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Mubi Film

‘The Watchman’. Le ferite aperte di un’isola divisa in due

Il cortometraggio del regista libanese Ali Cherri evidenzia le ferite visibili ancora oggi a Cipro, a cinquant’anni dall’invasione dell’isola da parte dell’esercito turco.

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The Watcman è un cortometraggio del regista libanese Ali Cherri disponibile sulla piattaforma streaming Mubi.

Giorno dopo giorno un soldato monta di guardia scrutando il nulla

Il sergente Bulut (Halil Ersev Gökçek) è un soldato turco-cipriota che, ogni giorno, monta di guardia in un avamposto situato sul confine della terra di nessuno che divide la zona della Repubblica Turca di Cipro del Nord da quella della Repubblica di Cipro, nei pressi del villaggio di Louroujina.

In un paesaggio arido, dove il tempo sembra essersi fermato, il giovane soldato svolge il suo compito di routine, senza che nulla accada, giorno dopo giorno. Sino a quando, una notte, inizia a osservare delle strane luci che si muovono in lontananza. Poiché gli allerta lanciati via radio ai suoi superiori non sortiscono alcun effetto (“Perché continui a seccarci? non c’è stata attività in quel settore per anni”, gli viene risposto dalla centrale), il sergente Bulut decide di scendere dalla sua torretta di avvistamento per indagare personalmente su quanto sta accadendo, preoccupato per un possibile attacco nemico.

The Watchman: frame del film

Un’isola divisa in due: anacronismo dei giorni nostri

La divisione di Cipro in due entità ben distinte, risale al 1974 allorché, dopo anni di tensioni fra la Turchia e la Grecia, l’esercito turco invase militarmente la parte settentrionale dell’isola in risposta al golpe sostenuto dalla giunta dei Colonnelli greci che portò alla destituzione del legittimo presidente cipriota, l’arcivescovo Makarios.

Iniziò così un lungo conflitto che causò numerosi morti e portò alla cacciata della popolazione greco-cipriota dalle zone settentrionali dell’isola e, viceversa, di quella di origine turca da quelle meridionali. Un conflitto che, sebbene da anni ormai, i ciprioti vivano in una condizione di pacificazione de facto, e nonostante i numerosi tentativi di negoziato, le due entità sono ancora divise da un confine presidiato da filo spinato e militari di guardia, senza segnali tangibili che possano auspicare a un ritorno all’unità nel breve periodo.

Nicosia: zone di confine fra Cipro e Repubblica Turca di Cipro del Nord. Foto dell’Autore

Attraverso immagini metaforiche e visioni oniriche il regista racconta la realtà della Cipro odierna

Il cortometraggio di Ali Cherri, attraverso una messa in scena minimale, fatta di numerose inquadrature fisse che ben evidenziano il senso di immobilità del tempo che pare fermatosi a cinquant’anni prima, ci fa entrare in una realtà nella quale le cicatrici prodotte dal conflitto e dalla separazione vengono mostrate attraverso immagini metaforiche e visioni oniriche che simboleggiano la morte e la violenza: i pettirossi (esseri innocenti) che vanno a morire schiantandosi contro il vetro della torretta di guardia, le fotografie del giovane militare appese alle pareti della casa della anziana donna che accoglie Bulut per un caffè, i fantasmi dei soldati che appaiono in sogno al giovane sergente.

Sospeso fra realtà e sogno, The Watchman, ci restituisce, così, l’immagine di un paese dilaniato al proprio interno, che vorrebbe la pace ma incapace di perseguirla a causa di vecchi e, ormai, sorpassati rancori.

Gli articoli di Marcello Perucca

The Watchman

  • Anno: 2023
  • Durata: 26'
  • Distribuzione: Mubi
  • Genere: Cortometraggio
  • Nazionalita: Italia, Francia
  • Regia: Ali Cherri

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