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Nosferatu e Dracula i vampiri protagonisti al cinema

Da Murnau a Coppola: il soprannaturale sul grande schermo

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Nosferatu

Dal 1° gennaio è in sala Nosferatu, attesissimo film diretto da Robert Eggers, premiato come miglior esordio al London Film Festival con The Witch.

La trama di Nosferatu di Robert Eggers

Thomas (Nicholas Hoult) ed Ellen (Lily Rose Depp) Hutter hanno da poco concluso la loro luna di miele, durata troppo poco a causa del lavoro di lui. Il signor Knock (Simon McBurney), rinomato agente immobiliare, gli ha infatti affidato un incarico molto importante, che lo costringe però a partire per la Transilvania. Al di là della comprensibile preoccupazione della moglie, ci si mettono anche gli incubi di quest’ultima, che ne soffre sin da quando era piccola.

Nonostante ciò, Thomas parte alla volta del castello del conte Orlok (Bill Skarsgård), con l’obiettivo di fargli firmare dei documenti che lo porteranno a vivere nella città di Wisburg. Il viaggio sarà popolato di misteriosi incontri, mentre l’ospite si rivelerà più terrificante di quanto immaginato. E gli incubi cominceranno così a perseguitare anche Thomas.

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Nosferatu: da Murnau a oggi

Come è facilmente intuibile dalla trama del film, Eggers, con questo suo quarto lungometraggio, si rifà al classico dell’espressionismo tedesco, realizzato nel 1922 da Friederich Wilhelm Murnau, che ideò il personaggio di un vampiro vorace di sangue. Nella celebre pellicola la vicenda ripercorre, con minime varianti, le pagine del romanzo Il conte di Dracula di Bram Stoker, ma Murnau si inventò il suo Nosferatu per non pagare i diritti d’autore alla moglie dello scrittore irlandese, deceduto circa un decennio prima. Da allora in diverse occasioni i vampiri, Dracula o Nosferatu che siano, sono diventati protagonisti in diversi film, spesso facendo la storia di un genere ancora in voga.

Innanzitutto, proviamo a fare chiarezza sull’etimologia di Nosferatu, che per alcuni deriva dal rumeno e significa non morto, altri, invece, fanno risalire il termine alla versione greca Nosophoros, portatore di peste. In entrambi i casi, comunque, vedremo come sia la versione del non morto o del portatore di peste hanno avuto un ruolo essenziale in diverse pellicole con protagonista un vampiro e non ha nessuna importanza se questo si chiami Nosferatu o Dracula.

Dreyer, Coppola e soprannaturale

È il caso di Dracula di Tod Browning del 1931. Bela Lugosi nei panni di uno dei Dracula rimasti più iconici nella Storia del Cinema, il primo adattamento cinematografico del romanzo di Stoker.

Vampyr – Il vampiro di Carl Theodor Dreyer del 1932, conosciuto anche con il titolo La strana avventura di David. Per questo film, il primo sonoro realizzato dal regista danese, la fonte non è il romanzo di Stoker, tanto meno il film di Murnau, ma la novella Le Fanu, scritta da Joseph Sheridan.

Il primo a realizzare un vero remake della pellicola di Murnau è Warner Herzog, con Nosferatu, il principe della notte (1979). in realtà il film attinge da più fonti, infatti, nonostante il titolo, il nome del protagonista è Dracula, rifacendosi così anche al celebre romanzo.

Le pagine scritte da Bram Stoker tornano a essere determinati nel famoso Dracula di Francis Ford Coppola (1992), vincitore di tre Premi Oscar.

A chiudere questa lista, che non ha nessuna pretesa di essere esaustiva, c’è Lasciami entrare di Tomas Alfredson (2008). In questo caso la fonte è il romanzo John Ajvide Lindqvist, che firma anche la sceneggiatura.

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