‘Con le musiche di John Williams’: il genio dietro la musica

Arriva su Disney Plus un documentario dedicato a una delle figure più celebri legate al mondo musicale cinematografico: Con le Musiche di John Williams, incentrato sull’omonimo compositore, autore di numerosi successi dagli anni ’70 ad oggi. Il documentario è diretto da Laurent Bouzerau (regista di Faye) ed è incentrato sulla figura di Williams, sia nell’ambito musicale che nella sua vita privata.

Chi è John Williams

Anche se il nome potrebbe non esservi noto, se amate il cinema è comunque probabile che John Williams abbia influenzato indirettamente le vostre vite. Si tratta di uno dei compositori più iconici di tutto il panorama cinematografico odierno. Williams ha firmato la musica di molti film che oggi sono cult: Indiana Jones, Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo, Harry Potter, Jurassic Park, Mamma, ho perso l’aereo… giusto per citarne alcuni. La sua carriera è stata costellata di numerosi premi, fra i quali 5 Oscar alla Migliore Colonna Sonora (per Il Violinista sul Tetto, Star Wars, Lo Squalo, E.T. e Schindler’s List).

Da Johnny Williams a John Williams

Il documentario è costruito su un percorso di diverse interviste, partendo dallo stesso compositore, accompagnato dal suo collaboratore di lunga data, Steven Spielberg. Veramente tanti i volti che hanno preso parte a questo documentario e che hanno voluto parlare di ciò che Williams ha rappresentato per loro: dai compositori  Thomas Newman e Alan Silvestri, ai registi come J.J. Abrams, fino a Seth McFarlane (creatore de I Griffin) e Chris Martin (frontman della band Coldplay). Interventi per lo più celebrativi dell’autore, ma comunque importanti.

Con le Musiche di John Williams non ci racconta solo la storia del compositore, ma permette ai suoi spettatori di conoscere tratti della sua vita probabilmente non noti, prima che arrivasse a scrivere musica per i blockbuster: dalla sua infanzia alla sua formazione jazz, dai primi film di serie B fino al cambio del proprio nome per il mercato e i rifiuti ottenuti all’inizio della sua attività concertistica. Una storia anche costellata da perdite e sacrifici, che forse avrebbero potuto avere più spazio, essendo solo accennate. Ma d’altronde, ci rendiamo conto dei tagli dovuti alla vastità del materiale da utilizzare in meno di due ore.

La colonna sonora dei blockbuster

Si alterna il racconto biografico a quello legato ai lavori più celebri di Williams. Partendo da Lo Squalo, gli spettatori vedranno come la sua carriera ha visto succedersi diversi blockbuster uno dietro l’altro, come la musica abbia ampiamente contribuito a rendere film come Jurassic Park ed E.T. i successi che sono diventati nel corso degli anni.  É particolarmente emblematica la parte dedicata alla saga di Star Wars, il cui successo è dimostrato in alcune clip di  concerti in cui il pubblico ha inaugurato la tradizione di brandire spade laser durante l’esecuzione di The Imperial March.

Tuttavia, non parliamo di analisi particolarmente dettagliate. Sicuramente vi è uno sguardo su cosa ha portato il compositore a scrivere quel determinato tema, ma nel momento in cui l’analisi potrebbe essere più approfondita, il discorso viene subito chiuso e si passa al film successivo. Ogni singolo film di Williams, vista la sua complessità, meriterebbe uno studio a sé stante ed il documentario lo dimostra, ponendo domande alle quali non riesce a dare risposte fino in fondo. Per fare un esempio: viene detto perché il compositore ha personificato Lo Squalo con solo due note, ma non è spiegato fino in fondo il motivo.

L’ultimo compositore classico

I cambiamenti vissuti da Williams durante la sua carriera sono gli stessi vissuti dal cinema e dalla musica in questi anni. Diversi i punti trattati legati al cambiamento delle colonne sonore, dalla loro bassa reputazione presso le orchestre sinfoniche, che le ritenevano musica non all’altezza, al loro successo, diventando fra i vinili più venduti dell’epoca. Fino al presente con l’avvento della musica elettronica nella composizione. Williams è specchio dei cambiamenti della sua epoca e rappresenta, probabilmente, l’ultimo della generazione dei compositori più “classici” nell’impostazione.

Con le musiche di John Williams è esattamente il prodotto che si presenta: un documentario celebrativo di una figura così importante per il cinema. Lo storytelling sicuramente mostra anche lati inediti dietro la figura del compositore, ma a causa della sua durata, non riesce ad andare oltre la semplice “carrellata” di interviste e di celebrazione dei suoi lavori (a differenza di Ennio, di Giuseppe Tornatore). Questo forse potrà rendere scontenti alcuni, ma allo stesso tempo speriamo che li possa invogliare ad analizzare per conto proprio ogni suo singolo lavoro e a rendersi conto di persona della genialità dell’autore dietro la sua musica.