Rustblade rende disponibile in limited edition blu-ray Deliria, titolo che nel 1987 segnò l’esordio di Michele Soavi alla regia di un lungometraggio di finzione. In quanto proveniente da una gavetta come attore e assistente sul set e autore del documentario Il mondo dell’orrore di Dario Argento. Il titolo che, dunque, lo catapultò nell’olimpo dell’horror tricolore prima ancora che realizzasse La chiesa, La setta e Dellamorte Dellamore. Uno slasher movie, per la precisione, prodotto dal mitico Aristide Massaccesi meglio conosciuto come Joe D’Amato. Uno slasher movie quasi del tutto ambientato all’interno di un teatro in cui una compagnia di attori sta provando uno spettacolo musicale.
Compagnia di cui diversi attori in possesso di volti noti della celluloide dell’orrore italiano anni Ottanta.
Dalla Barbara Cupisti che nello stesso anno prese parte all’argentiano Opera al Giovanni Lombardo Radice di Paura nella città dei morti viventi. Passando per la Mary Sellers de La casa 3 e il David Brandon de Le foto di Gioia, quest’ultimo nei panni di un cinico regista. Una combriccola immersa in una claustrofobica situazione dal momento in cui si ritrova rinchiusa nel posto in preda ad un pericoloso psicopatico fuggito dall’ospedale psichiatrico. Psicopatico indossante una maschera da barbagianni sotto cui non si nasconde altro che lo sceneggiatore del film: il Luigi Montefiori già mostro cannibale in Antropophagus.
Del resto, complici le sue improvvise apparizioni, è chiaramente il super classico Halloween – La notte delle streghe di John Carpenter il principale modello d’ispirazione. Super classico richiamato in parte alla memoria anche nel corso del lungo scontro conclusivo di Deliria. Guardante probabilmente, però, più ai vari Venerdì 13 per quanto riguarda la ferocia delle uccisioni. Perché, tra coltelli e motoseghe, trovano spazio anche un piccone conficcato in bocca e un sanguinoso omicidio con trapano. Al servizio di una circa ora e mezza di visione cui Soavi riesce comunque a conferire una propria personalità nonostante le diverse influenze cinefile. Oltretutto supportato da una splendida fotografia – a firma del citato Massaccesi insieme a Renato Tafuri – nella notevole cura delle immagini.
Per non parlare della colonna sonora di Simon Boswell, spaziante dal rock a temi decisamente più “calmi”.
Colonna sonora il cui cd, costituito da undici tracce, è incluso proprio all’interno della confezione di questa edizione restaurata in alta definizione di Deliria. Edizione in alta definizione che, comprendente nella custodia amaray inserita in slipcase cartonato anche una post card da collezione, dispensa anche diversi contenuti extra. Ovvero il trailer, un paio di approfondimenti dello youtuber Federico Frusciante sulla pellicola e, appunto, la colonna sonora e una breve intervista a Soavi. Intervista estratta dal documentario Aquarius visionarius di Claudio Lattanzi. L’ottima occasione, dunque, per riscoprire uno dei nostri migliori horror, giustamente vincitore del primo premio nella sezione Paura al Festival di Avoriaz.