Radu Jude: Cinema come critica sociale e riflessione storica

Radu Jude è uno dei registi più distintivi della cinematografia contemporanea rumena.

Con il suo film Aferim! ha vinto nel 2015 l’Orso d’argento per il miglior regista. Il successivo Inimi cicatrizate si è aggiudicato invece il Premio speciale della giuria alla 69ª edizione del Locarno Festival. Nel 2020 gira Ieşirea trenurilor din gară, documentario sul Pogrom di Iași. Nel 2021 vince l’Orso d’oro con il film Sesso sfortunato o follie porno.

Do Not Expect Too Much From the End of The World oltre il limite

Do Not Expect Too Much from the End of the World è presentato ai Cahiers du cinéma . Nell’editoriale si riporta un’idea di Jean Luc Godard : Radu Jude in questa opera mette insieme due film inserendo nel suo film, attraverso tagli netti, un altro film del 1981, Angela merge mai departe del regista rumeno Lucian Bratu.

Bad Luck Banging or Loony Porn, la recensione del film di Radu Jude

Provocazioni e contraddizioni

Da un lato c’è la Romania contemporanea, dall’altro  quella di Ceausescu, suggerendo che la vita in una società liberale e iper capitalista non è priva di similitudini con quella che caratterizzò il regime comunista.

Noto per il suo approccio provocatorio, irriverente e intellettualmente stimolante, la sua carriera si sviluppa in un contesto cinematografico in cui la Romania, dopo la fine del regime comunista nel 1989, sta cercando di affermarsi come protagonista nel panorama internazionale del cinema. Insieme a lui un’ondata di autori che hanno guadagnato visibilità a partire dalla metà degli anni 2000. Jude è uno degli esponenti più rilevanti di questa “Nouvelle Vague” rumena.

I film di  Radu Jude riflettono sulla storia, sulla memoria  e sulle contraddizioni sociali e politiche della Romania. Jude ha sempre mostrato una grande capacità  di mescolare satira sociale, critica politica e innovazione. I suoi film sono infatti anche un’intensa critica alla società rumena con un  impegno nel mettere in discussione le narrazioni storiche ufficiali.

Jude esplora il passato recente della Romania, soprattutto il periodo comunista e quello che ha lasciato. I suoi film si confrontano con il totalitarismo, il nazionalismo, l’antisemitismo e l’oppressione. Un esempio è Aferim!(2015). Il film in costume affronta la schiavitù dei Rom in Romania nel XIX secolo, una parte dimenticata della storia nazionale.

Critica sociale e politica e forma dell’arte

Jude non racconta solo storie private, si impegna anche in una critica feroce alle ingiustizie sociali e politiche e punta il dito contro le disuguaglianze, il patriarcato e l’intolleranza.

In Io c’ero (2017),  il regista affronta l’autocelebrazione del passato e le contraddizioni della società post-comunista.  Un racconto che riflette sulla memoria storica e sulla manipolazione dell’identità nazionale.

Jude è noto per il suo stile visivo e narrativo essenziale e rigoroso. I suoi film non sono  solo racconti lineari, ma soprattutto opere che interrogano, sfidano le convenzioni del cinema stesso e mettono in discussione il ruolo del regista. Le inquadrature molto lunghe e la combinazione di diversi stili  sono strumenti che Jude usa  per stimolare un giudizio critico che può anche infastidire.

Le influenze artistiche di Jude sono molte: dalla tradizione del cinema rumeno a quella del cinema internazionale, poi la letteratura, il teatro e le arti visive.

 Cinema rumeno e la “Nouvelle Vague” rumena:

Jude proviene dalla scena cinematografica rumena post-comunista, che ha visto emergere autori come Cristian Mungiu, Corneliu Porumboiu, Cristian Nemescu . I suoi film riflettono su un cinema realista che pone  attenzione ai dettagli sociali e all’ impegno nel trattare temi storici e politici.

Forte è il legame con il teatro, avendo lavorato anche come regista teatrale. Il suo cinema è vicino alla dimensione della rappresentazione teatrale  da cui prende in prestito la  capacità di mettere in scena il contrasto  tra la verità e la finzione (una delle sue principali fonti di ispirazione). Alcuni dei suoi film hanno una struttura che ricorda un po’ una pièce teatrale, con il dialogo e le dinamiche tra i personaggi tipicamente del Teatro.

Le influenze internazionali di Jude includono registi come Pier Paolo Pasolini e Jean-Luc Godard: l’ attenzione alle dinamiche sociali e politiche e l’approccio innovativo alla forma cinematografica sembrano rispecchiare lo spirito del suo cinema soprattutto per  la sua tendenza a mescolare diversi stili narrativi e a giocare con il montaggio; tecniche che richiamano anche il lavoro di cineasti come Abbas Kiarostami, che ha esplorato le complessità del reale e della finzione.

Il cinema europeo e il cinema d’autore

Jude è un regista che si colloca nella tradizione del cinema d’autore europeo, con una particolare attenzione alla riflessione sulla società, la storia e la memoria collettiva. Il suo lavoro può essere paragonato anche a quello di registi come Michael Haneke o Lars von Trier, i quali, come Jude, non temono di esporre le contraddizioni della condizione umana.

Varie  le influenze anche letterarie e filosofiche, un altro tratto distintivo del cinema di questo regista. La sua attenzione al linguaggio e al parlare lo lega alla tradizione letteraria, soprattutto rumena e ad  una riflessione anche filosofica sull’identità, sulla memoria e sulla storia. La sua opera è densa infatti  di riferimenti alla storia letteraria e filosofica.

Un regista che sfida le convenzioni

Radu Jude è un regista che sfida le convenzioni del cinema contemporaneo creando opere che sì, raccontano storie, ma che soprattutto ‘si interrogano ‘ e ‘ci interrogano’  e pongono domande sulla società e sul ruolo dell’io. Il suo cinema è un’invito a porci nella difficile posizione (scomoda ai più)  di  riflessione sugli eventi passati e sul modo in cui essi influenzano il presente . Tutto con un approccio critico e utilizzando pellicole ambigue che richiedono una certa dose di coraggio nella loro visione  per accettarne le inquietanti provocazioni. Tra  tradizione dunque e contemporaneità, Jude è sicuramente una  delle voci più importanti e interessanti del cinema europeo contemporaneo.

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