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‘Squid Game’ 2, la seconda stagione è iniziata

Il creatore Hwang Dong-hyuk e il circo della società coreana che manca di spessore

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Squid Game 2 è la seconda stagione del celeberrimo successo di Netflix firmato Hwang Dong-hyuk e intepretato da Lee Jung-jae (Hunt, The Housemaid), Lee Byung-hun (Concrete Utopia, I saw the devil, A bittersweet life), Wi Ha-jun (Piccole donne) e Gong Yoo (Kim Ji-young: Born 1982, Train to Busan) come nella prima serie, con il supporto di nuovi nomi eccezionali: Yim Si-wan (Road to Boston), Kang Ha-neul, Park Gyu-young, Lee Jin-uk, Park Sung-hoon, Yang Dong-geun.

Un contrappunto stonato alla società coreana che si nutre di un intrattenimento sperimentato ed efficace, ma manca di sostanza per risultare aggressivo e destabilizzante quanto lo era stata la prima stagione.

Gong Yoo e Lee Jung-jae

Gong Yoo e Lee Jung-jae in ‘Squid Game 2’ – Cr. No Ju-han/Netflix © 2024

Squid Game 2, la trama

Seong Gi-hun (Lee Jung-jae)  è sopravvissuto ed è uscito vincitore tre anni prima dal gioco, tuttavia non senza profonde cicatrici e fantasmi che lo perseguitano. Ad un passo dall’esilio volontario, rinuncia ad imbarcarsi sul volo per gli Stati Uniti ed è lì che lo ritroviamo in principio alla seconda stagione: quando in aeroporto scopre di essere pedinato e decide di impedire a quella banda di folli di ripetere il gioco.

A quel punto, si organizza e batte a tappeto tutte le fermate della metropolitana di Seoul in cerca del Reclutatore (Gong Yoo). Ma quando lo scova, Gi-hun scopre di essere caduto in un’altra trappola. Pertanto, stoico nella sua missione, per arrivare all’uomo mascherato (Lee Byung-hun), accetta di partecipare, nuovamente, al gioco. Convinto di poter trascinare le persone fuori da quel tunnel.

Ma non aveva immaginato che i partecipanti, questa volta, fossero ancora più disperati e più ai margini della società di quanto lui stesso si era trovato ad essere tre anni prima.

‘Squid Game 2’ – Lee Jung-jae è Seong Gi-hun – Cr. No Ju-han/Netflix © 2024

La società macchiettistica di Hwang Dong-hyuk

Squid Game 2 parte dando voce agli aguzzini: Gong Yoo inonda tutto il primo episodio, sfoggiando una versione di sé malata quanto il Joker ma composta quanto un assicuratore. Spietato fino al midollo, culture di musica lirica (e qui un inaspettato Andrea Bocelli a coronare il primo efferato suicidio), ci regala la summa eufemistica della serie stessa: gioca secondo le regole e ne rimane vittima.

Nell’attesa di quell’alleanza che ci aspettiamo sin dal termine della prima stagione, si costruisce l’intreccio dei nuovi 7 episodi. Gi-hun (Lee Jung-jae) e Jun-ho (Wi Ha-jun) uniscono le forze, vicini nella stessa perseverante speranza che una giustizia possa esistere. Disillusi e sbeffeggiati però, non ci è dato sapere fino all’ultimo quale sentenza venga pronunciata in loro favore.

Gi-hun è ossessionato e idealista fino all’anacronismo: è convinto ci sia ancora un futuro per la società a cui appartiene, inequivocabilmente quella coreana. Il suo viaggio dell’eroe procede per profili standardizzati quanto una piece di commedia dell’arte; perciò, trova il supporto di due spalle, così da creare un trio: saranno leader, giullare e impostore, proprio come avrebbe voluto Kets de Vries.

Molto più spazio (senza alcuna meraviglia) a Lee Byung-hun la cui sfida tête-à-tête con Gi-hun/Lee Jung-jae non ha la vibrazione di Heat – La Sfida, ma procede sugli stesi toni, talvolta cerebrale e a tratti filosofica. D’altronde è tra quei due poli che si confronta l’idea di giustizia e ricuperabilità della umanità malata di cui si racconta in Squid Game 2. Tra chi afferma che la morte, quei disgraziati, se la sono cercata, e chi invece la sta infliggendo per gusto e selezione darwiniana.

Ammirevole il coraggio nell’aggiungere un protagonista trans, Hyun-ju (Park Sung-hoon), un intero set di pasticche da sballo e un rifugiato nordcoreano. Ma questo non basta ad approfondire il ragionamento e ad uscire da una schematizzazione che non giova alla sensibilizzazione del pubblico. Al punto che si cade nel circo dei “freak”, quelle vite rimangono miserabili, e anzi nella prigione di Squid Game finiscono per disumanizzarsi senza lasciare traccia alcuna.

Pensavi di poter fermare il gioco con una pistola?

‘Squid Game 2’ – Lee Byung-hun è Front Man – Cr. No Ju-han/Netflix © 2024

I passi falsi

Sarà che la prima stagione è stata un’esplosione di efferata e crudele novità. Sarà che ci aveva colto quando pensavamo che il mondo potesse andare a rotoli. Ma questa seconda stagione ha meno carisma, offre situazioni tragi-comiche da commistione di genere, che non si allineano alla brillante fluidità e taglio emotivo affilato a cui ci eravamo abituati. In qualche sporadico momento, addirittura, probabilmente nel tentativo di essere originali o stimolanti, la regia risulta irritante.

Insomma, si ritroverà tutta la sapiente scrittura della tradizione coreana: ma più che scivolare, scenderà un po’ di sbieco.

Yim Si-wan

‘Squid Game 2’ Yim Si-wan è Lee Myung-gi – Cr. No Ju-han/Netflix © 2024

L’eccellenza tecnica

Non manca certo il dissacrante e l’inquietante nelle scenografie firmate Chae Kyoung-sun: continuano a contribuire a creare questo parco giochi/paese dei balocchi di Pinocchio. E proprio come Collodi aveva pensato: nel paradiso i bambini si tramutano nel peggiore dei loro incubi. Così i concorrenti del gioco camminano su pavimenti macchiati di sangue e si riferiscono ai giocatori precedentemente caduti, come fossero squalificati e seduti in tribuna. E non dentro bare di legno privi di vita.

Quel raccapriccio distintivo della serie, è ancora lì e non risparmia lo spettatore. Tanto che c’è da riflettere se anche chi consuma da spettatore oltre lo schermo, non sia un po’ come i VIP del gioco. O non si sia abituato, non abbia alzato l’asticella della tolleranza, nei confronti della violenza e della malvagità in stile brutalmente e tradizionalmente Old Boy, soltanto a guardare questa seconda porzione di miserabili trucidati a brucia pelo.

Squid Game 2

  • Anno: 2024
  • Durata: 7 episodi
  • Distribuzione: Netflix
  • Genere: Drammatico, thriller, psicologico
  • Nazionalita: Corea del Sud
  • Regia: Hwang Dong-hyuk
  • Data di uscita: 26-December-2024