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15 emozionanti film drammatici da aggiungere alla tua lista

Ecco la nostra lista di alcuni dei migliori drama da recuperare assolutamente

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“I film possono guarire. Ovviamente non il mondo, ma la nostra visione di esso e questo è già abbastanza.”

– Wim Wenders

I film drammatici, si sa, sono quelli più apprezzati dalla maggior parte del pubblico. Capaci di rispecchiare la realtà in tutte le sue sfumature, in qualche modo la loro visione permette allo spettatore di “essere pronto per affrontare la vita”, in un processo catartico.

Fare una lista dove inserire tutti i migliori film drammatici sarebbe impossibile. Abbiamo selezionato, quindi, 15 titoli da non perdere e disponibili su varie piattaforme.

Melancholia

Scritto e diretto da Lars von Trier, nonché premiato a Cannes per la miglior interpretazione femminile di Kirsten Dunst, Melancholia si ispira ad un fatto che ha direttamente coinvolto il regista.

Diviso in due parti (Justine e Claire), il film drammatico è incentrato sul rapporto tra due sorelle, intimo e conflittuale. Nel mentre, la Terra è in grave pericolo: infatti, ben presto subirà una collisione con il pianeta Melancholia.

In Melancholia Lars von Trier mette in luce gli effetti della depressione e analizza la mente umana nel pieno di una catastrofe, realizzando un’opera di grande impatto emotivo e visivo, con un finale estremamente toccante.

Disponibile su Prime Video.

La mia vita da zucchina

Tratto dal libro Autobiografia di una zucchina di Gilles Paris, lo stop-motion diretto da Claude Barras racconta la vita di Zucchina, un bambino orfano. Sentendosi perso e abbandonato, presto giungerà in un istituto per bambini abbandonati, dove stringerà amicizia con alcuni ragazzini. Essi condividono con Zucchina storie simili di sofferenza.

Scritto da Céline Sciamma, La mia vita da zucchina affronta con grande delicatezza (tipica della Sciamma) tematiche dolorose (come la vita di un bambino con una madre alcolizzata, poi diventato orfano) e riguardanti l’infanzia, privando il racconto di ogni forma pessimistica o di autocommiserazione.

Disponibile su Prime Video.

M – Il mostro di Düsseldorf 

Ispirato ai crimini di Fritz Haarmann e Peter Kürten, il noir M – Il mostro di Düsseldorf è diretto dal grande regista austriaco Fritz Lang.

Una misteriosa figura si aggira per Düsseldorf: essa è nota per la cattura di numerose bambine, che vengono poi violentarle e uccise. Ogni arresto da parte della polizia sembra impossibile: saranno quindi gli scarti della società, tra prostitute, delinquenti e ladri, a cercare di risolvere il mistero del mostro di Düsseldorf e incastrare l’assassino.

Nel suo primo film sonoro, Lang realizza un capolavoro sospeso tra soluzioni espressioniste del muto e altre proprie della modernità (il sonoro, qui sfruttato in tutto il suo potenziale artistico), incentrato sul contrasto tra giustizia privata e pubblica.

Disponibile su Prime Video.

Control

I Joy Division sono una band dalla grande fama; tuttavia, molti non conoscono la storia del loro leader, Ian Curtis.

Control, diretto da Anton Corbijn, ci porta quindi nella vita del cantante, analizzandone la carriera artistica, la vita sentimentale e i gravi effetti dell’epilessia. Girato totalmente in bianco e nero, Control vede come protagonista Sam Riley nel suo film d’esordio, che restituisce al pubblico un’interpretazione tanto realistica quanto sofferta, costituendo il fulcro del film.

Disponibile su Prime Video.

Bande à part

Farò di Bande à part un piccolo film di serie Z come certi film americani che mi piacciono.

– Jean-Luc Godard

Realizzato con un basso budget e girato in breve tempo, Bande à part è il settimo lungometraggio di Jean-Luc Godard, uno dei maggiori esponenti della Nouvelle Vague francese. Tra il cast troviamo l’immancabile Anna Karina, qui ingaggiata dall’ex marito nel tentativo di salvarla dalla depressione.

Arthur e Franz, secondo la segnalazione dell’amica Odile, si stanno preparando per un colpo in una casa della periferia di Parigi. La vittima è proprio il pensionante della zia di Odile, che tiene nascosta in soffitta una grande somma di denaro. I due, quindi, tenteranno di corteggiarla per convincerla a lasciarli entrare in casa e potere, così, eseguire il furto. Tuttavia, le cose non andranno come previste.

Bande à part, quindi, è solo in apparenza una commedia, tingendosi sempre più di tonalità cupe e spesso pessimiste. Nel film troviamo alcune scene cult che, anni dopo, saranno citate in altre opere cinematografiche: Pulp Fiction di Tarantino (che, tra l’altro, aveva fondato una casa di produzione indipendente chiamata proprio Bande à part) e The Dreamers – I sognatori di Bertolucci.

Disponibile su Prime Video.

Eternal Sunshine of the Spotless Mind

Jim Carrey e Kate Winslet sono i protagonisti di questo film di Michel Gondry, sceneggiato da Charlie Kaufman. Grazie al lavoro di Kaufman l’opera ha vinto un Oscar nel 2005.

Joel e Clementine sono una coppia innamorata e affiatata. Un giorno, però, la ragazza, complice il declino della sua relazione, decide di farsi asportare dalla mente tutti i ricordi legati a Joel. Quest’ultimo, venuto a conoscenza del fatto, sceglie di fare altrettanto. Nel bel mezzo del procedimento, però, Joel cambierà idea.

Eternal Sunshine of the Spotless Mind è una storia dolceamara che esplora il significato dell’amore in tutte le sue sfaccettature. Infatti, vi si illustrano le sue varie fasi, i momenti migliori e quelli altrettanto difficili, inevitabili all’interno della vita di coppia, con un particolare focus sul dolore che comporta la fine di una relazione.

Disponibile su Netflix.

Closer

Realizzato da Mike Nichols (il regista di Il laureato), Closer vanta la presenza d Jude Law, Natalie Potman, Julia Roberts e Clive Owen all’interno del cast. L’opera è tratta dall’omonima pièce teatrale di Patrick Marber. Inoltre, ha ispirato la realizzazione di numerose canzoni: ad esempio Lying Is the Most Fun a Girl Can Have Without Taking Her Clothes Off e But It’s Better If You Do dei Panic! at the Disco.

Il lungometraggio ci presenta la vita di due coppie: Dan e Alice e Larry e Anna. I primi due sono rispettivamente un giornalista di necrologi e una spogliarellista in locali notturni. Un giorno Dan conosce Anna, una fotografa di cui si innamora perdutamente. Tuttavia, nel tentativo di conquistarla, Dan la spinge tra le braccia di Larry, un dermatologo. Inizieranno così una fitta serie di tradimenti e complotti.

Closer esplora, quindi, i lati più oscuri dei rapporti umani, soprattutto dal punto di vista sentimentale. Emergeranno così i motivi che portano al tradimento di un partner, gli intrighi, le menzogne e i tradimenti veri e propri. Grazie ai frequenti colpi di scena, il film è in grado di catturare lo spettatore fino al finale senza mai annoiarlo.

Disponibile su Netflix.

Jackie Brown

Tratto dal romanzo Punch al rum di Elmore Leonard, il film di Quentin Tarantino ha permesso a Samuel L. Jackson di vincere, nel 1998, il premio come miglior attore protagonista al Festival di Berlino.

Jackie Brown è una hostess che contrabbanda denaro per Ordell Robbie. Egli vive con Louis Gara, un ex galeotto divenuto il suo braccio destro, e con Melanie, una delle sue tante amanti. Tornata dal Messico, Jackie viene fermata e arrestata da due agenti del reparto antifrode che sono sulle tracce di Ordell. In cambio dell’immunità, Jackie deciderà di collaborare con la polizia. Nel frattempo, un garante di cauzioni e amico di Ordell si innamora di lei.

Jackie Brown ci permette di ritrovare i tratti tipici di Tarantino in un’opera che omaggia la blaxploitation americana degli anni Sessanta. Sicuramente, poi, Pam Grier e Samuel L. Jackson risultano le figure più carismatiche di tutto il film, magnetizzando lo spettatore con le loro intense interpretazioni. Spesso oscurato dai film più noti di Tarantino, ma non per questo di minor qualità, Jackie Brown è decisamente da non perdere.

Disponibile su Netflix.

Il ragazzo e l’airone

Il ragazzo e l’airone segna il ritorno al cinema di Miyazaki Hayao. Infatti, Miyazaki non aveva più realizzato pellicole dal 2013, anno di Si alza il vento.

Il giovane Mahito, dopo la morte della madre, si trasferisce in una casa fuori città, cercando di iniziare una nuova vita. Assieme alla natura circostante, ciò che attira la sua attenzione è un airone cenerino: proprio quest’ultimo lo condurrà verso un edificio abbandonato, che costituisce l’accesso per un altro mondo.

Oltre a essere una summa del cinema di Miyazaki, Il ragazzo e l’airone è ricco di riferimenti cinematografici e non. Per citarne alcuni: l’Inferno dantesco, La caduta della casa Usher di Epstein e di Fellini. Se cercate un film d’animazione adatto a tutta la famiglia e di grande valore, allora Il ragazzo e l’airone fa per voi.

Disponibile su Netflix.

Una tomba per le lucciole

Nel 1988 Takahata Isao realizza Una tomba per le lucciole, che risulta uno dei film più cupi dello Studio Ghibli.

Il lungometraggio d’animazione narra le vicende di un ragazzino di Kobe che, assieme alla sua sorellina, deve sopravvivere agli orrori della Seconda guerra mondiale.

Adattamento del romanzo semi-autobiografico di Nosaka Akiyuki, Una tomba per le lucciole unisce gli aspetti più innocenti legati all’infanzia e la crudezza della guerra. Nell’alternare momenti più leggeri ad altri più angosciosi, il film di Takahata fa riflettere lo spettatore sulle numerose vittime dei conflitti mondiali e non può che commuoverlo in profondità.

Disponibile su Netflix.

Il giardino delle vergini suicide

È il 1999 quando Sofia Coppola debutta alla regia con un adattamento cinematografico del romanzo Le vergini suicide di Jeffrey Eugenides.

I coniugi Lisbon conducono una vita agiata: lui insegna matematica, lei è casalinga. Insieme hanno cinque bellissime figlie, che crescono secondo rigidi principi religiosi: Cecilia, Lux, Bonnie, Mary e Therese. Dopo il primo e inspiegabile suicidio di Cecilia, il desiderio di libertà delle ragazze e l’interesse dei ragazzi loro coetanei renderanno la situazione ancora più complicata.

Nel suo primo film, la Coppola ci porta in una dimensione onirica e altrettanto tormentata, riflettendo sulle contraddizioni delle famiglie ideali e dove dolore e senso di isolamento dominano l’atmosfera.

Disponibile su Netflix.

 

Femme Fatale

Con Femme Fatale, Brian De Palma sceglie di omaggiare il noir classico francese. Protagonisti indiscussi sono Rebecca Romijn e Antonio Banderas.

Laura Ash è una splendida e affascinante ladra di gioielli. Sette anni dopo aver commesso un furto clamoroso torna in Francia, a Parigi. I vecchi complici che aveva ingannato sono sulle sue tracce, ora determinati a catturarla attraverso gli scatti di un paparazzo.

In questo piccolo capolavoro, spesso sottovalutato, De Palma inserisce scene oniriche e voyeuristiche (riecheggiando alcuni film, come Blow Up) che, unite a peculiari soluzioni stilistiche e molteplici colpi di scena (soprattutto alla fine), non possono non appagare il pubblico.

Disponibile su Raiplay.

The Quiet Girl

Diretto da Colm Bairéad, The Quiet Girl è l’adattamento di Un’estate di Claire Keegan. Il film irlandese è stato candidato agli Oscar nel 2023 come miglior film in lingua straniera.

Nell’Irlanda rurale dei primi anni ’80, Cáit è una bambina tranquilla e silenziosa che passa le sue giornate in solitudine, ignorata da una famiglia povera, sovraffollata e disfunzionale. Dopo la fine della scuola, Cáit viene mandata dai genitori a passare l’estate presso una coppia di lontani parenti. Sotto la loro cura la bambina rinascerà, ma in questa casa, dove non dovrebbero esserci segreti, Cáit scoprirà che non è così.

The Quiet Girl è un film delicato sul sentirsi diversi e non accettati. Giocato tutto sul non detto, il lungometraggio minimalista tenta così di indagare il mondo interiore della bambina, prediligendo lo sviluppo di immagini-sentimento alle semplici parole.

Disponibile su Raiplay.

Le ricette della signora Toku

Tratto dal libro An di Durian Sukegawa, l’adattamento di Naomi Kawase è stato presentato al Festival di Cannes nel 2015.

Sentaro, un giovane ragazzo, cucina dolci tipici in un chiosco di città. Un giorno, un’anziana signora chiamata Toku si presenta da lui per aiutarlo nel lavoro: vorrebbe, infatti, realizzare un suo grande desiderio prima di morire. Toku dimostra di avere mani magiche nel preparare dorayaki, attraendo così una fitta clientela. Tuttavia,  ben presto emergerà una dura realtà.

In una città del Giappone, ricca di ciliegi in fiore, Naomi Kawase ritrae una vicenda apparentemente leggera, ma pregna di solitudine, amarezza, ed emarginazione. La regista evidenzia poi la forza dell’amicizia, in grado di andare oltre i pregiudizi, in un film che celebra la bellezza della semplicità, dai tratti tipicamente orientali.

Disponibile su Raiplay.

Cleo dalle 5 alle 7

Realizzato nel 1962, Cleo dalle 5 alle 7 è una delle opere più apprezzate di Agnès Varda, unica donna tra i giovani turchi della Nouvelle Vague francese.

Il lungometraggio ruota attorno a Cléo, una giovane cantante che si aggira per Parigi, attendendo gli esiti di un importante esame medico. Il film la segue nelle ore che la separano dall’appuntamento con il dottore, previsto per le 7. La donna avanza tra le strade affollate della città, a piedi, su taxi e tram, in un susseguirsi di conversazioni e riflessioni personali sul senso della vita.

Con Cleo dalle 5 alle 7, Agnès Varda si muove tra cinema documentario e di finzione. Il tempo, vero protagonista, è puramente soggettivo: il tempo che percepiamo, quindi, è il tempo di Cleo. Esso, però, si oppone ininterrottamente con quello oggettivo, scandito dagli orologi che sembrano inseguirla.

Disponibile su Raiplay.

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