Le feste natalizie si stanno avvicinando e ciò significa dover trascorrere del tempo con la propria famiglia. Con il tempo libero a disposizione, quale occasione migliore per vedere un bel film stando al caldo, sotto le coperte e magari sorseggiando anche una bevanda calda? Vi proponiamo, quindi, alcune soluzioni da recuperare per Natale, in grado di soddisfare un pubblico diversificato.
Il visionario mondo di Louis Wain
Diretto da Will Sharpe, l’opera è incentrata sulla vita dell’artista britannico Louis Wain, vissuto tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento. Benedict Cumberbatch interpreta l’eccentrica figura, famosa per i bizzarri ritratti di gatti antropomorfizzati. Wain è costretto a vivere una vita tormentata: infatti, egli non viene compreso da chi gli sta attorno e non riesce pienamente a guadagnare dal proprio talento. Negli ultimi anni della sua vita, inoltre, viene anche accusato di schizofrenia.
Il film, quindi, ricostruisce i momenti salienti della sua vita, i successi, l’amore e le molteplici difficoltà incontrate, utilizzando uno stile dai riferimenti registici ben precisi: Tim Burton e Wes Anderson. Il mondo interiore di Louis Wain viene esteriorizzato e reso visivamente, creando un film eccentrico dai tratti fiabeschi e surreali.
Consigliamo Il visionario mondo di Louis Wain innanzitutto per conoscere la vita, ma soprattutto le meravigliose opere di un pittore pressoché dimenticato dalla maggioranza. Oltre a ciò, il lungometraggio vi trasporterà totalmente in una realtà altra, un mondo sospeso, spesso folle e, appunto, visionario.
Scrooge
Scrooge (in italiano Lo schiavo dell’oro) è una rinomata versione del Canto di Natale (Charles Dickens) girata nel 1951 da Brian Desmond Hurst. La fama del film è dovuta alla presenza di Alastair Sim, che veste i panni di Ebenezer Scrooge. Infatti, egli è l’unico ad aver restituito al pubblico un personaggio a tutto tondo, mostrando le numerose sfaccettature e contraddizioni che lo contraddistinguono.
Il protagonista, Scrooge, è un cinico avaro che detesta il Natale. Oltre a ciò, l’uomo maltratta il suo impiegato Bob Cratchit (Alastair Sim), che vive in estrema povertà e con un figlio molto malato. Durante la Vigilia di Natale, Scrooge riceverà la visita di alcuni spiriti: essi gli faranno vedere attraverso un’altra prospettiva il mondo circostante, ma anche sé stesso. Lo scontroso uomo inizierà così un percorso di trasformazione interiore, riuscendo finalmente a diventare un individuo migliore.
Pur essendo un classico natalizio, soprattutto nel Regno Unito, in Italia Scrooge non gode di estrema notorietà da parte del pubblico, soprattutto quello più giovane. Adatto a grandi e piccini e racchiudendo la magia caratteristica del Natale, vi suggeriamo, quindi, di recuperarlo assolutamente!
Irma la dolce
Irma la dolce è una commedia sentimentale di Billy Wilder, che vede come protagonisti Jack Lemmon e Shirley MacLaine. L’opera è tratta dall’omonimo musical del 1956.
Irma, prostituta parigina, si innamora di Nestore, un ex poliziotto. La ragazza lascia, quindi, il suo fidanzato manesco per mettersi con Nestore. Tuttavia, Irma non vuole abbandonare il suo lavoro, che la rende una donna indipendente e permettendole poi di mantenere il compagno. Geloso della situazione, Nestore si finge un ricco uomo e diviene cliente fisso di Irma, del quale però la giovane si innamora. Nestore dovrà, quindi, sopprimere la sua doppia personalità, ma finirà nei guai.
Tra i vari riconoscimenti ottenuti dal lungometraggio, ricordiamo un premio Oscar, un Golden Globe e un David di Donatello.
Se cercate un film non impegnativo, divertente e che tratta anche tematiche attuali (ad esempio, la messa in discussione dell’indipendenza femminile, il tema della prostituzione), allora Irma la dolce fa per voi!
Furyo
Furyo (Merry Christmas Mr. Lawrence) è un film di Nagisa Ōshima, realizzato nel 1963. L’opera è tratta dal libro The Seed and the Sower di Laurens van der Post, in cui lo scrittore racconta la propria esperienza come prigioniero di guerra in un campo di concentramento giapponese durante la Seconda guerra mondiale.
Presentato in concorso al 36esimo Festival di Cannes, Furyo vanta la presenza di David Bowie, Tom Conti, Takeshi Kitano (all’epoca riconosciuto solo come puro comico e intrattenitore televisivo) e Ryūichi Sakamoto (autore anche della colonna sonora) come personaggi principali.
Il lungometraggio è ambientato in un campo di prigionia giapponese, in cui un gruppo di prigionieri inglesi viene torturato e umiliato costantemente dai soldati nemici, guidati dal capitano Yanoi e dal sergente Hara. L’arrivo del maggiore Celliers, poco incline a subire le violenze nemiche, manderà in crisi gli equilibri che si sono stabiliti all’interno del campo.
Furyo è perfetto se volete vedere un’opera ambientata a Natale, ma ben lontana dalle classiche commedie o film sentimentali. Infatti, questa risulta un’opera di alta qualità che trascina lo spettatore in un violento e crudo racconto, sottolineando come in guerra non esistano realmente parti giuste o sbagliate.
Big Fish
Basato sul romanzo di Daniel Wallace Big Fish: A Novel of Mythic Proportions, l’opera è diretta da Tim Burton. Tra il cast troviamo Ewan McGregor, Albert Finney, Jessica Lange, Alison Lohman, Danny DeVito e l’immancabile Helena Bonham Carter.
La malattia di Edward Bloom, padre di Will, si presenta come l’ultima occasione da parte del figlio per conoscere realmente la vita dell’ormai anziano Ed. Will, infatti, ha sempre pensato che il padre non sapesse affrontare la realtà, preferendo piuttosto rifugiarsi nelle fiabe.
Al capezzale di Ed, Will ascolterà così un’ultima volta quelle storie fantastiche, questa volta con il tentativo di valicare la soglia del plausibile. Will comprenderà così che nella vita, se vista con occhi diversi, realtà e magia possono coesistere.
Tim Burton ha realizzato questo progetto poco dopo la morte del padre e mentre il regista stesso era in procinto di diventare genitore. Burton conferisce così un’aura inedita al film, che risulta un inno alla vita e alla fantasia, non privo però di venature malinconiche. Big Fish è, quindi, un film toccante, magico e adatto a tutta la famiglia. Da non perdere, o semplicemente da rivedere.
Petite Maman
Scritto e diretto dalla francese Céline Sciamma, Petite Maman racconta la storia di Nelly, bambina di otto anni che ha appena perso la nonna a cui era tanto legata. Nelly si reca con i genitori nella casa dove abitava la madre, Marion, quando era piccola. Non appena Marion e il padre partono, Nelly incontra nel bosco un’altra bambina, con la quale stringerà amicizia. Il suo nome è Marion, proprio come quello della madre.
Presentato dapprima alla Berlinale e giunto anche a Roma, nella sezione Alice nella Città, il lungometraggio ci accoglie in un mondo sospeso, quasi incantato, con uno stile riconducibile al realismo magico. In Petite Maman emergono con grande semplicità i sentimenti più puri, legati alla sfera dell’infanzia. Oltre a ciò, viene indagato il rapporto tra madre-figlia e il modo in cui viene affrontata (e poi accettata) la morte.
Céline Sciamma ci regala un film d’autore delicatissimo, ma che possiede una carica emotiva estremamente potente, facendone il suo punto forte assieme alla recitazione delle due piccole protagoniste.
Harry Potter e la pietra filosofale
Primo capitolo cinematografico della saga di Harry Potter, il film è diretto da Chris Columbus e costituisce un grande classico, soprattutto del periodo natalizio.
La storia è ambientata durante il primo anno di Harry Potter a Hogwarts, dove vi giunge dopo aver scoperto di essere un mago. In aggiunta, finalmente viene a conoscenza della verità riguardo ai suoi genitori, uccisi dal mago oscuro Lord Voldemort. Sull’Hogwarts Express incontrerà Ron e Hermione, entrambi al primo anno come Harry e che diverranno i suoi migliori amici. Arrivati al castello, si imbatterà anche in Draco Malfoy, con il quale si instaurerà una forte antipatia e rivalità reciproca.
Durante il corso dell’anno i tre amici verranno a conoscenza dell’esistenza della pietra filosofale, in grado di trasformare qualsiasi metallo in oro e di produrre un elisir di lunga vita. Harry, Hermione e Ron si convinceranno così che il professor Piton, insegnante di pozioni che nutre una certa avversione per Harry, voglia rubare la pietra per consegnarla a Voldemort. Toccherà a loro, quindi, intervenire, scoprendo un oscuro segreto e facendo luce sulla verità.
Abbiamo consigliato Harry Potter e la pietra filosofale perché, oltre a soddisfare tutta la famiglia e a costituire un cult, è in piccola parte ambientato a Natale (pur non essendo l’unico ad includere scene natalizie). Le atmosfere ricreate in questo capitolo della saga, però, sono inedite: cariche di meraviglia, avvolgono lo spettatore e riscaldano il suo cuore, facendogli credere per un momento di essere ancora un bambino.
IL GGG
Il GGG – Il grande gigante gentile costituisce l’ultimo dei nostri consigli per le feste di Natale. Adattamento cinematografico del romanzo omonimo di Roald Dahl, il film di Steven Spielberg è stato distribuito dalla Walt Disney Pictures. Tra il cast troviamo Mark Rylance, Ruby Barnhill e Penelope Wilton.
Il racconto ha come protagonista un Grande Gigante Gentile che, a differenza dei suoi simili, decide di non cibarsi di bambini, ma di essere vegetariano. Una notte, il Gigante rapisce la piccola Sophie, portandola con sé nella sua caverna. Inizialmente impaurita, Sophie capirà presto la vera natura del Gigante e i due diventeranno grandi amici. Il GGG condurrà, quindi, Sophie nel Paese dei Sogni, dove le mostra i sogni catturati che regala ai bambini durante la notte. Inoltre, grazie al suo nuovo amico, Sophie scoprirà il mondo magico e misterioso dei sogni, dovendosi però nascondere dagli altri giganti.
Con questo film, Spielberg realizza un film che parla universalmente a bambini e adulti, trattando tematiche come il dolore e la sofferenza, illustrando come questi possano essere superati grazie alla speranza. Altro elemento chiave è la diversità. I due protagonisti, infatti, si riconosceranno in quanto tali e sarà proprio il loro sentirsi fuori luogo ciò che li unirà.
Il GGG è in grado di restituire un’alta dose di magia e meraviglia a qualsiasi tipo di spettatore, condensando i tratti tipici del cinema di Spielberg in un film non privo di rimandi alle altre opere del regista: Hook, E.T., Incontri ravvicinati del terzo tipo e Salvate il soldato Ryan.