ANNO : 2013
DURATA : 113 min
DISTRIBUZIONE : WARNER BROS.
NAZIONALITA’ : USA
REGIA : GUILLERMO DEL TORO
USCITA : 11 LUGLIO 2013
Mentre passeggiava lungo la spiaggia di Santa Monica, lo sceneggiatore Travis Beacham ha cominciato a riflettere sull’idea che mostruose creature emergessero dalle profondità del pacifico, pronte a seminare morte e distruzione. Era solo un’idea, un accenno di trama che è stata completata quando ha concepito i “buoni”, giganteschi robot manovrati da due esseri umani. Su queste basi ha costruito la sua sceneggiatura il visionario regista Guillermo Del Toro, da sempre fan sfegatato di anime, che con un budget stratosferico ha potuto creare il suo kolossal Pacific Rim.
La trama è ridotta all’osso e la voce narrante del protagonista introduce in rapida successione tutte le vicende : in una fossa del Pacifico viene aperto un portale, dal quale entrano nel nostro pianeta dei mostri senza pietà, inarrestabili, i Kaiju, che radono città intere al suolo fino alla creazione, da parte degli eserciti di tutto il mondo, degli Jaeger , immensi robot guerrieri controllati all’interno da due soldati uniti in una fusione mentale chiamata drift. I piloti di questi robot diventano delle star mondiali, e il giovane Raleigh (Charlie Hunnan) è uno di loro, fino a quando una decisione avventata non provoca la morte del fratello maggiore. Dopo cinque anni il programma Jaeger è prossimo alla chiusura, i Kaiju sono diventati più forti, ed un’idea folle si fa strada per fermare l’invasione. Spetterà a Raleigh ed alla giovanissima Mako (Rinko Kikuchi) mettere in atto questo piano.
Sono queste le basi di uno dei film più attesi della calda stagione estiva Usa, soprattutto per la curiosità intorno alle scelte del regista Del Toro, da sempre raffinato amante di immagini surreali e capace di regalare un suo particolare tocco ad ogni opera. In questo caso bisogna mettere da parte poesia, amore per l’estetica e considerare questo film come un atto d’amore di Del Toro per gli anime, atto d’amore personale e rimaneggiato alla solita maniera americana. Tutta l’attenzione deve essere riservata alle creature, buone e cattive, ed ogni sforzo è stato fatto per renderle particolari, realistiche e minacciose, con un lavoro minuzioso dello stesso regista e l’indispensabile supporto della mitica ILM di Lucas. Su questo punto la scommessa è sicuramente vinta, questo è un film da vedere sul grande schermo per la sensazione di maestosità regalata dalla vista delle enormi creature aliene e dai possenti robot che combattono furiosamente riuscendo a rendere credibile una lotta di questo tipo. Gli Jaeger non sono semplici macchine come in altre saghe cinematografiche, sono delle estensioni del corpo umano, agiscono sotto il controllo di due fratelli, di un padre e un figlio che si uniscono a livello inconscio senza più nessun limite. Sono tutte idee accattivanti, che purtroppo come sempre più spesso accade, a prescindere dal fattore visivo, si tramutano in dialoghi vuoti, ripetitivi, noiosamente patriottici ed a volte sfacciatamente ridicoli. Se l’applauso va alle creature, una piccola nota di merito va al possente Ron Perlman, storico attore feticcio di Del Toro e personaggio esilarante in questo film. Insomma Pacific Rim è un buon kolossal, che intrattiene piacevolmente grazie ai suoi eccezionali effetti speciali uniti al tocco magico di Del Toro, che qui lascia da parte le visioni adulte per tornare ancora bambino.
Emiliano Longobardi