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Trieste Film Festival

‘Alice On&Off’ e l’innocenza perduta

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Alice On&Off è il primo lungometraggio della regista rumena Isabela Tent, in concorso nella sezione documentari al Trieste Film Festival 2025. In un’edizione costruita intorno al tema della famiglia e dei legami famigliari, il documentario rumeno sviscera questa tematica, raccontando le conseguenze del trauma transgenerazionale.

Qui il programma completo della 36esima edizione del Trieste Film Festival, dal 16 al 24 gennaio.

La storia di Alice, Dorian e Aristo

Il documentario, fin da subito, annuncia il suo principale scopo: capire se, venendo da un passato oscuro, è possibile, nonostante tutto, trovare la luce. È questo che Tent vuole raccontare con il suo lavoro e la storia di Alice, ma anche di Dorian e Aristo.
Girato nell’arco di dieci anni, nelle prime immagini vediamo una giovanissima ragazza, poco più di una bambina, alle prese con quella che si vede subito essere una vita più grande di lei: un bambino, una casa, un marito più grande di 35 anni e una tossicodipendenza da combattere.

Per l’intero decennio, la regista è sempre pronta a filmare ciò che accade.
Si percepisce perfettamente il tempo che scorre. I capelli di Alice cambiano continuamente, come a voler segnare, ogni volta, l’inizio di una nuova fase nella sua vita; Aristo cresce e Dorian, d’altra parte, invecchia. Vediamo Alice entrare e uscire dalla vita di Aristo, lottare con il suo essere madre e cercare di affermarsi come individuo e artista.

Aristo in una scena del documentario

On&Off

Il titolo di per sé evocativo, allude a un preciso meccanismo che Alice stessa mette in atto nell’arco di questi dieci anni e all’interno della sua vita, ma soprattutto in quella di suo figlio Aristo. Alice c’è e poi non c’è, a volte è fisicamente presente, a volte vede suo figlio attraverso lo schermo di un computer.
Aristo cresce principalmente con suo padre Dorian, e la sua quotidianità viene talvolta interrotta dall’arrivo e poi dalla partenza di sua madre. Alice irrompe nella vita dell’ex marito e del figlio, provando a essere una madre presente e affettuosa, ma poi capisce che non fa per lei. Ed ecco che Aristo si ritrova, senza volerlo, a vedere la madre solo su Skype.
Alice si accende e si spegne, come se accendesse e spegnesse il suo voler essere madre che va ben oltre l’amore per suo figlio.

On&Off è forse più di un meccanismo che accenna a qualcosa che si accende e spegne. È un sistema di difesa che Alice usa per proteggersi dal mondo esterno e che mette in atto anche con la regista stessa, come dichiarato da Isabela nel corso di un’intervista. 

Dorian in una scena dal documentario

Un passato oscuro

Quella di Alice On&Off  è la storia di una bambina, non amata e non voluta. Una storia che, poco per volta, si spiega da sola ed è quindi facile per lo spettatore seguire l’evoluzione del tempo. È un documentario sincero, in cui sono direttamente i tre protagonisti a rivolgersi a chi guarda, senza filtri e senza trucchi.
Affronta temi complessi e complicati sia da raccontare che da vivere. La maternità è qui centrale, è il motore che muove tutte le scelte di Alice ma, allo stesso tempo, viene vista come una gabbia da cui voler scappare.
Alice parla direttamente in camera, ed è in uno di questi momenti che ammette di non aver scelto lei per il suo stesso corpo e la sua stessa vita. Il suo volto di ragazzina dei primi minuti perde subito la purezza e l’innocenza tipica dell’adolescenza, e lascia subito posto a un volto stanco e perso.
Alice On&Off è un documentario ambizioso, che si pone come obiettivo quello di affrontare il trauma transgenerazionale e tutte le conseguenze che ne provengono. Quello del trauma transgenerazionale è il pretesto per affrontare un bagaglio emotivo più ampio e profondo di tematiche complesse e fragili.
Tent, con la storia di Alice, parla direttamente allo spettatore di maternità e di come, in questo caso, irrompa nella vita di una 16enne che avrebbe voluto fare tutto meno che essere madre. La maternità è quindi un ostacolo per Alice a la sua crescita, ma questo non vuol dire che non è capace di amare Aristo.
La storia di Alice ci parla di abbandono. È una storia che parla di abbandono perché l’esistenza di Alice inizia con un abbandono da parte di entrambi i genitori, anche se per ragioni diverse. Il meccanismo dell’abbandono è il medesimo che lei stessa poi innesca con suo figlio a fasi alterne e confuse.

Alice On&Off  è un lungometraggio difficile da guardare, è necessario sospendere qualsiasi tipo di giudizio etico e morale e lasciarsi accompagnare dagli occhi svegli e profondi di Aristo, dal volto affaticato di Dorian e dalla tristezza di Alice.

 

Coming out of a dark past,
can you find your way to the light?

 

Alice On&Off

  • Anno: 2023
  • Durata: 84 min
  • Genere: Documentario
  • Nazionalita: Romania
  • Regia: Isabela Tent

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