‘Godzilla e Kong – Il Nuovo Impero’: un film di intrattenimento che non intrattiene

Il 30 dicembre su Sky e NOW TV è arrivato in streaming il nuovo capitolo del Monsterverse, diretto da Adam Wingard, regista anche del precedente Godzilla vs. Kong, Godzilla e Kong – Il Nuovo Impero. Il film era uscito nelle sale italiane il 28 Marzo 2024 e non aveva riscosso un grande successo con un incasso di 4.157.215€. L’incasso globale è stato molto più soddisfacente con ben 571.750.016$, infatti è già in programma un sequel per il 29 marzo 2027. 

Un titolo che non rispetta i contenuti del film

Godzilla e Kong – Il Nuovo Impero ha molte storture e di certo una di queste è la gestione del kaijū giapponese. Nonostante il titolo del lungometraggio faccia riferimento con eguale importanza a Godzilla e Kong, il vero protagonista tra i due è sicuramente Kong che è anche presente in alcune delle sequenze più interessanti dell’intero film. 

Godzilla è, fra tutti, il personaggio più sprecato della pellicola: dall’inizio ci viene presentato mentre protegge Roma dagli attacchi del titano crostaceo Scylla. Questo scontro iniziale è reso in modo abbastanza discutibile soprattutto per colpa della CGI ai limiti dell’indecenza, con il kaijū che sembra palesemente attaccato sullo schermo senza troppo impegno. La sua presenza nel film è davvero risicata, come se avessero dovuto inserirlo a forza per una mera questione economica. Ogni sequenza in cui Godzilla appare è totalmente sconnessa dal resto e superflua per quello che è lo svolgimento della storia che ci viene proposta, a parte un momento in cui il titano si potenzia cambiando colore perché questo sarà propedeutico per il combattimento finale. 

Il secondo elemento che lascia perplessi è quello che dà il nome al film: il Nuovo Impero. All’interno della pellicola Kong scopre un nuovo mondo sotterraneo nella Terra Cava dove era stato rinchiuso da Godzilla una grande scimmia di nome Skar King, governatore di questo impero di scimmie da lui stesso schiavizzate, che, però, si può definire tutto tranne che impero, dato che di scimmie che lo popolano ce ne sono ben poche e questo rende la messa in scena poco credibile e la minaccia presentata poco temibile. 

Protagonisti umani non pervenuti

In Godzilla e Kong – Il Nuovo Impero ritornano i personaggi della dottoressa Ilene Andrews (Rebecca Hall), la sua figlia adottiva ultima discendente del popolo indigeno Iwi, Jia (Kaylee Hottle), il complottista Bernie Hayes (Brian Tyree Henry), con l’aggiunta di un nuovo membro al cast, cioè il veterinario di kaijū Trapper (Dan Stevens). Probabilmente il problema maggiore del film è la loro debole presenza. Come Godzilla, i quattro protagonisti umani sembrano all’interno di un film diverso da Kong, che ripetiamo essere il vero perno centrale della storia. La scrittura di questi personaggi è piatta, la loro caratterizzazione è basata sul nulla o al massimo su una frase concisa in sceneggiatura. 

Il più problematico tra tutti è sicuramente Bernie Hayes, che è una macchietta totalmente inutile e a cui ogni tanto fanno dire qualche frase con termini particolari per farlo sembrare intelligente, ma che non va oltre l’essere il comic relief senza successo. 

Non molto meglio sono la dottoressa e Trapper, di cui ci viene accennato un passato mai approfondito e che hanno sicuramente un ruolo un minimo più importante, ma anche loro senza troppe pretese. Se la dottoressa Ilene Andrews, per la maggior parte del tempo, fa la madre preoccupata, Trapper fa la parte del classico uomo affascinante e avventuriero, sempre con la battuta pronta e così rimangono tali per l’intero film. 

Sicuramente, per quanto rimanga sempre poco approfondita e non si scavi oltre la superficie, il personaggio migliore tra i 4 è Jia. Il segnale che riceve e i sogni che fa mettono in moto la trama del film e nel finale ha un ruolo importante nel risveglio di Mothra, la regina dei mostri; per questo motivo è, senza dubbio, la più utile di tutto il cast umano. Anche l’interpretazione di Kaylee Hottle è un minimo meno blanda rispetto a quella del resto del cast.

Spettacolare e allo stesso tempo noioso

Nonostante la durata di Godzilla e Kong – Il Nuovo Impero sia poco meno di due ore, alla visione sembra quasi interminabile. La narrazione è lenta e compassata, sia per colpa dei personaggi poco interessanti, sia per la mancanza di scene d’azione interessanti che dovrebbero essere la parte più importante in questo genere di film. 

Il peggio arriva con il combattimento finale ambientato a Rio de Janeiro, che risulta ben diretto e tutto perfettamente visibile, ma che presenta di nuovo della CGI che trasforma quello che dovrebbe essere un combattimento spettacolare tra titani in una rissa ridicola tra pupazzi giganti.

Non aiuta di certo il villain Skar King, ridicolo sin dalla prima apparizione e mai veramente temibile. Durante gli scontri si ha subito la certezza che verrà sconfitto e questo elemento rende anche non necessario l’arrivo di Godzilla in aiuto di Kong.

Kong, la luce in fondo al tunnel

L’aspetto migliore del film è senza dubbio Kong. Le sequenze più interessanti sono quelle che hanno l’ultimo esemplare dei Titanus Kong come protagonista e sembrano totalmente distaccate dal resto. In Godzilla e Kong – Il Nuovo Impero il primato gigante intraprende un viaggio alla scoperta di una nuova porzione della Terra Cava dove incontra il piccolo Suko, soprannominato Mini-Kong, con cui farà amicizia durante il cammino. Queste sequenze sono quelle con la CGI migliore e le interazioni tra le due scimmie sono molto coinvolgenti. Se il film fosse stato un road movie con protagonisti Kong e Suko sarebbe probabilmente risultato migliore di quello che effettivamente è. 

Un film che gira a vuoto

Godzilla e Kong – Il Nuovo Impero è molto probabilmente il peggiore del Monsterverse perché non riesce ad offrire nulla, è privo idee, senza un’anima. Nessuno si aspettava di certo un Godzilla Minus One 2.0 dal punto di vista della qualità, ma rimane una grande delusione e l’ulteriore dimostrazione che negli ultimi anni c’è stato un grande calo da parte di blockbuster come questo.