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‘La gabbia’, la serie Netflix sulla MMA

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La gabbia , La cage, la serie tv francese sulla MMA (Arti Marziali Miste) di Franck Gastambide, è  approdata su Netfflix lo scorso 8 novembre e ha già conquistato il pubblico di genere.

La storia

Ambientata a Parigi, La gabbia non è la solita storia di muscoli e combattimento. É la storia dei tanti ragazzi che scappano dalla banlieu, dalla vita di strada, trovando senso e riscatto nelle discipline sportive. Il protagonista è il giovane aspirante lottatore Taylor Kita (Melvin Boomer), che appartiene al club sportivo Fighters, allenato dal coach Boss (interpretato dal regista Franck Gastambide). L’unico sogno e l’ unica opportunità nella vita di Taylor sono quelli  di diventare lottatore nelle classi massime della MMA, tentando di sottrarsi alla sorte della strada. Una situazione familiare ai margini, una madre inesistente, senza educazione scolastica. Taylor trova modo di farsi notare dal suo allenatore sfidando un ex allievo, Ibrahim “The destroyer” Ibala (interpretato dal rapper Bosh). Lottatore violento e dalla dubbia condotta morale, ma imbattibile nella “gabbia”. Tra giochi sporchi di Ibala in una competizione che invece ama le regole, Taylor viene allenato e preso sotto l’ala protettrice dei più grandi coach mondiali, fino a tentare di sconfiggere per sempre Ibala e conquistare la sognata cintura.

Melvin Boomer, La gabbia

Lo sport come scuola di vita

La gabbia in soli cinque episodi riesce pienamente a centrare il significato di appartenere e combattere nei circuiti delle arti marziali miste. Discipline dalle origini orientali antiche che fondano i loro codici morali sul rispetto delle regole. Le palestre, come gli antichi Dojo, rappresentano una famiglia e il senso di fratellanza accomuna le vite dei ragazzi che lì si allenano. Rivalsa, determinazione, rispetto, sono la parte buona di queste scuole che traducono aggressività in responsabilità. Gli incontri non sono solo sportivi, ma colgono il significato del bene contro il male. Non mancano le scene violente. Nella gabbia i lottatori non si risparmiano, ma l’etica e la regola restano il filo conduttore. Ne La gabbia compaiono nel ruolo di sé stessi campioni internazionali della MMA come Georges St Pierre, Jon Jones, Ciryl Gane, ma non c’è sfoggio di muscoli, c’è molto di più. Intelligenza, cuore, amicizia, adrenalina, realtà di tante palestre di arti marziali.

Franck Gastambide e Bosh, La gabbia, 2024

La gabbia, citazioni iconiche

La palestra è una chance per una vita decente” Jon Jones

Tra uppercuts, cross e low kicks, tutta le serie è permeata di citazioni. Dalla bellissima corsa di Taylor in tuta grigia che immediatamente richiama Rocky, alla citazione su Apollo Creed e Occhio di tigre. Combattere come prova della vita, lo sport come risposta, come fuoco e passione che anima un ragazzo. La gabbia ricorda moltissimo il mondo degli anni ‘90 sulla kickboxing. Ricorda Jean Claude Van Damme, icona indiscussa delle arti marziali miste, più volte campione e protagonista di una lunga serie di film sul genere, come Kickboxer – Il nuovo guerriero e Senza esclusione di colpi (che ebbe un grandissimo successo al botteghino nel 1988). La gabbia rievoca molto anche scene da Karate Kid e il re per eccellenza delle arti marziali Bruce Lee.

É sicuramente una serie che appassiona lo spettatore, soprattutto se amante dello sport. Una serie ben scritta che ad ogni puntata tiene l’attenzione ad alti livelli. Il cast ricco di campioni reali della MMA rende più reale la storia e il finale, non scontato, stuzzica e apre sicuramente possibilità a una seconda stagione.

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