroso quanto necessario, perché non si dimentichi mai anche questa parte della storia. 

1917

1917

 1917 è un film del 2019, girato da Sam Mendes, noto regista, sceneggiatore e produttore britannico. Tra i suoi lavori più famosi American Beauty e due film della saga di 007 (Skyfalle Spectre). In Italia è distribuito da 01 Distribution, attualmente lo trovate in streaming su Now Tv. Ha ricevuto tre nomination ai Golden Globe del 2020, vincendone due, tra cui quello per miglior film drammatico, e 10 nomination ai Premi Oscar dello stesso anno, vincendo tre statuette. In generale, ha ottenuto ottime recensioni tra pubblico e critica. I protagonisti George MacKay e Dean-Charles Chapman sono affiancati da attori importanti, tra i tanti Benedict Cumberbatch e Colin Firth.

1917 è, ovviamente, ambientato durante la Prima Guerra Mondiale. La ricognizione aerea scopre che un battaglione dell’esercito inglese sta andando incontro a morte certa, con i tedeschi che si stanno organizzando in una nuova linea difensiva e non si sono effettivamente ritirati, come pensavano gli inglesi. Le linee telefoniche sono interrotte, per questo i due caporali William Schofield (George MacKay) e Tom Blake (Dean-Charles Chapman) vengono mandati in missione: fermare l’attacco prima che sia troppo tardi. Più di 1600 uomini rischiano la vita, tra questi il fratello di uno dei due soldati protagonisti.

La pellicola di Mendes è apprezzata soprattutto per la sua qualità tecnica. Il film, della durata di 119 minuti, è composto da tanti piani sequenza, montati in maniera tale da sembrare due lunghi piani sequenza ininterrotti con un solo stacco tra i due. Questo ha richiesto mesi di prove con la troupe prima delle riprese e un lavoro immenso da parte di regia e fotografia. I risultati si notano: 1917 è meraviglioso dal punto di vista estetico, le interpretazioni e la colonna sonora (musiche di Thomas Newman), poi, non sono da meno.

1917 è una delle migliori esperienze di sala che si possano avere, per due motivi. Innanzitutto l’apparente mancanza di stacchi della macchina da presa dà allo spettatore l’impressione di trovarsi sulla scena insieme ai personaggi. In aggiunta, la necessità dei due soldati di arrivare in tempo alla meta tiene col fiato sospeso fino all’ultimo. 

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