We choose to go to the Moon!
Queste le parole che pronunciava nel 1962 il presidente Kennedy alla Rice University di Houston. E Fly Me To The Moon, film di Greg Berlanti targato Apple Tv+ con Scarlett Johansson e Channing Tatum parla proprio di questo. In un’America in piena campagna elettorale, con i repubblicani di Nixon che sempre più incessantemente prendono piede in America, il programma Apollo è ad un punto cruciale…
Mancano risorse per finanziare il lancio dell’Apollo 11. Ed ecco che Moe Berkus (Woody Harrelson) incarica una giovane pubblicista di nome Kelly Jones, interpretata da Scarlett Johansson, di risollevare le sorti del programma attorno ad una potente campagna di marketing senza scrupoli!
Durante il suo viaggio incontra il capo della missione: l’astronauta Cole Davis, interpretato da Channing Tatum.
…E se l’allunaggio non fosse mai avvenuto?
‘’Ora tutto il mondo ci guarda!’’
La stessa Johansson menziona Stanley Kubrick. Di fatti il film fa riferimento ad un complotto per cui si pensava che l’allunaggio fosse stato ricreato in studio dal famoso regista britannico…
D’altronde, Kubrick, era sempre il regista di 2001: Odissea nello spazio.
Il film cavalca le paure dell’epoca, i momenti più cupi del programma Apollo, come il disastro dell’Apollo 1, oppure l’inettitudine della politica a contrastare tutto il lavoro fatto in quegli anni.
La commedia di Berlanti fa riflettere sulla morale del personaggio di Scarlett Johansson che subisce e attua una vera e propria trasformazione.
‘’Il fine giustifica i mezzi’’
Kelly e Cole incarnano in un certo senso questa frase perché per fare fronte a opinione pubblica e politica dovranno essere disposti a fare di tutto.
Il progetto Artemis
Il film è figlio di un filone narrativo e del complotto riguardante Stanley Kubrick , divenuto in molte situazioni metacinematografico.
Tra tutti il film Moonwalkers di Antoine Bardou-Jacquet (Francia,2015) che in un certo senso riprende lo stesso complotto, seppur in salsa diversa.
In conclusione Fly Me To The Moon di Berlanti è una fresca commedia sentimentale, dalle tinte drammatiche che riflette sulla politiche reazionarie e miopi della fine degli anni ’60…
…E su quanto sia difficile alle volte fare delle scelte per pura avidità, e capire che, forse, la verità è la via più giusta.
‘’La fantascienza di ieri è la realtà di oggi’’