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Mentelocale. Visioni sul territorio

Mente Locale – Visioni sul Territorio: intervista alla direttrice artistica Leena Pasanen

Si è conclusa oggi l'undicesima edizione del Festival Mentelocale - Visioni sul Territorio e abbiamo avuto la possibilità di intervistare la sua direttrice artistica, Leena Pasanen.

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È giunta al termine l’undicesima edizione del Festival Mente Locale – Visioni sul territorio, il primo festival italiano dedicato a promuovere e valorizzare il racconto del territorio attraverso il cinema documentario. Abbiamo avuto la possibilità di fare alcune domande alla direttrice artistica – Leena Pasanen.

L’undicesima edizione e il premio Mente Locale Visione Globale

Oggi siamo finalmente giunti al termine del festival. Come è stata questa edizione? 

Sono molto contenta. È sempre un piacere vedere tante persone al cinema, soprattutto nei cinema di provincia tra Modena e Bologna. È molto bello anche per filmmaker che vengono da tutto il mondo avere questo riscontro del pubblico. Ci fa capire che il cinema indipendente sta andando sorprendentemente bene qui ed è molto apprezzato.

Parlando della premiazione che si è svolta oggi. Il film Romina di Valerio Lo Muzio e Michael Petrolini, ha ricevuto il premio Mente Locale – Visione Globale. Siete soddisfatti di questa premiazione? Cosa vi ha colpito del film?

Sono molto contenta della selezione, che è stata ottima. C’è stata una grande diversità nei film che pur raccontando delle piccole storie locali riescono a farsi specchio di una visione globale.

Sono contenta della scelta della giuria che ha premiato questo film. È molto bello vedere dei giovani talenti venire premiati e questa volta dei giovani registi provenienti dall’Emilia Romagna. Io seguo da tanti anni la situazione cinematografica in Italia e la vedo evolversi grazie anche alle Film Commission che supportano sempre di più i talenti e questo ne è il risultato. Vengono fuori i film che sono emotivamente toccanti, hanno un forte storytelling, ma sono anche molto belli visivamente.

I piccoli paesini stanno tornando a fiorire

Quest’anno c’è stata la prima assoluta del film Apoi di Chiara Canale, Eleonora Deligio e Giulia Iapoce. Un film ambientato nel borgo fantasma di Pentedattilo in Calabria. È un modo di dare attenzione a un villaggio dimenticato come capita a diversi paesini italiani e non solo. Che cosa volevate trasmettere con la scelta del documentario?

Per me la bellezza del film, lo storytelling e la resa visiva erano interessanti. Ma con questa storia io sento anche l’importanza del nostro territorio e dei piccoli paesini che hanno bisogno di essere tenuti in vita. Io mi sono trasferita in un piccolo paese che era pressoché abbandonato e ora vedo come sta tornando a fiorire di nuovo. Le persone stanno cominciando a rispettare, riattivare e riscoprire quello che abbiamo in campagna e io sono molto felice di questo sviluppo. È importante valorizzare il territorio.

Apoi di Chiara Canale, Eleonora Deligio e Giulia Iapoce. Immagine gentilmente concessa dall’Ufficio stampa di Mente Locale – Visioni sul Territorio Festival

La musica, il femminismo e il territorio

Quest’anno il festival porta alla luce un documentario musicale. Godess of Slide , infatti, racconta di una cantante e musicista che conquista i palchi con la sua chitarra slide, una tecnica al tempo associata principalmente agli uomini. La determinazione e la musica, nonché la lotta femminista sono quindi al centro di questo racconto. Come si è arrivati alla scelta di questo film e della tematica musicale?

Devo dire che dal nostro punto di vista lo abbiamo visto anche come un film che parlava in qualche modo di un territorio, di un paesaggio culturale e sociale e non solamente di una storia personale. Il film si apre ad uno scenario e a una visione del territorio molto più ampia. Ovviamente il fatto che parli di una donna forte, per me che sono una femminista scandinava convinta, è molto significativo. Amo questo tipo di film che restituisce una visione forte delle donne.

La distribuzione cinematografica sta cambiando 

Durante il festival ci sono stati degli incontri come per esempio quello sulle strategie e le opportunità della distribuzione del documentario oppure un altro sul tema del turismo lento. Quanto è importante per voi avere questo momento della discussione? In futuro potranno esserci più spazi e incontri ?

Per noi sono molto importanti questi panel di discussione anche perché il panorama dell’industria cinematografica è cambiato e sta ancora cambiando e avere un focus sulla distribuzione cinematografica è sicuramente un momento di discussione fondamentale. Noi stiamo facendo di tutto per aiutare i giovani talenti a esplorare questo scenario e trovare nuove modalità di distribuzione dei film e un pubblico nuovo.

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