Nuovi arrivi nella sezione dedicata al cinema di genere Nightmare Legacy, realizzata in collaborazione con il Ravenna Nightmare Film Fest. Da anni la rassegna richiama appassionati proponendo film indipendenti e cortometraggi da tutto il mondo.
A seguire le novità da non perdere dal 16 al 31 dicembre 2024.
Un film da non perdere è Mimì – Il principe delle tenebre di Brando De Sica (Italia, 2023, 103′).
Mimì (Domenico Cuomo) è un adolescente orfano e vive da quando ha dodici anni con Nando (Mimmo Borrelli). Nando lo considera un figlio, e gli ha dato un lavoro come pizzaiolo nel suo ristorante di Napoli. La timidezza e la malformazione ai piedi che accompagna Mimì dalla nascita lo rendono bersaglio di angherie, in particolare del losco Bastianello (Giuseppe Brunetti) e della sua gang, al seguito della quale un giorno scorge Carmilla (Sara Ciocca). La giovane ragazza dice di essere la figlia di una principessa rumena, discendente del conte Dracula, e Mimì si farà incantare dalla sua passione per il noto vampiro. Insieme decidono di fuggire da un mondo cinico e violento.
In aggiunta, non perdere la visione di November di Rainer Sarnet (Estonia, Polonia, Paesi Bassi, 2017, 115′), anch’esso disponibile sulla piattaforma.
Questo affascinante film è ambientato in un villaggio estone pagano e racconta una coraggiosa, contorta fiaba su un amore non corrisposto, in cui lupi mannari, malattie e spiriti vagano in libertà. Qui la giovane Liina (Rea Lest), promessa in sposa ad un uomo burbero e molto più vecchio di lei, lotta con tutte le sue forze per conquistare Hans (Jörgen Liik). Il giovane, però, è infatuato di una nobildonna. Entrambi ricorreranno all’inganno e alla magia pur di conquistare il cuore della persona amata.
Leggende estoni e mitologia cristiana si intrecciano in un magico racconto. Non perdere l’occasione di vivere questa esperienza cinematografica unica!
La croce dalle sette pietre (Italia, 1987, 88′), famigerata e delirante opera di Marco Antonio Andolfi, arriva su Nightmare Legacy. Un film talmente controverso da essere diventato un cult per gli appassionati del genere horror.
Andolfi si è letteralmente fatto in quattro per il suo film. Non è solo regista ma anche sceneggiatore, attore, doppiatore di sette dei personaggi, interprete di due personaggi secondari, stuntman, e come se non bastasse si è occupato pure del montaggio e degli effetti speciali.
Un impiegato di banca viene derubato di una preziosa croce gemmata senza la quale è condannato a trasformarsi in lupo mannaro. Per rientrarne in possesso, dovrà confrontarsi con la camorra. Il film è tratto da una storia vera, ovvero da un traumatico episodio di scippo di cui Andolfi fu vittima a Napoli. Come a voler esorcizzare l’esperienza, il regista scrive il soggetto partendo proprio da questo aneddoto, dandogli così al film una connotazione quasi autobiografica.