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Florence Pugh: talento, dedizione e ruoli indimenticabili

Florence Pugh, con una carriera brillante tra talento e impegno sociale, torna al cinema con 'We Live in Time'

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Florence Pugh, una delle attrici più talentuose della sua generazione, è tornata sul grande schermo con un ruolo che promette di far emergere nuove sfaccettature della sua straordinaria capacità interpretativa. Al fianco di Andrew Garfield, Pugh porta sullo schermo We Live in Time, un film diretto da John Crowley, noto per il suo precedente successo Brooklyn. In questa nuova pellicola, Florence interpreta Almut, una chef che sta per affrontare una grande svolta professionale, mentre Tobias (Garfield) si confronta con le cicatrici di una relazione passata. Il film esplora temi universali come l’amore e la perdita, portando lo spettatore in un viaggio emotivo e intimo.

Presentato ai festival di Toronto e San Sebastián, il film è descritto dal regista come una “storia d’amore intensa ed emotiva”. La performance di Florence Pugh è stata ampiamente apprezzata, confermando ancora una volta il suo talento poliedrico.

Vita e inizi nel cinema

Florence Pugh nasce il 3 gennaio 1996 a Oxford, in Inghilterra, in una famiglia appassionata di arte: sua madre, Deborah, è un’insegnante di danza, mentre suo padre, Clinton, è stato un musicista. Sin da giovane, Florence sviluppa una passione per il teatro, partecipando a numerose produzioni locali, prima di fare il suo debutto cinematografico nel 2014 con The Falling, un film diretto da Carol Morley. La sua performance in questo ruolo le permette di farsi notare e di entrare nel mondo del cinema con forza, ricevendo recensioni positive dalla critica.

Il decollo della carriera

La vera svolta arriva con Lady Macbeth (2016), un film che la consacra al grande pubblico e le fa vincere il premio come miglior attrice non protagonista al CFCA. Successivamente, la sua carriera decolla ulteriormente con Midsommar (2019), il film horror diretto da Ari Aster, per il quale riceve numerose candidature come miglior attrice, tra cui quelle ai Gotham Independent Film Awards e ai Fangoria Chainsaw Awards. La sua interpretazione in Piccole Donne (2019), dove interpreta Amy March, le vale una nomination agli Oscar come miglior attrice non protagonista.

Tra i suoi progetti di maggior successo figurano anche Oppenheimer, dove interpreta Jean Tatlock, e Dune: Parte 2, in cui incarna la principessa Irulan. Inoltre, Florence è apparsa in film come Don’t Worry Darling (2022) e Black Widow (2021), consolidando la sua posizione tra le attrici più richieste di Hollywood.

Ari Aster ha lodato Florence Pugh per il suo grande talento e il suo impegno nel ruolo di Dani in Midsommar, sottolineando come la sua interpretazione abbia dato grande profondità al personaggio, rendendolo tanto vulnerabile quanto forte. Aster ha anche evidenziato quanto sia stata impressionante la capacità di Florence di rendere realistica una performance così emotivamente intensa, arricchendo ulteriormente l’esperienza visiva del film.

Anche Greta Gerwig (regista di film come Piccole Donne, Barbie, Lady Bird) ha parlato con affetto di Florence, definendola l’unica scelta possibile per il ruolo di Amy March. La Gerwig ha elogiato le doti naturali di Florence, che la rendono tanto una “movie star” — un’attrice dal fascino irresistibile per il pubblico — quanto una “character actor”, capace di interpretare ruoli complessi e unici nel loro genere.

Impegno e dedizione ai ruoli

Florence Pugh è nota per la sua capacità di immergersi completamente nei suoi ruoli, spesso a costo di difficoltà emotive. Durante le riprese di Midsommar, ha raccontato di come il suo ruolo le abbia causato una notevole sofferenza psicologica, specialmente durante la scena finale, dove si è sentita come se “avesse lasciato Dani nel campo in quello stato”. Inoltre, la sua performance è stata influenzata dalla tragica perdita di un amico, morto in un incidente stradale. Sebbene doloroso, questo lutto l’ha aiutata a rendere la sua performance ancora più autentica, dichiarando infatti: 

“Non avevo mai interpretato qualcuno che soffrisse così tanto. Mi mettevo in situazioni mentali terribili, immaginando le peggiori cose, e giorno dopo giorno i contenuti diventavano sempre più strani e difficili. Penso che alla fine abbia abusato del mio stesso cervello per ottenere quella performance.”

Questa dedizione è emersa anche durante la sua interpretazione in Lady Macbeth, dove ha descritto il suo personaggio, Katherine, come una donna intrappolata in una situazione senza via d’uscita, spinta a compiere scelte radicali per cercare una via di fuga, dicendo in un intervista: 

“Adoravo il fatto che fosse piena di contraddizioni. Poteva essere incredibilmente manipolativa, ma allo stesso tempo era completamente giustificata nel modo in cui si comportava, perché stava affrontando una grande oppressione. Non poteva esprimersi e così, quando lo fa, è un’espressione molto audace.”

Florence Pugh e l’attivismo sociale

Oltre al suo impegno artistico, Florence Pugh è una fervente sostenitrice di temi sociali rilevanti. Ha sempre lottato per la parità di genere e i diritti delle donne, utilizzando anche i social media come piattaforma per diffondere messaggi di giustizia sociale. Nel 2020, ha partecipato a una campagna contro il body shaming e la violenza domestica, promuovendo un cambiamento positivo nelle conversazioni pubbliche. Inoltre, Florence è un’attivista per l’educazione sessuale, sostenendo che i giovani dovrebbero essere educati al rispetto dei confini e alla consapevolezza del consenso nelle relazioni.

La sua carriera continua a prosperare, consolidando la sua posizione come una delle attrici più promettenti e impegnate del panorama cinematografico contemporaneo.

We live in Time

  • Anno: 2024
  • Durata: 108 min
  • Distribuzione: Lucky Red
  • Genere: Romantico/Commedia
  • Nazionalita: Francia, Regno Unito
  • Regia: John Crowley