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Netflix Film

‘Carry-on’: una storia di ricatti, bombe e scelte impossibili

Su Netflix un thriller imperdibile per chi cerca adrenalina, suspense e personaggi che lasciano il segno.

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É disponibile su Netflix il film Carry-On, diretto da Jaume Collet-Serra, un action-thriller mozzafiato che sfrutta una premessa semplice ma efficace per costruire una tensione costante sulla quale si sviluppa il dualismo della storia, oscillante tra speranza e pericolo imminente. Con Taron Egerton nel ruolo del protagonista, Ethan Kopek, e Jason Bateman, il film si rivela un’esperienza coinvolgente, carica di suspense e dramma emotivo.

Trama e tensione

Ambientato nel caos controllato del gigantesco aeroporto di Los Angeles, LAX, il film inizia con un’atmosfera festosa ma ben presto si trasforma in una corsa contro il tempo intrisa di tensione e mistero. Carry-on racconta una vigilia di Natale che diventa un incubo per Ethan (Taron Egerton), un giovane agente di sicurezza con aspirazioni irrealizzate, ricattato da un misterioso viaggiatore. Sin da subito l’uomo viene messo sotto pressione per consentire il passaggio di un trolley attraverso i controlli di sicurezza. In esso è custodita una bomba chimica letale che potrebbe uccidere centinaia di persone in pochi secondi e che verrà fatta esplodere a distanza non appena l’aereo diretto a Washington decollerà. La giovane guardia si ritrova così coinvolta in un ricatto che minaccia non solo la sua carriera ma anche la sua sicurezza e quella degli altri. Il protagonista si troverà costretto a prendere decisioni difficili, scontrandosi con un uomo misterioso che farà di tutto per realizzare il suo obiettivo: caricare la valigia con dentro un’arma letale sull’aereo. Riuscirà il giovane Ethan a fermarlo?

Tra etica e responsabilità

Carry-on è un film avvincente proprio per la sua capacità di mantenere il pubblico incollato alla sedia, in attesa di scoprire se la guardia cederà alla minaccia o riuscirà a fermare il piano. La narrazione è serrata, con un ritmo che non concede tregua. Dall’introduzione della valigia esplosiva al crescendo di tensione che culmina negli ultimi minuti, il film riesce a tenere lo spettatore con il fiato sospeso. La premessa – un uomo ordinario costretto a diventare un ingranaggio di un piano criminale – si regge su solide basi grazie a una sceneggiatura che bilancia abilmente l’azione con l’introspezione psicologica. I temi di etica e responsabilità sono affrontati in modo efficace, ponendo il protagonista di fronte a una serie di dilemmi morali che lo costringono a confrontarsi con i propri principi. Il conflitto interiore di Ethan che, da una parte cerca di mantenere il suo lavoro e dall’altra si trova a fare i conti con la sua coscienza, è ben reso dal ritmo del film, che alterna momenti di calma apparente a rapidi colpi di scena.

Le scene di tensione sono ben costruite, anche grazie alla location che, da sola, crea un’atmosfera claustrofobica. Jaume Collet-Serra dimostra ancora una volta la sua straordinaria abilità nel trasformare ambientazioni limitate in scenari altamente dinamici. L’aeroporto, con i suoi labirintici corridoi, check-in affollati e aree di servizio nascoste, diventa un vero e proprio personaggio del film. La regia utilizza inquadrature innovative e movimenti di macchina fluidi per sfruttare ogni angolo del LAX, creando un senso di claustrofobia e urgenza che amplifica la tensione narrativa.

L’eroe imperfetto vs un cattivo memorabile

Taron Egerton offre un’interpretazione convincente, rappresentando con autenticità il dilemma morale e la paura che derivano dalla situazione in cui si trova. Il suo è un personaggio intrappolato non solo nella morsa del ricatto, ma anche nei suoi conflitti interiori. Non è un eroe d’azione tradizionale, ma una persona normale che si trova a dover fare scelte straordinarie in circostanze disperate. Ed è proprio questa vulnerabilità a rendere il personaggio efficace e facilmente riconoscibile per il pubblico.

Una delle sorprese più gradite del film è Jason Bateman, che abbandona i suoi consueti ruoli comici per incarnare un antagonista spietato e affascinante. Il suo killer senza nome è tanto gelido quanto calcolatore, capace di alternare una cortesia quasi disarmante a una violenza implacabile. Bateman non interpreta un cattivo “tradizionale”: il suo personaggio è un maestro nella manipolazione, dotato di un carisma inquietante che lo rende irresistibile sullo schermo. Questa performance è uno dei punti di forza del film, aggiungendo profondità a un personaggio che in altre mani avrebbe potuto risultare bidimensionale.

Il peso delle scelte morali

Uno degli aspetti più interessanti di Carry-On è il suo tema centrale: il peso delle scelte morali. Ethan si trova di fronte a un dilemma: mettere a rischio centinaia di vite o sacrificare la donna che ama e il figlio che sta per nascere. Questo conflitto interiore eleva il film al di sopra del semplice thriller d’azione, trasformandolo in una riflessione sull’etica e sulla resilienza umana in situazioni limite. Se c’è una critica da fare, è che alcuni personaggi secondari – come Nora, interpretata da Sofia Carson – non ricevono abbastanza spazio per essere sviluppati appieno. La loro funzione nella storia è chiara, ma manca una maggiore profondità emotiva che avrebbe potuto arricchire ulteriormente il film.

Carry-On è un thriller che combina azione, emozioni e un buon cast per creare un’esperienza cinematografica intensa. Taron Egerton dimostra ancora una volta di essere un protagonista carismatico e sfaccettato, mentre Jason Bateman offre una performance che ridefinisce la sua carriera.

Il trailer di Carry-on

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