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Mubi Film

Mubi: la Rassegna Piccoli Film grandi nomi

Piccole Perle di regia da grandi cineasti. Da non perdere

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Su Mubi da non perdere una rassegna di piccoli grandi gioielli. Essenziali ed entusiasmanti quanto le loro famose controparti più lunghe, questi imperdibili cortometraggi di alcuni dei migliori registi e registe attualmente all’attivo dimostrano che le dimensioni non contano… e neanche la durata.

Da esperimenti giovanili a svolte sorprendenti di grandi nomi, una selezione curata che offre uno spiraglio fondamentale sia sulla formazione che sull’evoluzione di uno stile personale. Queste piccole gemme firmate da titani, sono un condensato di assoluta perfezione.

Rassegna MUBI: PICCOLI FILM GRANDI NOMI | MUBI

Mubi Piccoli Film grandi nomi

1. Diary of an African Nun (1977)
Regista: Julie Dash 

In questa opera giovanile di Julie Dash, la tentazione si insinua nella fede con rumori di uomini, fuochi e danze. L’uso dinamico del montaggio contrappone la vita ascetica ai piaceri seduttivi della carne, mentre la poetica voce fuori campo della suora protagonista racconta il suo dilemma.

2. Four Unloved Women, Adrift on a Purposeless Sea, Experience the Ecstasy of Dissection (2023)
di David Croneneberg.

L’iconico David Cronenberg, vate della sfera medica e sensuale del corpo, trova delle nuove muse per questo corto poetico: alcune cere anatomiche del XVIII secolo. Accarezzate da un coro di sospiri di piacere, queste voluttuose Veneri artificiali risultano sia conturbanti che perturbanti.

3. Yuki’s Sun (1972)
Regista: Hayao Miyazaki 

Tredici anni prima che l’amatissimo animatore Hayao Miyazaki co-fondasse lo Studio Ghibli, realizzò un mini episodio pilota per una serie TV mai realizzata. Breve ma delizioso, questo corto è un precoce esempio del suo enorme talento nel raccontare storie con empatia e nel creare mondi fantastici.

Yuki’s Sun il pilot perduto di Miyazaki

4. Caprice (1986)
Regista: Joanna Hogg

Lo sfaccettato corto di laurea di Joanna Hogg vanta la presenza dell’allora sconosciuta Tilda Swinton, che buca lo schermo con la sua enigmaticità eterea. Con influenze che vanno dall’espressionismo tedesco alle reverie del Technicolor, questa immersione nel mondo della moda risulta entusiasmante.

5. Wasp (2003)
Regista: Andrea Arnold
Racconta la storia di una giovane madre, Donna, che lotta per crescere i suoi figli in un ambiente povero e difficile. Il film si concentra sulle sue lotte personali, tra cui il desiderio di una vita migliore e la difficoltà di conciliare il suo passato e presente.
Vincitore di numerosi premi, il cortometraggio di Andrea Arnold è una potente esplorazione della miseria sociale e delle relazioni familiari. La regia è cruda e realistica, con un’ottima performance da parte degli attori.

WASP di Andrea Arnold, tra maternità tossica e fame d’;amore

6. Incoherence (1994)
Regista: Bong Joon Ho.

Con il suo solito mix di satira al vetriolo e critica sociale, Bong Joon Ho (Parasite) girò questo spiritoso corto come progetto di laurea. Incoherence rivela la vera faccia dell’élite coreana mettendo in contrapposizione il perbenismo pubblico e i vizi privati dei protagonisti.

7. Lady (1993)
Regista: Ira Sachs
Questo flusso di coscienza cinematografico, animato da una protagonista magnetica, cattura l’emozione e l’alienazione della vita a New York. Ispirandosi al cinéma vérité e al melodramma televisivo, Ira Sachs crea un ritratto intimo e intrigante di una donna alle prese con l’incertezza sessuale. Il cortometraggio è un’affascinante riflessione sul genere e sulla società. La regia è creativa, ma la sua natura provocatoria.

8. Shadow of a Cloud (2013)
Regista: Radu Jude

In questo corto ironico, Radu Jude punta il suo sguardo satirico sulle contraddizioni della religione ed esamina questioni di fede con grande concretezza. Le difficoltà quotidiane di un prete, dalla dichiarazione dei redditi al traffico dell’ora di punta, diventano comicamente commerciali.

9. The Fall (2019)

Regista: Jonathan Glazer

Con un paesaggio sonoro simile a quello de La zona di interesse (candidato a cinque Oscar®), il corto di Glazer crea un’allegoria infernale della violenza sociale. Visi congelati, rabbia primitiva e le musiche di Mica Levi danno vita al corrispettivo cinematografico de “La lotteria” di S. Jackson.

The Fall inquietante cortometraggio di Jonathan Glazer

10. Lick the Star (1998)
Regista: Sofia Coppola

Un gruppo di ragazze di una scuola media si trova coinvolto in un gioco psicologico che gioca con il potere e la gelosia, esplorando la complessità dei rapporti adolescenziali.
Un cortometraggio che cattura perfettamente la dinamica di gruppo e le emozioni adolescenziali. La regia di Coppola è sottile e interessante, e il film è una riflessione precoce sul potere e le relazioni sociali.

Lick the staril corto di Sofia Coppola che anticipa i suoi temi

11. World of Glory (1991)
Regista: Roy Andersson

Preludio dei successivi studi dell’alienazione umana, questo magnifico corto del maestro svedese Roy Andersson è devastante, ma contraddistinto da una cupa ironia. Tra spazi pubblici e privati, l’opera espone l’insensibilità grottesca di un uomo e, per estensione, della società contemporanea.

12. Autobiographical Scene Number 6882 (2005)
Regista: Ruben Östlund S

L’entusiasmante corto di Ruben Östlund, un carteggio preparatorio per film come Forza maggiore, dimostra il suo eccezionale talento nel raccontare le tensioni sociali. Il risultato è una provocazione maliziosa che analizza con intelligenza la fallibilità del machismo e del pensiero di gruppo.

13. Tavern Man (2012)
Regista: Aki Kaurismäki 

Subito dopo aver terminato Miracolo a Le Havre, Kaurismäki si spostò a Guimarães per girare il suo capitolo del film antologico Centro Historico. Animato dagli stessi ritmi lenti della cittadina turistica, Tavern Man è una meditazione priva di dialoghi ma piena di desiderio sui sogni irrealizzati.

14. Green Vinyl (2005)
Regista: Kleber Mendonça Filho

Coniugando una favola sui rischi della curiosità con la storia di una bambina disobbediente narrata attraverso la tecnica del collage, Kleber Mendonça Filho si diverte, in uno dei suoi primi cortometraggi, a spezzare la monotonia dell’obbedienza… letteralmente un arto alla volta.

15. Nimic (2019)
Regista: Yorgos Lanthimos

Un uomo che vive una vita ordinaria viene improvvisamente confrontato con un altro individuo che sembra essere una sua copia esatta. Il cortometraggio esplora temi di identità, duplicazione e crisi esistenziale.
Lanthimos è noto per la sua capacità di creare inquietudine, e “Nimic” non fa eccezione. La sua atmosfera fredda e le sue domande esistenziali si sommano a un lavoro che lascia il segno, anche se enigmatico.

Inquietanti atmosfere e alienazione umana. Lanthimos torna al corto con Nimic

16. Atlantics (2009)
Regista: Mati Diop

Diretto da Mati Diop (35 rhums), Atlantiques segue l’odissea di un gruppo di amici senegalesi che tentano una pericolosa traversata via mare. Malinconico e misterioso, il film affronta in modo urgente ed elegante i pericoli dell’immigrazione clandestina. In arrivo su MUBI.

Atlantics, il film di Mati Diop vincitore del Gran Premio Speciale della Giuria al Festival di Cannes

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