Prime Video Film

‘Hotspot – Amore senza rete’: quando il destino è fin troppo prevedibile

Rom-com all’italiana sull’amore a prima vista

Published

on

Hotspot – Amore senza rete è un film del 2024 diretto da Giulio Manfredonia, disponibile su Prime Video. Presentato in anteprima al Festival del Cinema di Roma nella sezione “Alice nella Città” il 22 ottobre 2023, è stato distribuito il 6 giugno 2024 nelle sale cinematografiche italiane. Si tratta del nono film di Manfredonia, che ritorna dietro la macchina da presa dopo Cetto c’è, senzadubbiamente, uscito nel 2019.

Sinossi del film

Mentre si trova in aeroporto, in attesa di imbarcarsi per Londra, Tina (Denise Tantucci) si rende conto con orrore che ha solo pochi minuti per iscriversi a un’audizione che potrebbe cambiare il suo destino. Ma la connessione Wi-Fi è instabile e i suoi dati sono finiti. La disperazione l’assale, ma proprio quando sta per arrendersi, nota un dettaglio che potrebbe salvarla: l’hotspot attivo sull’iPhone di un uomo seduto nelle vicinanze, un certo Pietro (Francesco Arca).

Con un atto di coraggio e un pizzico di follia, Tina decide di chiamarlo in suo aiuto. Pietro, affascinante e misterioso broker finanziario, accetta di condividere la sua connessione. Tra i due nasce un’intesa immediata, alimentata dalla comune passione per l’arte e dalla complicità di un momento cruciale. Tina riesce a inviare la sua candidatura e può finalmente tirare un sospiro di sollievo. Tuttavia, il loro incontro non si rivela solo un caso fortuito. I loro destini sembrano incrociarsi in modo inaspettato, portandoli a vivere avventure e emozioni intense.

Recensione HotSpot – Amore senza rete

Hotspot – Amore senza rete si presenta con l’ambizione di riportare in auge la classica rom-com all’italiana, ma si perde in un groviglio di cliché e svolte prevedibili. L’amore a prima vista, un incontro che cambia tutto, l’unione tra due mondi apparentemente distanti anni luce: temi potenzialmente interessanti, ma troppo schematizzati e privi di quell’originalità necessaria a far emergere la voce autoriale dell’opera.

In compenso, il feeling degli attori sul set è evidente. In questo, Manfredonia si dimostra estremamente capace nel dirigere più personaggi, toccando le corde giuste dei diversi contesti sociali in cui ci si può ritrovare. Le parti più commoventi e riuscite, non a caso, appartengono ad alcune figure secondarie. La presenza di Peppe Servillo nel ruolo dello zio di Tina, ad esempio, è un valore aggiunto innegabile, oltre alla delicata storia di Barbara (Anna Lucia Pierro), coinquilina della stessa Tina e alle prese con una gravidanza da comunicare al proprio ragazzo.

Exit mobile version