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‘Non dire niente’: i segreti nascosti dietro il conflitto nord-irlandese

La serie tv arriva su Disney+, raccontando in maniera autentica una delle guerre civili più dolorose della storia

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La serie Non dire niente, disponibile su Disney+ dal 14 novembre 2024, è un adattamento dell’omonimo bestseller di Patrick Radden Keefe.

Si tratta di un dramma storico prodotto da FX, ambientato durante il conflitto nord-irlandese, che esplora le profonde ferite sociali, personali e politiche causate dai “Troubles”, un periodo di violenze e tensioni settarie tra cattolici repubblicani e protestanti unionisti.

Trama e temi trattati

Basata su un una storia vera, al centro della narrazione di Non dire niente, serie tv strutturata in nove episodi, vi è la scomparsa di Jean McConville, madre di dieci figli rapita dall’IRA nel 1972.

La serie riflette sulle conseguenze delle scelte radicali, sull’omertà e sulla lotta per la memoria e la riconciliazione, in un periodo di conflitto molto duro che ha imperversato nell’Irlanda del Nord per anni.

Tra i personaggi principali, Dolours e Marian Price, figure femminili chiave dell’IRA, le cui vicende offrono un’analisi sfaccettata del ruolo delle donne nel movimento repubblicano.

Altri personaggi: Brendan Hughes, che incarna il peso morale di un leader militare carismatico ma tormentato, e Gerry Adams, altro protagonista del conflitto che però ha sempre negato il suo coinvolgimento.

Attraverso flashback e interviste registrate anni dopo, la narrazione affronta il peso della memoria, i rimorsi personali e la complessità morale di un conflitto segnato da dolore e divisioni.

Produzione e cast

Il progetto è guidato da un cast di talento che include Lola Petticrew, Hazel Doupe, Anthony Boyle e Josh Finan, che entrano nei loro personaggi  caratterizzandoli molto e profondamente nelle loro diverse faccettature.

La regia di Anthony Byrne e Michael Lennox garantisce un tocco autentico, dato che Lennox è originario dell’Irlanda del Nord.

La produzione pone un’enfasi particolare sull’autenticità storica e sull’intensità emotiva, rendendo il conflitto non solo una questione politica ma anche profondamente personale.

Un racconto autentico, la storia vista dalla prospettiva dei protagonisti

Per gentile concessione ufficio stampa Disney

La serie tv Non dire niente si distingue per la capacità di trasformare un dramma storico in un racconto intimo e universale, attraverso lo sguardo dei diretti protagonisti.

Duro, reale e molto appassionante, lo show disponibile su Disney+ parte da un’ottima caratterizzazione dei personaggi, per raccontare una storia molto dolorosa che ci aiuta a riflettere sul peso delle proprie azioni.

Uno dei pregi di questo show, creato da Joshua Zetumer, è il cast eccellente che regala performance eccezionali al pubblico.

Sicuramente, uno dei personaggi più belli e intriganti è quello di Dolours, interpretata da Lola Petticrew nelle fasi giovanili e da Maxine Peake nella maturità.

Attraverso flashback e interviste per il Belfast Project, emerge un suo ritratto molto complesso: una donna divisa tra la fedeltà alla causa repubblicana e il rimorso per le sue azioni, colei che rappresenta tutte quelle donne che hanno partecipato a questa dolorosa vicenda, subendone poi le conseguenze.

Un’interpretazione emotiva, profonda e toccante, soprattutto quella di Maxine Peake, che interpreta una Dolours matura, che riesce a rendere un personaggio profondamente in conflitto con grande disinvoltura.

Un’ottima ricostruzione storica con qualche mancanza

La regia di Michael Lennox si distingue per l’autenticità, mentre alterna sequenze intime e potenti scene collettive. La ricostruzione storica è impeccabile: dai costumi ai luoghi, tutto contribuisce a creare un’ambientazione credibile.

Ogni episodio esplora tematiche universali come la lealtà, il sacrificio e la moralità, mantenendo alta la tensione emotiva.

Ben costruita quindi ma con qualche difetto: infatti, alla fine dei nove episodi non si riesce a percepire a 360 gradi ciò che gli Irlandesi veramente hanno attraversato.

Se l’obiettivo era quello di far uscire i soldati britannici dal paese, perché bombardavano i civili? Perché colpivano i connazionali? Domande come questa vengono in mente facilmente, ma di certo Non dire niente è un pretesto per andare a studiare e approfondire un pezzo di storia che molti forse hanno dimenticato.

Nonostante un ritmo a volte frammentato, specialmente nel collegare il prologo alla trama principale, Non dire niente brilla per la sua profondità narrativa e per la capacità di contestualizzare il conflitto nel panorama umano e storico.

La serie non è solo un racconto del passato, ma un monito su quanto il fanatismo possa segnare le generazioni.

Conclusione

Non dire niente è un’opera che va oltre il semplice intrattenimento, offrendo uno sguardo crudo e coinvolgente su un periodo buio della storia irlandese.

La serie che, infatti, invita a meditare sulle ferite collettive di una società divisa e sui costi del silenzio e dell’omertà. Consigliata agli appassionati di drammi storici e a chi cerca riflessioni sul ruolo della memoria e delle scelte individuali.

Non dire niente

  • Anno: 2024
  • Distribuzione: FX
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: USA
  • Regia: Patrick Radden Keefe
  • Data di uscita: 14-November-2024

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