Virgin River è, senza alcun dubbio, una delle serie più amate di Netflix. A distanza di quasi un anno dai due episodi di “Natale” che concludevano una quinta stagione ricca di tenerezza e colpi di scena, la serie tratta dai romanzi rosa di Robyn Carr, autrice di altri prodotti interessanti come Jane the Virgin e Un segreto in famiglia, torna con un capitolo 6 che soddisferà non solo gli amanti di questa cerchia di persone adorabili, ma anche gli appassionati di romanticismo in tutte le sue forme, poiché Virgin River è la serie ideale per carezzare l’anima e accendere i buoni sentimenti.
Mentre Mel (Alexandra Breckenridge) e Jack (Martin Henderson) sono focalizzati sulla preparazione delle nozze imminenti, la comunità di Virgin River si appresta ad affrontare disordini amorosi, drammi singolari e collettivi e, come sempre, le traversie climatiche di un luogo incantevole, ma irto di ostacoli.
Patrick Sean Smith si conferma showrunner anche della sesta stagione e dimostra che, nonostante il protrarsi della serie, ci sono ulteriori temi da affrontare con un gancio naturale al futuro del prodotto. La serie è prodotta da Netflix e Reel World Management, che hanno comunicato con largo anticipo che stanno lavorando ad una settima stagione.
La sinossi ufficiale di Virgin River sesta stagione
Sullo sfondo delle romantiche nozze primaverili di Mel e Jack, questa sesta stagione promette nuove sorprese e colpi di scena, triangoli amorosi sempre più intensi, piacevoli drammi matrimoniali e segreti emersi dal passato del padre di Mel che ci riporteranno alla magia e al misticismo di Virgin River negli anni ’70.
Dove eravamo rimasti
La quinta stagione di Virgin River ci ha congedati con Mel che si trova, da una parte, ad affrontare un doloroso aborto, dall’altra a congiungersi con il suo padre biologico Everett (John Allen Nelson), grande amore di sua madre Sarah, scomparsa da tempo e particolarmente sconosciuta a Mel. Questo snodo di trama sarà dirimente non solo per l’evoluzione del plot narrativo (che qui apre anche ad un possibile spin off sulle vicende romantiche di Sarah ed Everett), ma anche per un affondo sul personaggio di Mel che, conciliandosi con il suo passato, troverà linfa vitale per un futuro fatto di legami naturali e acquisiti di grande spessore affettivo.
Cosa succede nel sesto capitolo
La sesta stagione raccoglie quanto seminato nella quinta anche per i personaggi secondari, offrendo ampio spazio descrittivo alle vicende dell’amabile Vernon “Doc” Mullins, dell’inarrestabile Hope McCrea, del fedele e saggio chef John “Preacher” Middleton del Jack’s Bar e di Kandyse McClure, la coraggiosa e intrigante vigilessa del fuoco. In modo peculiare e di rara sensibilità, questo sesto capitolo affronta le preoccupazioni e gli slanci di Lizzie, che attraversa una gravidanza in giovane età e, al contempo, le paure dell’avanzamento della patologia del suo compagno Denny e padre di sua figlia. Invece, per spostarci su tematiche più leggere, il triangolo amoroso tra l’avvocatessa Brie Sheridan, l’onesto e caparbio Mike Valenzuela e il bello e dannato Daniel Brady, porterà sullo schermo un topos familiare all’audience, ovvero quello della scelta tra la passione ardita, fiammante e senza controllo e l’amore serafico, rassicurante e protettivo.
Su questo e su altre traversie la sesta stagione non sarà risolutiva, inaugurando, chiaramente, un proseguo della serie, anche in virtù del plot twist finale che lascerà di stucco lo spettatore.
Il mondo spezza tutti quanti e poi molti sono forti nei punti spezzati
La vera forza di Virgin River, che si riafferma con la sesta stagione nonostante sia stato da noi definito un capitolo “di passaggio” nella storia di questo angolo di mondo, è la scrittura dei personaggi e lo sviluppo delle vicende, che si allargano e si restringono con impeccabile saggezza e lungimiranza legate alla serialità televisiva. Poche serie sono in grado di tenere insieme un collettivo così folto di attori e di figure con piena credibilità e tratteggio realistico tali da sostenere il tessuto narrativo, nonché la tenuta drammaturgica del prodotto. Il sesto capitolo si arricchisce di nuove intuizioni, forse non tutte giuste e ugualmente interessanti, ma chiaro è che lo showrunner, insieme al gruppo di lavoro, ha bene in mente come estendere il percorso di questa comunità senza forzature e conferendo ai personaggi profondità e tridimensionalità di pregevole impatto sull’audience, con l’esito positivo di allargare la cerchia degli affezionati.
Nello specifico, ciò che colpisce lo spettatore è l’elemento estremamente realistico che dalla sua protagonista permea tutti gli uomini e le donne di Virgin River, perché Mel sa accogliere le sue fragilità, trasformandole in gemme preziose al servizio della propria crescita come essere umano, ispirando chi le sta intorno a fare lo stesso, in un ambiente fervido di generosità e calore reciproco. Virgin River è una serie che scalda il cuore.
Vuoi mettere in gioco le tue competenze di marketing e data analysis? Il tuo momento è adesso!
Candidati per entrare nel nostro Global Team scrivendo a direzione@taxidrivers.it Oggetto: Candidatura Taxi Drivers
