fbpx
Connect with us

Interviews

‘Ma chi ti conosce?’ intervista con il regista Francesco Fanuele

Una commedia romantica, tra magia e colpi di scena, con protagonisti Simona Tabasco e Antonio Folletto

Pubblicato

il

francesco fanuele

Arrivata in prima TV su Sky una storia d’amore che trascende il tempo e la storia, Ma chi ti conosce? di Francesco Fanuele, in streaming su NOW e disponibile on demand.

I protagonisti sono Simona Tabasco e Antonio Folletto. La storia è una magica storia d’amore che si ripete attraverso i secoli e arriva fino ai giorni nostri. Il film è diretto da Francesco Fanuele, che firma anche la sceneggiatura insieme a Stefano Di Santi, e prodotto da Fulvio e Federica Lucisano. Nel cast, oltre ai già citati protagonisti, troviamo Ernesto D’Argenio, Giorgia Arena, Stefano Fregni, Davide Valle, Enrico Salimbeni, Stefano Abbati, Paola Tiziana Cruciani e Stefano Bicocchi (in arte Vito).

Il film è una produzione Italian International Film in collaborazione con Vision Distribution e con Sky.

Un’aspirante primo violino e un piastrellista romano trapiantato al nord scoprono che durante diverse epoche storiche hanno vissuto sempre una stessa, profonda e romantica storia d’amore. I loro antenati, nel lontano 1277 D.C. in punto di morte si fecero un’eterna promessa: continuare ad amarsi anche nelle prossime vite, perché una sola non è bastata a consumare il loro legame. Il problema è che Silvia e Alessio, nel 2023, sono quanto di più lontano si possa immaginare: individualista, femminista e riservata lei, superficiale, maschilista e rozzo lui. I due non si piacciono minimamente e oltre che racchiudere tutte le insicurezze e le problematiche della generazione Y devono fare i conti con un’incolmabile differenza caratteriale. Ma c’è qualcosa di magico che agisce sopra di loro; un qualcosa di ancestrale e inafferrabile che spinge affinché i due si innamorino di nuovo, come un tempo, cercando di far rinascere quell’amor cortese che oggi si legge solo nelle favole. Silvia e Alessio a questo punto hanno una sola scelta da fare: trovare il modo di spezzare l’incantesimo o abbandonarsi a questa inspiegabile attrazione. (Fonte: Sky)

– Foto di copertina di Riccardo Ghilardi –

Francesco Fanuele e il suo Ma chi ti conosce?

Vorrei partire dallo spunto del film, qualcosa di nuovo che plasma qualcosa di già utilizzato.

Io dico sempre che se questo film lo giri a New York con attori americani è praticamente una classica commedia romantica americana. Questo per dire che è uno spunto che può andar bene per qualsiasi tipo di luogo nel mondo, è molto trasversale in questo senso. Volevamo fare una cosa che potesse funzionare dappertutto.

francesco fanuele

Foto di Riccardo Ghilardi

Ed è effettivamente molto universale.

Sì, perché la commedia romantica italiana si appoggia molto sui nostri stereotipi e, infatti, alcune commedie italiane se le porti fuori dall’Italia perdono tutto, non hanno più ragione di esistere.

A me, invece, piace fare un altro tipo di cinema. Una cosa che già avevo fatto con il mio primo film, Il Regno, che mostra solo un regno medievale, un qualcosa che può succedere anche in Inghilterra, in Spagna, ma con la storia che, più o meno, rimane invariata.

Un fantasy all’italiana?

Collegandomi a questo non posso non pensare che ci sia un collegamento inevitabile con Il regno, nel senso che entrambi giocano con il passato, con il legame tra passato e presente e con un pizzico di magia. Sembra quasi che quello che hai fatto sia stato dar vita a una sorta di fantasy all’italiana.

Sì dai, infatti il mio sogno è fare il remake di Fantaghirò. Chissà se qualche produttore lo farà un giorno.

Tornando alla tua domanda è vero che spesso mi dicono che sono molto nostalgico, forse perché parlo spesso di cose nel passato. Per il discorso della magia, in realtà, ne Il Regno l’elemento magico non c’è, ho solo portato all’estremizzazione la realtà. In questo, invece, c’è proprio la magia che scende in campo, la magia del patto d’amore. Comunque sì, evidentemente i due film si parlano, ma perché mi piace questa modalità e, infatti, anche i nuovi film che farò saranno tutti incentrati un po’ su un incipit magico.

L’innovazione, secondo me, e la bravura consiste nell’aver solo menzionato la magia. Nel senso che c’è l’elemento fantasy in Ma chi ti conosce?, ma non si vede fisicamente. Penso che questo possa far giocare maggiormente sull’immaginazione perché ti immedesimi di più con i personaggi e con il contesto che diventa realistico.

Stavolta, rispetto a Il Regno, la magia la volevo mettere in campo in maniera più netta, più visibile. Volevo che questa magia andasse incontro ai personaggi del film in maniera molto presente.

Foto di Brando Naldi

E poi questa delicatezza, in realtà, nel trattare la magia è data anche da come ho lavorato con gli attori, perché, una volta conosciuti in maniera approfondita, non me ne è fregato più nulla del resto delle cose. Sono stato su di loro perché erano belli, giusti e bravi. Mi sono lasciato trasportare da questo e loro due sono diventati poi effettivamente il centro della storia: intorno a loro succedevano tante cose, ma a essere centrali in tutti i sensi erano loro. Mi ricordo, per esempio, che nella sceneggiatura addirittura le persone si muovevano tipo come nei videogiochi e facevano di tutto per farli stare insieme. Perché tutti quanti tifano per loro e un po’ sul finale c’è stato questo, ho ripreso questa cosa che tutti quanti si aspettano il bacio dalle finestre. Era una cosa che volevo fare durante il film, ma poi non l’ho più fatta perché il punto era stare su di loro, cavalcare la loro storia d’amore, il loro essere così opposti ma anche così giusti. Insomma tutti i classici ingredienti della commedia romantica, quindi alla fine mi sono lasciato trasportare, e la magia in realtà è stata molto più sottile all’uscita del film.

Quella dal terrazzo ci stava come chiosa finale perché il resto del film è più plausibile. Magari ci sono davvero innamorati destinati a esserlo da generazioni.

Sì, è più una commedia romantica con un tocco di fantasy, che è una promessa iniziale. Io volevo proprio fare questo, oltre a un film di Natale che è un altro mio sogno. Avevo una grande voglia di fare una commedia romantica fatta bene, con i crismi, con un’idea originale.

In generale sono molto contento del film perché mi sembra una storia particolare e se è stata apprezzata anche dai produttori significa che la strada è quella giusta. Quando l’idea è giusta e viaggia da sola, alla fine anche loro si adeguano e abbassano le difese e producono film anche di questo tipo, anche se non ci sono i grandi nomi. Simona Tabasco e Antonio Folletto sono comunque conosciuti, però credo siano il nuovo star system perché non sono proprio attori di grido, ma secondo me sono quegli attori che dovrebbero essere assolutamente spinti e valorizzati.

I protagonisti del film di Francesco Fanuele

Infatti volevo chiederti proprio dei protagonisti. Sia Simona Tabasco che Antonio Folletto sono in splendida forma e restano credibili sempre. Oltre a essere molto divertente la contrapposizione tra i due, resa sotto ogni punto di vista e oltre al fatto che si appoggia su tanti stereotipi, il risultato è quello di due personaggi che sono autentici e, per quanto possibile, reali.

Antonio tecnicamente è un mostro. Io credo che lui, insieme a Marinelli e Borghi, considerata l’età, uno degli attori più bravi che ci sono in Italia. Sapevo, quindi, di avere un cavallo di razza per il mio film e, a dimostrazione di quello che ti ho detto, c’è il fatto che lui è napoletano e qui recita in romano, che è stata una grande sfida, ma lo ha fatto in maniera talmente credibile che qualcuno della troupe era convinto che fosse davvero romano.

Foto di Riccardo Ghilardi

Dall’altra parte anche Simona è ormai un nome. E poi ha una bellezza che ho cercato di rendere con questi primi piani che fanno innamorare. Sono dell’idea che la commedia romantica abbia bisogno di avere come pubblico donne che si innamorano del personaggio maschile, ma alle quali, allo stesso tempo, sta simpatica lei e che possano tifare per lei. Stessa cosa ovviamente per gli uomini. Se ci si pensa è così con tutte le commedie romantiche che hanno avuto più successo nella storia: una su tutte Pretty Woman dove ti innamori di Julia Roberts e vorresti essere Richard Gere.

Nonostante il film richiami il passato, credo sia un film molto attuale che porta al centro un tipo di amore nel quale forse, per tutta una serie di motivi imposti dalla società di oggi, non si crede più davvero. Questa è forse la forza del cinema che ci aiuta a sognare e sperare. Nella sua leggerezza vuole anche raccontare questo il film?

Sì, è nello spunto che c’è proprio questo tipo di ribaltamento della classicità. Non volevo fare una commedia romantica canonica, ma al tempo stesso avevo bisogno di appoggiarmi a un’idea di meccanismo che mi potesse permettere di raccontare qualcosa di nuovo e di avere fiducia nella storia. Con Ma chi ti conosce? ho lavorato con gli attori, ma ho lavorato anche sulla storia, cioè sui passaggi narrativi di scrittura e di storia, su questa connessione cosmica che loro hanno e come gestirla, quando loro si mettono in testa che devono per forza collaborare, che altrimenti questa maledizione non verrà spezzata. Ci sono questi passaggi narrativi che lo rendono sicuramente diverso da tante commedie romantiche perché già nello spunto mi ero prefissato di fare qualcosa che mi aiutasse a raccontare una storia che mi piaceva.

L’uscita sulle piattaforme

Il film è uscito su Sky e Netflix e, in effetti, l’impostazione e la struttura della storia si prestano a una visione casalinga o comunque familiare.

Sì, vorrei farlo, ma sempre in maniera originale.

Ma chi ti conosce? è stato fatto apposta per la piattaforma. A differenza de Il Regno, per il quale avevo pensato a un’uscita nelle sale, che poi non è avvenuta a causa della pandemia e il film è dovuto uscire direttamente su Amazon, mesi e mesi dopo. Lì mi ero rabbuiato perché avevo pensato questo film per la sala, invece questo lo abbiamo pensato come un film assolutamente da piattaforma, tanto che Netflix durante la lavorazione è subentrata e ha voluto comprarlo. Non è un originale Netflix, ma la piattaforma si è subito interessata a questa storia, soprattutto dopo aver visto gli interpreti che avevamo scelto. Poi successivamente si è avvicinata anche Sky e quindi il film ha avuto questa bellissima uscita su Sky e Netflix in contemporanea che dà ancora più visibilità.

Sicuramente. E poi il fatto che esca sulle piattaforme, nel periodo natalizio, o comunque a ridosso delle feste, lo rende quasi un film di Natale, anche se non ci sono elementi che richiamano la festività. Prima hai detto che vorresti fare un film di Natale, possiamo dire che questo è un’anticipazione.

Ti dico la verità, mi è dispiaciuto perché avrei fatto natalizio Ma chi ti conosce? se avessi saputo che sarebbe uscito a Natale. Anche perché poi a Natale la magia è dietro l’angolo, è il periodo dell’anno in cui può succedere di tutto.

Foto di Brando Naldi

Tornando al discorso piattaforme, anche a livello proprio di scrittura, io l’ho fatto apposta e l’ho pensato apposta per il pubblico delle piattaforme. Ha un ritmo che non stanca, scorre bene, a differenza de Il Regno che era più ragionato, con più passaggi. Questo l’ho voluto confezionare apposta per questo pubblico qua, non sapendo che sarebbe uscito sotto le feste.

Il futuro di Francesco Fanuele

Hai parlato di qualcosa a tema natalizio, ma in generale hai qualche progetto in cantiere per il futuro?

Il progetto di Natale deve trovare casa, ma la sta trovando con dei produttori interessati.

Oltre a questo l’unica cosa che posso rivelare è che ho una serie che uscirà su Amazon.

Dopo questo momento di grave crisi sembra si stia iniziando piano piano a vedere la luce. È stato un anno difficile per tutti e continuerà a esserlo (lo strascico c’è e si sente), però sono sicuro che ci sarà un futuro pieno di idee. Se i produttori non saranno legati ai soliti cliché siamo pronti a inondarli dei soggetti, a sorprenderli. Siamo tutti pronti, siamo una generazione comunque abbastanza prolifica.

E sembra anche molto innovativa. Ognuno nel suo campo, ma state sperimentando e dando nuova vita ad alcuni generi facendoli vostri.

Sì, vogliamo fare un po’ di film di genere. Dal thriller all’horror, passando per la commedia romantica o il film sportivo, sarebbe bello esplorare tutti i sottogeneri. Noi non abbiamo questa cultura, abbiamo quella del neorealismo. Però per mescolare le carte e smuovere un po’ il tutto dobbiamo iniziare a fare un po’ di queste cose e i produttori ci devono venire incontro, senza paura. In questo modo si può dar vita a prodotti che possono essere visti anche all’estero. Per esempio io sono convinto che Ma chi ti conosce? sia un film che può essere visto benissimo in tutto il mondo perché non ha quella canonicità italiana. La storia la capisce chiunque, è trasversale ed è questo il tipo di film che dovremmo fare perché secondo me abbiamo la potenzialità per poter far vedere i nostri film al mondo.

Sono Veronica e qui puoi trovare altri miei articoli

Scrivere in una rivista di cinema. Il tuo momento é adesso!
Candidati per provare a entrare nel nostro Global Team scrivendo a direzione@taxidrivers.it Oggetto: Candidatura Taxi drivers

Ma chi ti conosce?

  • Anno: 2024
  • Durata: 105'
  • Distribuzione: Vision Distribution
  • Genere: Commedia
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Francesco Fanuele
  • Data di uscita: 08-December-2024