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Torino Film Festival

42° TFF: con Giulio Base un Festival di opere ‘memorabili’

Il nuovo direttore artistico del TFF ha presentato l’edizione 2024 in conferenza stampa presso la splendida cornice di Villa Miani: 120 le opere in concorso su 6000 pervenute. Un lavoro di squadra alla ricerca di film indimenticabili.

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Versatile, brillante e carismatico ma anche capace di umiltà e gioco di squadra, Giulio Base, regista, attore, sceneggiatore e produttore cinematografico torinese, è stato nominato, nel luglio 2023, nuovo direttore artistico del Torino Film Festival, assumendo ufficialmente questa carica nell’edizione 2024 del TFF, la 42a, che si svolgerà nei prossimi giorni, dal 22 al 30 novembre, sotto l’egida del Museo Nazionale del Cinema, nella sempre bellissima città di Torino.

La conferenza stampa è stata brevemente introdotta dal Presidente del Museo Nazionale del Cinema, Enzo Ghigo, che ha rivolto un saluto ed un augurio al Festival ed a tutti i partecipanti, affermando che questa edizione del TFF “sarà sicuramente la più bella perché potrò vedere i film, incontrare gli ospiti, che sono tanti, divertendomi e divertendoci, perché un Festival è una occasione di conoscenza e critica del mondo quotidiano, ma anche di divertimento”. Ha poi concluso dicendo: “Cedo subito la parola al neo-direttore, infatti siamo tutti qui per ascoltare il programma messo in piedi da Giulio Base e dalla sua équipe, a cui va il mio sentito ringraziamento”.

Anche Carlo Chatrian, neo-direttore del Museo Nazionale del Cinema, nel saluto augurale, ha ricordato come “nei suoi oltre quaranta anni di vita, il TFF,  pur avendo cambiato nome e pelle, abbia sempre saputo mantenere la sua identità, all’insegna della Storia del cinema e di scoperta del nuovo: il programma, composto da Giulio Base e dal suo team, a cui va il nostro più sentito ringraziamento – ha affermato – mi sembra rispecchiare bene questo spirito”.

Non poteva mancare la voce e la presenza di Rosanna Purchia, Assessore alla Cultura della Regione Piemonte, che ha sottolineato a sua volta come la nuova edizione del TFF, manifestazione che ha ottenuto importanti risorse, si contraddistinguerà anche quest’anno per l’oculata selezione dei film, scelti con gli occhi del futuro, per una giuria giovanissima e per la massiccia presenza femminile (di autrici e registe), importantissima e qualificatissima come non si era mai vista al TFF, che supera il numero dei colleghi uomini: “e questo – ha concluso – è motivo di grande orgoglio per il Festival.

Il TFF secondo Giulio Base: i memorabilia

Il neo-direttore del TFF è emozionatissimo, nonostante gli innumerevoli riconoscimenti ottenuti nella vita professionale, nei vari ambiti del suo lavoro: Base racconta il Festival 2024 e la sua vision, ringraziando le istituzioni e tutti i presenti, illustrando le novità, i film, gli ospiti, parlando dell’immenso lavoro svolto e della squadra di incredibili collaboratori che ha trovato al TFF, rispondendo alle domande con cordialità e ironia. È lui il vero protagonista della conferenza.

“Dopo 41 anni di mestiere – sottolinea – questa è comunque la prima volta da Direttore, quindi sono molto, molto emozionato, ma contento di essere qui perché finalmente posso raccontare il lavoro di un anno, entro subito in media res. Avevamo annunciato che la colonna vertebrale autoriale dei tre concorsi del Torino Film Festival sarebbe rimasta intatta e credo la parola sia stata mantenuta. Con la squadra di giovanissimi selezionatori, che sono qui con me e che ringrazio, abbiamo vagliato una cernita di opere che ci auguriamo memorabili. Questo ci siamo detti nel selezionare un film: ‘è memorabile? ce lo ricorderemo?’, e ‘memorabile’ è stata un po’ la parola che ci ha guidato nella scelta”.

Il neo-direttore conferma che le promesse fatte qualche mese fa, quando è stato nominato, sono state mantenute: ci saranno ad esempio le sei sezioni previste di consueto, ma senza sottosezioni, in una griglia di proiezioni chiara – e questa è un’altra promessa mantenuta – insieme all’agilità del programma, confermata  da Base con cifre alla mano: si era prospettato infatti un assottigliamento dei numeri delle opere in rassegna ed in effetti si è passati anche qui dagli oltre 200 titoli delle scorse edizioni a 120 titoli, e fra questi, in particolare, 96 film e 24 cortometraggi.

“Vi rassicuro anche qui – prosegue Giulio Base – sappiamo tutti che quando leggiamo il programma di un Festival vorremmo vedere tutto ma sappiamo anche di non poterci riuscire, quindi sono 120 i titoli selezionati, di cui 96 film, se si escludono i corti, con uno snellimento di più di un terzo (segue applauso dalla platea) …davvero grazie di cuore, sono felice che apprezziate…Tutto ciò a fronte di quasi 6.000 opere selezionate, un dato che mi dicono essere un record nella storia del Festival. Voglio anche ribadire che i film non in competizione tendono a un’accoglienza ‘allargata’, con opere più accessibili anche per un pubblico che non sia soltanto di cinefili”

Ancora un elemento importante del ‘nuovo corso’ direttivo: le sale e le location. L’intero Festival girerà intorno alle sale cinematografiche (in particolare il Cinema Massimo, che è la multisala del Museo Nazionale del Cinema, situata a pochi passi dalla Mole Antonelliana, il cinema che ospita i principali festival cinematografici torinesi, primo fra tutti ovviamente il TFF), che saranno il vero filo rosso e l’asse portante di questa edizione del TFF.

“Avevamo proclamato – continua Base – che le sale cinematografiche sarebbero state al centro del TFF e così sarà. Tutto sarà legato alle proiezioni, non è previsto nulla che non riguardi i film o che sia scucito dal programma. compresi gli incontri con le star, e non è previsto nulla che non accadrà in un cinema, o che non passerà in una sala di proiezione, nulla che non sia legato a un film”.

Anticipando la curiosità e l’interesse di molti, il neo direttore parla anche del budget della 42a edizione, confermando che è sulla scia di quelli degli anni precedenti, ovvero 2.200.000 euro circa.

“Il programma che sto per raccontare, secondo me, si può fare con questa cifra – che non è elevatissima –  soltanto grazie alla squadra del TFF, faccio una parentesi per ringraziare il gruppo che ho trovato, veramente di un’efficienza, di una curiosità, di una forza, di un entusiasmo unici e, se c’è qualche errore, qualche sbaglio, sarà soltanto il mio che sono inesperto rispetto a questa squadra meravigliosa, efficientissima che ho trovato: spero di avere compensato parte della mia inesperienza con tutto l’entusiasmo che ho messo nel lavoro”.

TFF: gli ospiti, le novità, le stelle, il programma

 Grande attesa per i film e per gli ospiti internazionali del Festival. La serata d’inaugurazione si svolgerà nella prestigiosa cornice del Teatro Regio di Torino: per l’occasione sarà attribuito il riconoscimento ‘Stelle della Mole’ a cinque delle star che interverranno al Festival, e cioè: Matthew Broderick – che verrà accompagnato dalla moglie, l’icona-fashion Sarah Jessica Parker e presenterà The Freshman, uno degli ultimi film), Giancarlo Giannini, Rosario Dawson, Vince Vaugh e Ron Howard, che presenterà il suo nuovo film Eden, nella serata di apertura del Festival.

La madrina della serata è l’attrice romana Cristiana Capotondi. Altre stelle ed ospiti che saranno presenti sono Sharon Stone, Emmanuelle Béart in qualità di regista, con il documentario Un silence si bruyant, sulla rielaborazione di un vissuto traumatico, Alec Baldwin, che ripresentarà al TFF The Hunt for Red October(Caccia a Ottobre Rosso), Julia Ormond e Billy Zane. Fra gli italiani Ornella Muti, Michele Placido, Claudia Gerini, Giuseppe Battiston, Maurizio Nichetti, Donatella Finocchiaro.

Ospite d’eccezione, la centenaria Eva Marie Saint, indimenticabile attrice, premio Oscar nel 1955 come migliore attrice non protagonista in Fronte del Porto di Elia Kazan. Al fianco di Marlon Brando, e protagonista di tanti altri film cult fra cui Intrigo internazionale di Alfred Hitchcock ed Exodus (1960) di Otto Preminger, in coppia con Paul Newman. L’attrice, attualmente la più anziana fra gli attori vincitori di Premio Oscar ancora in vita, non potrà viaggiare ma ha promesso al TFF di mandare un messaggio.

“Perché portare le ‘stelle’ a Torino, mi chiedete – risponde Base ai giornalisti – l’importanza di farlo è perché le stelle illuminano, letteralmente, e mettono una luce, secondo me, nei Festival o nelle Rassegne, una serie di titoli, che mi auguro nel caso del TFF voi apprezzerete, magari più difficilmente commestibili ad un pubblico meno attento ai film d’autore. Quindi credo sia importante che ci sia una sensibilità utile a rischiarare, illuminare e far scendere non solo la luce ma anche l’attenzione magari su questa operazione, tanto è vero che appunto in questi giorni è stato molto importante girare per le strade a Torino e molti mi dicevano ‘che bello, verranno questi ospiti, ci saranno questi registi o attori’…sentivo un entusiasmo, una passione che credo siano importanti in questo caso per Torino ma penso per i Festival in genere.”

Da lodare, senza dubbio, la scelta (e tante manifestazioni dovrebbero prendere esempio da questa decisione del TFF) di nominare tre artiste donne alla presidenza delle Giurie delle tre sezioni in concorso al 42° TFF: Margaret Mazzantini per i Lungometraggi, Roberta Torre per i Documentari e Michela Cescon per i Cortometraggi.

Inoltre Base sottolinea quanto già detto in apertura dall’Assessore Rosanna Purchia: “Nella sezione del concorso il numero delle registe donne in competizione supera quello degli uomini. C’è una perfetta parità numerica nei lunghi e nei documentari, mentre abbiamo 13 registe donne e 11 registi uomini nei cortometraggi. Una parità di genere che corrisponde anche alla bravura di queste cineaste.”

Come già accennato i 120 titoli complessivi selezionati, sono ripartiti fra le tre sezioni del concorso (Lungometraggi, Documentari e Cortometraggi) e le tre sezioni non competitive (Fuori concorso, Zibaldone – una sezione nuova, n.d.r. -e la Retrospettiva Marlon Brando). Numerosi fra i titoli che saranno presentati al TFF sono in anteprima mondiale e insieme a molte opere sono attese grandi (o grandissime) stelle internazionali che verranno a presentare i  film in sala. In ogni caso, i film saranno sempre introdotti da registi, interpreti, testimoni diretti o esponenti della cultura e della critica cinematografica.

“Per quanto riguarda la nuova sezione, Zibaldone, composta da 24 titoli e da vari ingredienti, l’ho chiamata così tenendo fede al nome leopardiano – spiega Base – e in essa confluiscono sia film nuovi, sia film restaurati, così come delle anteprime mondiali, ad esempio il primo titolo è Amiche Mai, di Maurizio Nichetti, cineasta che non girava per il cinema da 23 anni, quindi siamo felici di accogliere a Torino la sua nuova opera, che si avvale di due ottime interpretazioni, quelle di Angela Finocchiaro e Serra Yilmaz, quindi bentornato Maurizio. Un altro film italiano, un’anteprima mondiale assoluta, dal titolo L’amore che ho, è l’opera seconda di Paolo Licata (ricorderete il suo debutto premiatissimo in Civita), che racconta la vita di Rosa Balistreri, la cantautrice siciliana divenuta simbolo della musica popolare, con le bravissime Donatella Finocchiaro e Lucia Sardo. Fra gli altri film della sezione ricordiamo anche Brasil, il capolavoro restaurato di Terry Gilliam, titolo scelto dalla madrina Cristiana Capotondi, non mi soffermo sul film perché lo conoscete tutti e sarò curioso anch’io di rivederlo sul grande schermo”.

Nell’ambito dell’importante Retrospettiva dedicata a Marlon Brando (del quale quest’anno ricorre il centenario della nascita), con 24 titoli che ne ripercorrono la carriera dagli esordi del 1950 fino a una delle ultime interpretazioni del 1996,  la chiusura del Festival sarà affidata all’anteprima mondiale di Waltzing with Brando, film scritto e diretto da Bill Fishman con il regista presente in sala insieme al suo protagonista Billy Zane, che interpreta il grande attore con incredibile immedesimazione. Ad uno dei mostri sacri della storia del cinema, per il suo talento, la sua incomparabile bellezza ed il suo anticonformismo, il TFF ha reso omaggio anche con il manifesto della 42a edizione, con uno scatto del 1972, sul set del controverso Ultimo Tango a Parigi diretto da Bernardo Bertolucci, una delle rare foto in cui Marlon Brando guarda direttamente dentro l’obiettivo.

Il neo-direttore racconta di come ha immaginato e realizzato la ‘sua’ Retrospettiva.

“Soltanto un accenno alla Retrospettiva su Marlon Brando – spiega Base – che celebra il centenario della nascita di questa figura iconica. Cosa ho cercato di fare? Di solito la retrospettiva viene presentata, ma poi sta lì e chi vuole va a vederla. Qui invece in ogni film ci sarà qualcosa di bello o speciale da andare ad ascoltare o vedere, oltre alla meraviglia di gustare questi film sul grande schermo. Quindi ho cercato di creare intorno a tutti i film della retrospettiva un piccolo evento, anche in condizione delle circostanze, e non cito tutti i nomi illustri che saranno presenti alla Retrospettiva ma, come vedrete in cartella stampa, sono tutti nomi di altissimo livello.”

Per il programma completo vedi:

https://www.torinofilmfest.org/it/i-film-del-torino-film-festival/

 

  • Anno: 2024

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