‘Alien: Romulus’, lo spin-off della saga thriller di Fede Álvarez

Alien: Romulus è il nuovo capitolo del franchise thriller sul terrificante mostro alieno che, finalmente, arriva in streaming su Disney+ dal 15 gennaio. Lo spin-off in questione, della durata di 119 minuti, è situato cronologicamente tra Alien (1979) e Aliens – Scontro finale (1986). Il film, targato 20th Century Studios, è stato elogiato dalla critica per essere tornato alle radici della tensione e della paura che hanno reso Alien una leggenda. Il regista Fede Álvarez (autore anche di La casa e Man in the Dark) ha firmato la sceneggiatura insieme a Rodo Sayagues.

Sulla stessa piattaforma, è inoltre possibile recuperare tutti i film precedenti, da Alien a Prometheus fino ad Alien: Covenant.

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Alien: Romulus, tanto terrore in una stazione spaziale abbandonata

La storia di Alien: Romulus ci porta all’interno di una stazione spaziale abbandonata dove un gruppo di giovani colonizzatori si ritrova faccia a faccia con l’incubo: la forma di vita più spaventosa dell’universo, uno xenomorfo. Il film bilancia sapientemente tensione e orrore, riportando lo spettatore alle atmosfere claustrofobiche del primo Alien, ma con un taglio contemporaneo che aggiunge nuove dimensioni all’universo della saga.

La nuova generazione di colonizzatori

A guidare il cast troviamo Cailee Spaeny, già apprezzata per le sue interpretazioni in Mare of Easttown e Priscilla. Accanto a lei, David Jonsson (Industry), Archie Renaux (Shadow and Bone, Morbius), Isabela Merced (Transformers: L’ultimo cavaliere, Rosaline), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu (Closing Doors).

Alien: Romulus è diretto dal (già citato) maestro dell’horror Fede Álvarez, da una sceneggiatura di Álvarez e del suo frequente collaboratore Rodo Sayagues basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett. Ridley Scott – che ha diretto l’Alien originale, i capitoli del franchise Prometheus e Alien: Covenant e, per intenderci, tra le altre cose, anche Il Gladitore – è produttore insieme a Michael Pruss e Walter Hill.