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FESTIVAL DI CINEMA

Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro: tutto sula 49° edizione

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A un passo dal mezzo secolo di vita la 49° edizione del Pesaro Film Fest non è mai stata così giovane. Con il 27° Evento Speciale fuori norma infatti il Festival ha ancora una volta portato sotto riflettori il cinema sperimentale made in Italy spesso accantonato dalle altre kermesse e che invece vanta una serie di artisti interessantissimi dal punto di vista cinematografico ed estetico. Di spicco anche i lungometraggi presentati in questa sezione tra i quali Amore carne, di Pippo Delbono, che dal 27 giugno è anche stato distribuito nelle sale grazie alla Tucker film, e Beket di Davide Manuli.

I paesi protagonisti di quest’anno alla manifestazione sono stati la Russia e il Cile, il primo con la sezione Femminile plurale: animazione russe in cui sono state omaggiate quattro artiste del calibro di Maria Muat, Irina Margolina e Natal’ja Dalbizha; per quanto riguarda il Cile quest’anno il Festival ha dedicato allo stato sud americano la sua retrospettiva che ha vantato anche un’anteprima nazionale importante come Violeta se fues a los cielos di Andrès Wood che dal 4 luglio sarà nelle sale italiane ed è stato presentato nella sezione Il nuovissimo cinema cileno.

Esponente di spicco del cinema cileno a cui la Mostra ha voluto dedicare un Focus in questo suo 49° anno di vita è Sebastian Lelio che ha portato in quel di Pesaro i suoi lungometraggi: La Sagrada familia, Navidad e Gloria che è valso all’attrice protagonista, Paulina Garcia, l’Orso d’oro alla Berlinale 2013.

Il Concorso Pesaro Nuovo Cinema – Premio Lino Miccichè si è contraddistinto quest’anno per una forte componente femminile – quattro donne registe e molti ritratti di donna – e una età media degli autori molto bassa, a partire dal ventiquattrenne Ignacio Rodriguez.

La giuria, composta dalla regista Costanza Quatriglio, dall’attrice Anna Foglietta, dal regista Vincenzo Marra, dai  critici  e  giornalisti  cinematografici  Massimo  Lastrucci  e  Federico Pontiggia ha all’unanimità scelto come film vincitore: Matei Copil Miner / Matei Child Miner di Alexandra Gulea (Romania/Germania/Francia, 2013) con la seguente motivazione:

“Un’opera  prima che rivela uno sguardo potente e libero, capace di indagare il rapporto tra habitat e vicende personali con leggerezza e profondità. Una drammaturgia matura e sensibile”.

La giuria ha deciso di attribuire una Menzione speciale al film La chupilca del diablo di Ignacio Rodriguez (Cile, 2012) con questa motivazione: “Nel raccontare il passaggio di consegne tra un vecchio e un giovane, il regista ventiquattrenne, alla sua opera prima, riesce a distillare un microcosmo privato in un racconto sottile ma critico sul Cile contemporaneo”.

La giuria giovani della 49a Edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro ha raggiunto la decisione con non poche difficoltà vista la presenza in concorso di film davvero notevoli sotto molteplici punti di vista ma il premio è andato a maggioranza, per il contenuto e la tematica trattata, al viaggio interiore di un bambino di soli undici anni nel film Matei Copil Miner / Matei Child Minerdella regista rumena Alexandra Gulea.

La Menzione Speciale viene assegnata al film della regista iraniana Maryam Najafi, Kayan.

Il premio “Cinema e diritti umani” di Amnesty International della 49ma Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro è stato conferito a Nostalgia de la Luz, del regista cileno Patricio Guzmán. La giuria del premio “Cinema e diritti umani” di Amnesty International Italia, presieduta da Giovanni Anzaldo, ha così motivato la decisione: “Più che un documentario, ‘Nostalgia de la luz’ può essere definito un viaggio, dove i piedi del visitatore percorrono il terreno scricchiolante del deserto e lo sguardo è diretto alle stelle, con estatico incanto. All’interno di questo percorso scopriamo persone coraggiose, a cui dovrebbe essere eretto un monumento. Il coraggio di chi studia, attraverso gli astri, l’origine del mondo e di chi cerca nel fondo del deserto i propri cari, la propria memoria. La polvere dei corpi celesti diventa tutt’uno con i resti umani che riposano nella vastità del deserto di Atacama; il meccanismo che muove il telescopio ha lo stesso suono, la stessa musica, del vento e dei passi delle donne cilene, della loro ricerca di verità spesso negata da una storia che cancella la memoria, quando essa dà fastidio. Non si può parlare in termini tecnici di ciò che è un’opera poetica; una testimonianza struggente degli atroci massacri di una dittatura militare che ha seppellito le prove dei propri orrori ma che non è riuscita a nascondere la speranza, la forza, di chi cerca la verità nonostante un passato nefasto, ma che, anzi, fa di quest’ultimo una struttura indispensabile per ripartire, per rilanciare e studiare il proprio presente. Passato-presente, Cielo-Terra: tutto fa parte della stessa materia”.

La giuria del concorso video PREMIO CINEMARCHE GIOVANI, riservato ai giovani, entro i 30 anni d’età, che vivono, studiano o lavorano nella Regione Marche (per cortometraggi a tema libero della durata massima di 3 minuti), composta dal critico Pierpaolo Loffreda (coordinatore del Premio) e dai giornalisti Paolo Angeletti (“Il Resto del Carlino”), Alberto Pancrazi e Claudio Salvi (“Il Messaggero”), ha assegnato il PREMIO CINEMARCHE GIOVANI 2013 al cortometraggio:

CIAO, JANINE di Francesca Antolini, Armencea Corina e Paolo Verzolini (studenti del Liceo Artistico Mengaroni di Pesaro)

La giuria ha anche attribuito due menzioni speciali ai film:

ALTO TRADIMENTO di Giacomo Alessandrini e INTERFERENZE di Marco Romano.

Si conclude così la 49° edizione dello storico Pesaro Film Fest che, ancora una volta ha dato spazio ai giovani e a un cinema autoriale di altissima qualità che in Italia non ha la risonanza che merita ma in questa kermesse è il protagonista assoluto.

Sandra Martone

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