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Future Film Festival

Queen of The Deuce al Future Film Festival

La storia di Chelly Wilson, da immigrata ad imprenditrice del cinema porno

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Queen of The Deuce: Chelly Wilson alla conquista di New York

In concorso al 24frame Future Film Festival, Queen of The Deuce di Valerie Kontakos racconta la storia di Chelly Wilson, l’immigrata che conquistò New York costruendo un impero del cinema pornografico. Una storia a dir poco avventurosa, che il documentario della Kontakos svela a poco a poco per mezzo di interviste, materiale d’archivio ed animazione.

Ebrea greca di origine spagnola, nata a Salonicco Rachel Serero, Chelly fin da ragazzina mostra una personalità eccentrica, libera, indipendente, con atteggiamenti “da maschiaccio”; al contempo ama il teatro, suona il violino e studia per coronare il sogno di diventare medico. Ma la vita le riservò tutt’altro. Costretta ad un infelice matrimonio combinato con Moise Bourla , ebbe due figli, Dino e Paulette; alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, consapevole prima del tempo dell’orrore che si sarebbe prospettato per gli ebrei nel suo Paese, decise di fuggire in America, lasciando indietro i due figli. Arrivata a New York, a 31 anni e con soli 5 dollari in tasca, Chelly Wilson incarna alla perfezione il Sogno Americano: da venditrice di hot dog all’angolo della strada, con determinazione ed intelligenza è presto divenuta una ricca imprenditrice nel mondo dell’industria cinematografica del porno.

Queen of The Deuce: un angolo di mondo a parte

Chelly era considerata la regina del The Deuce, quell’angolo di New York che dalla fine degli anni Cinquanta per una trentina di anni fu centro culturale dei teatri grindhouse americani: la 42nd Street, a due passi da Times Square, che vide lo sviluppo dell’impero del cinema pornografico a partire dal mitico teatro Cameo, già The Squire, dove Chelly, alla ricerca di un proiezionista, incontrò il suo secondo marito Rex Wilson, e che affittò nel 1941, iniziando così la sua ascesa. Acquistò successivamente, sempre sull’8th Avenue, il celebre Tivoli, teatro di lusso aperto negli anni Venti, trasformandolo nell’Adonis, uno dei primi teatri gay porn: in The Night at the Adonis, tutti potevano esprimere i propri sentimenti e la propria sessualità; quindi vennero l’Eros, il Venus, il Lido West ed il Lido East.

Quello tra la 42nd Street e la 8th Avenue era un mondo a parte, che Queen of The Deuce ci fa rivivere attraverso i racconti dei nipoti di Chelly, Dina e David (oggi noto come lo sceneggiatore, regista ed attore David Bourla), dalle feste di Natale nell’appartamento della nonna all’interno di uno dei suoi teatri, pieno di oggetti originali e borse della spesa colme di denaro, brulicante di personalità di ogni tipo, in quella che sembrava quasi una sorta di moderna Corte di Versailles con la Wilson nei panni del Re Sole. Alla fine degli anni Sessanta, Chelly fa il salto di qualità; dai teatri alla propria casa di produzione, creata con Lee Pomeranz, la Chelee Films, nel 1966, fino all’apertura nel 1968 del ristorante greco The Mikonos, frequentato dai Vip e dalle Star dell’epoca, da Yul Brinner a Shirley McLaine, da Jackie Onassis a Bobby Kennedy.

Imprenditrice di successo dal cuore Greco

Ma chi era davvero Chelly Wilson? In Queen of The Deuce scopriamo il ritratto di una donna sempre in anticipo sui tempi, una imprenditrice astuta e senza scrupoli, una sopravvissuta agli eventi difficili della sua vita, dal primo, difficile, matrimonio con Moise Bourla all’Olocausto, cui sfuggì con l’ultima nave in partenza prima del blocco navale per la guerra, per ritrovarsi -sola e senza soldi – in un Paese straniero ed ostile.
Chelly è sicuramente una figura carismatica e duplice; nata ebrea, festeggiava il Natale cristiano con figli e nipoti, lesbica non dichiarata, ebbe due mariti; imprenditrice di successo, amava il gioco d’azzardo; frequentava star e capi mafia: al tavolo da poker in casa sua sono passati la pornostar Jamie Gillis, il produttore pornografico Herb Nitke e il capo mafia Mickey Zaffarano.

La traiettoria della sua vita, avventurosa a dir poco, sicuramente anticonvenzionale, dalle scelte personali all’impresa americana, che la Kontakos descrive in modo intrigante, alternando i coinvolgenti racconti dei nipoti e di chi l’ha conosciuta ad una animazione avvincente e trascinante, intermezzando il racconto con immagini di repertorio che mostrano un mondo passato di guerra e libertà, ha un obiettivo ben determinato: il successo, il denaro, ma soprattutto la sicurezza economica per sé e la propria famiglia, dai figli Dino e Paulette (che ha portato a New York dopo la guerra) e Bondi (nata dal matrimonio con Rex Wilson) fino ai nipoti. Chelly ha realizzato il Sogno Americano; ma non ha mai dimenticato il suo cuore Greco e l’amore per la famiglia.

 

Queen of The Deuce

  • Anno: 2022
  • Durata: 78 minuti
  • Genere: documentario, animazione
  • Nazionalita: Canada
  • Regia: Valerie Kontakos