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‘Ammazzare stanca’, fine set per l’ultimo film di Daniele Vicari

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Terminano le riprese di Ammazzare Stanca, il nuovo lungometraggio di Vicari, prodotto da Pier Giorgio Bellocchio e Manetti Bros, presenta un folto cast.

In questa occasione infatti, a prestare i volti al regista troviamo: Gabriel Montesi, Vinicio Marchioni, Selene Caramazza, Andrea Fuorto, Thomas Trabacchi, Cristiana Vaccaro e Rocco Papaleo.

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Il crimine, il sangue e l’eredità

Si chiama Antonio Zagari e la sua è una storia vera. Nei primi anni ’70 la ‘ndrangheta calabrese dilaga e impera, dal sud al nord. Antonio, figlio del pericoloso boss calabrese trapiantato in Lombardia, Giacomo Zagari, ritrovandosi a uccidere più e più volte, capisce di non essere adatto a quella vita estrema. E mentre i suoi coetanei si ribellano nelle fabbriche, nelle università, nelle piazze, Antonio trova il coraggio di andare contro il padre, rifiutandone l’eredità.

Ammazzare Stanca è una produzione Mompracem con Rai Cinema, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission e con il supporto della Calabria Film Commission.

Daniele Vicari

Regista, sceneggiatore e scrittore italiano apprezzato per il suo impegno nel raccontare storie di forte impatto sociale e politico. Laureato in Storia e Critica del Cinema presso l’Università La Sapienza di Roma, ha iniziato la sua carriera come critico cinematografico, collaborando con riviste come Cinema Nuovo e Cinecritica.

Il suo esordio alla regia avviene con alcuni cortometraggi e documentari che già mostrano il suo interesse per le tematiche sociali. Il primo lungometraggio di successo, Velocità massima (2002), esplora il mondo delle corse clandestine e delle periferie urbane, ricevendo il Premio Pasinetti alla Mostra del Cinema di Venezia. Nel 2005 dirige L’orizzonte degli eventi, un film di taglio più esistenziale che affronta temi legati alla scienza e alla solitudine.

La sua consacrazione avviene con Diaz – Don’t Clean Up This Blood (2012), un film crudo e realistico che ricostruisce gli abusi durante il G8 di Genova del 2001. L’opera riceve numerosi premi, tra cui il David di Donatello per il miglior produttore. Parallelamente, Vicari si è dedicato anche ai documentari, come Il mio paese (2006), che esplora le trasformazioni economiche e sociali dell’Italia, vincendo il David di Donatello come miglior documentario, e La nave dolce (2012), incentrato sul drammatico sbarco di profughi albanesi a Bari nel 1991.

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