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Notte e nebbia di Alain Resnais in blu-ray

Segnali dall’universo digitale. Rubrica a cura di Francesco Lomuscio

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Notte e nebbia è il nuovo titolo che testimonia il lodevole lavoro di riscoperta dei maestri della Settima arte attuato da CG Entertainment (www.cgtv.it). Dopo Hiroshima mon amour, dunque, è ancora una volta un’opera appartenente alla filmografia del maestro d’oltralpe Alain Resnais ad attirare l’attenzione della label. Definita a quanto pare dall’illustre collega François TruffautIl film più nobile e necessario mai realizzato”. E si tratta senza alcun dubbio di un titolo profondamente importante per qualsiasi cinefilo degno di questa classificazione.

In primis perché appartenente alla fase cinematografica iniziale resnaisiana, ovvero quella dei cortometraggi e precedente all’affermazione della Nouvelle Vague.

Poi perché stiamo parlando di uno dei primissimi lavori in fotogrammi atti a documentare le atrocità dell’infame periodo nazista. Infatti, datata 1956, l’operazione in questione immortala i campi di concentramento dieci anni dopo la loro liberazione. Con la macchina da presa che s’intrufola nei terreni abbandonati di Auschwitz e Majdanek, in Polonia. È qui che Resnais indaga la capacità di violenza dell’umanità, presentando oltretutto la devastante possibilità che tale orrore possa ripetersi. Il tutto utilizzando pellicole in bianco e nero scovate negli archivi tedeschi, polacchi e francesi.

Man mano che giustappone filmati a colori dell’immobilità degli edifici vuoti dei campi abbandonati con le inquietanti immagini del tempo di guerra. Concretizzandosi in poco più di mezz’ora di visione, questo è Notte e nebbia, che CG rende disponibile su supporto blu-ray in versione restaurata in 2K. Una fondamentale riflessione da schermo relativa all’Olocausto. Un resoconto non poco impressionante che, attraverso una macchina da presa dallo sguardo più che lucido, non concede quasi per nulla spazio all’immaginazione. In mezzo a corpi denutriti senza vita che vengono ammassati e mucchi di occhiali e di capelli di donna.

Questi ultimi che apprendiamo inoltre con raccapriccio essere poi stati sfruttati per fabbricare tessuti.

Mentre le condizioni disumane e dettagli riguardanti gli assurdi esperimenti dell’era hitleriana vengono accentuati da una efficacemente drammatica voce narrante. Voce appartenente nella versione originale al prolifico attore Michel Bouquet. Ma non è finita, in quanto la sezione extra del disco è occupata da Face aux fantomes, diretto nel 2009 da Jean-Louis Comolli. Di cosa si tratta? Di un documentario di quasi un’ora e quaranta di visione con protagonista la storica francese del cinema e della Seconda Guerra Mondiale Sylvie Lindeperg. Impegnata ad analizzare Notte e nebbia tentando di collocarlo nel contesto del trattamento storico dell’Olocausto.

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