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In Sala

‘Io e te dobbiamo parlare’, Siani-Pieraccioni affiatati: ma è una commedia a metà

L'idea è pura logicità. Unire due dei comici più conosciuti per dare vita a una commedia. A livello teorico è una soluzione impeccabile, nel concreto c'è l'amarezza per non aver sfruttato a pieno l'occasione

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Da una parte la Toscana, e dall’altra la Campania. Mettere insieme due dei comici più seguiti e costruirci attorno una commedia, con l’intento – raggiunto – di ottenere traguardi importanti al box office e riportare in sala famiglie e risate. Leonardo Pieraccioni e Alessandro Siani si muovono per la prima volta insieme sul grande schermo in Io e te dobbiamo parlare, una commedia leggera che solo in parte funziona, lasciando degli interrogativi in cui si riflette il momento attuale della commedia in Italia.

Per la prima volta dopo 26 anni da Il mio west, Leonardo Pieraccioni torna a coprire il ruolo di solo attore, affidandosi alla direzione di Alessandro Siani.  Prodotto da Italian International Film (Gruppo Lucisano) con Rai Cinema, troviamo un cast corale composto da Francesca Chillemi, Brenda Lodigiani, Gea Dall’Orto, Tommaso Cassissa, Giovanni Esposito, Sergio Friscia, Biagio Izzo, Peppe Lanzetta e Enrico Lo Verso.

‘Io e te dobbiamo parlare’, tu vuò fà l’americano?

Una donna in comune, una figlia a metà e una volante per due. Antonio (Alessandro Siani) e Pieraldo (Leonardo Pieraccioni) condividono molte cose: una carriera non sempre luminosa, un sodalizio non sempre sodale, un legame di lungo corso ma un po’ ammaccato – due esistenze apparentemente troppo tranquille per due agenti di polizia che il destino ha voluto sapientemente intrecciare. Matilde (Brenda Lodigiani) è infatti l’ex moglie di Antonio e l’attuale compagna di Pieraldo, Maria (Gea Dall’Orto), è la figlia di Antonio e vive con la madre e Pieraldo.

E poi c’è Sara (Francesca Chillemi), l’affascinante poliziotta con cui Antonio ha forse avuto un passato e potrebbe avere un futuro. Insomma, una famiglia allargata ma un’amicizia a volte troppo stretta per due improbabili colleghi con molte idee e non grandi ambizioni. Decisamente, il pericolo non era il loro mestiere….fino a quando, incredibilmente, non dovranno affrontare un vero crimine, un caso molto intricato e rischioso che, fra sfide contro il tempo e colpi di scena, cambierà la loro vita per sempre. Una coppia sorprendente, due perfetti sparring partner per una commedia all’ultimo respiro.

Io e te dobbiamo parlare

La coppia funziona ma la trama è piatta e le sequenze comiche vacillano

La prima cosa a cui viene da pensare è che ci sia del rammarico per non aver voluto cercare di andare più in profondità. Rammarico perché la prima sequenza ci vuole mostrare proprio il contrario. La sensazione è che con Io e te dobbiamo parlare si volesse fare un passo in avanti rispetto alla solita commedia, un qualcosa di diverso su cui viene però a mancare l’originalità di fondo che fa appiattare parte della narrazione. Sì, una parte, perché dall’altra il binomio Pieraccioni-Siani funziona: la coppia è in sintonia, gli attori sono più che amalgamati con gli altri interpreti e tutto dà l’idea che questo, tra i due, possa essere soltanto l’inizio. D’altronde, la ricetta era molto chiara: prendere due ingredienti funzionali e inserirli in un contesto familiare, portato avanti però senza sforzi, facendo un lavoro ordinario.

Pieraccioni da sempre ha avuto quella capacità di riuscire ad associare la risata con storie agrodolci, riflessive, in cui in un modo o nell’altro, per qualche aspetto, ci si poteva rispecchiare. La differenza di regia del collega (Alessandro Siani), ma soprattutto il cambio di registro, riduce tutte le note emotive e intimiste. Manca un coinvolgimento nelle vicende, una voce narrante che tenga compagnia e che  faccia ‘affezionare divertendoci’.

Risanare la commedia (o il punto di vista?)

Più volte sia Siani che Pieraccioni hanno rimarcato il fatto che l’obiettivo primario fosse quello di tornare a riempire le sale con la commedia. Un genere che negli ultimi anni sta facendo fatica a emergere come una volta: questo per un pubblico che cambia, sempre più attento, critico. Io e te dobbiamo parlare dal punto di vista dei numeri non ha deluso, rispettando il mix esplosivo e i presupposti iniziali -non a caso è il film italiano più visto delle feste di Natale-, con quasi quattro milioni di box office in otto giorni. Allo stesso tempo sono proprio questi numeri a far pensare ancora di più al rammarico. Sapendo della grande forza mediatica a cui sarebbero andati incontro c’era la possibilità di realizzare un prodotto più originale che poteva portare a una strada alternativa per la commedia italiana.

Da menzionare le prove di Brenda Lodigiano e Giovanni Esposito: la prima ormai in rampa di lancio e il secondo che mette in luce tutta la sua esperienza regalandoci una delle sequenze più divertenti di tutto il film.

Concludendo, ‘Io e te dobbiamo parlare’ è un’occasione per farsi una risata, staccare la spina e tornare al cinema non per cercare significati nascosti ma per godersi un’esperienza in compagnia. Cosa che forse, negli ultimi tempi, non siamo più abituati a fare.

Io e te dobbiamo parlare

  • Anno: 2024
  • Durata: 95′
  • Distribuzione: 01 Distribution
  • Genere: Commedia
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Alessandro Siani
  • Data di uscita: 19-December-2024

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