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FESTIVAL DI CINEMA

‘Salão De Baile’ e la cultura afrodiasporica brasiliana

Presentato durante il Gender Bender 2024, 'Salão De Baile' apre una finestra su un cortile di cui tanti pensano di sapere tutto, ma in pochi ne conoscono la storia e la cultura. Juru e Vitã approfittano di questo bellissimo documentario per lasciare un'impronta dove fino a poco prima vi era solo un'ombra. 'Salão De Baile' non è solo un documentario ma una scuola di vita che tra serietà e glitter crea una spaccatura su cui riflettere e interrogarsi.

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Salão De Baile parla di sfilate di moda, concorsi di bellezza e performance artistiche, ma anche delle persone, della loro storia di vita e sopravvivenza

Quando si studia la storia del documentario uno dei titoli più famosi è Paris Is Burning (Jennie Livingston, 1990) che, oltre a mostrare per la prima volta il mondo delle ballroom e la subcultura queer, è stato inserito nel National Film Registry per i suoi meriti culturali, storici ed estetici. In Salão De Baile (This Is Ballroom) il tempo e lo spazio si dilatano nel contemporaneo, e lo sguardo granuloso della macchina da presa trova nuovi spunti in Brasile, a Rio de Janeiro, dove diverse House hanno deciso di riunirsi per raccontare cos’è oggi la cultura ballroom.

Presentato nell’ultima edizione del Gender Bender, Juru e Vitã , registe del film, dipingono con maestria un quadro di cui, ancora oggi, conosciamo pochissimo. Salão De Baile è una finestra su un cortile da cui tutti sembrano sentire risuonare la musica, ma nessuno capisce davvero il perché di tanto rumore. Juru e Vitã decidono di spiegarlo e, affacciandosi da quella finestra, ne delineano i dettagli intervenendo con brevi e divertentissime scene di finzione che si intersecano ai momenti reali della ballroom che stanno registrando.

Le registe di questo film, di cui racconteremo attraverso il femminile politico sperando che possano sentirsi accolte, dividono il film in tre parti. Raccontare e descrivere cos’è una ballroom, come si sviluppa, chi la vive. intervistare le sue protagoniste con lealtà e rispetto, per chi parla e per chi ascolta. Infine aprire uno spiraglio verso le contraddizioni che la cultura ballroom porta con sé, la conflittualità tra le partecipanti e anche una critica attenta e storicizzata verso la nascita del fenomeno.

Salão De Baile parla di sfilate di moda, concorsi di bellezza e performance artistiche, ma anche delle persone, della loro storia di vita e sopravvivenza

Salão De Baile: questa non è New York, Toto

Siamo in Brasile, Rio de Janeiro nasconde tra le lamiere che ricoprono le favelas tutta una subcultura che, fiera e feroce, tra mozzichi e bocconi, si fa largo tra le strade della capitale. Salão De Baile alterna la volontà di spiegare e far capire termini e modalità d’uso del mondo ballroomattraverso meravigliosi siparietti che riprendono uno stile anni settanta, girato in 4:3 – e quella di far vedere come si svolge una ballroom e chi sono le sue protagoniste: le House e gli 007.

Un’attenta e ostentata spiegazione – oltre che ridondante – risulterebbe altresì inconcludente. Le sue registe cercano di spiegare, in maniera semplicissima, una gerarchia complicata e stratificata. È proprio il caso di dire che le sue protagoniste brillano di luce propria. Non hanno bisogno che vengano loro accesi addosso i riflettori. Juru e Vitã restituiscono una fotografia di personaggi che questa vita se la sono dovuta mangiare, per non essere mangiate, per non essere uccise.

Ed è in questo senso che Salão De Baile  è un’importante sfaccettatura del contemporaneo, che svela i nostri mostri, quelli che nutriamo e quelli che non siamo abituati a vedere. Le ballroom sono universi paralleli in cui sentirsi al sicuro, accolti ma anche un luogo dove curarsi: “Un posto dove vai se sei ferito e uscirne guarito; ma a volte non sei guarito per niente”. Difficilissimo stanare la tana del mostro in Salão De Baile, eppure esiste e a raccontarcela sono le sue protagoniste. Ci dicono che è un mondo che soffre di tantissima competizione, in cui i conflitti si acuiscono e non si conoscono i termini e le condizioni della pace. Questa estrema lucidità e consapevolezza è stata, infine, il dato assoluto che ne ha consacrato l’eccellenza.

Salão De Baile parla di sfilate di moda, concorsi di bellezza e performance artistiche, ma anche delle persone, della loro storia di vita e sopravvivenza

Rio is Burning

Juru e Vitã decidono di non nascondere le verità, dichiarano apertamente le oscurità pruriginose che ancora troppo spesso vengono nascoste sotto il tappeto della bandiera arcobaleno. Le registe ci dicono: le persone, anche quelle che appartengono alla comunità LGBTQIA+, sono fatte di carne e sangue e spesso polverizzano i confini che, per loro stessa esistenza, non sono abituate a vedere.

In un mondo che ci confina, stereotipizza, classifica corpi fisicamente non conformi al canone, si sviluppa, nasce, sboccia, esplode la cultura queer, che è, per definizione, cultura punk. In maniera molto onesta una protagonista chiede: “Siamo qui per soverchiare la normatività di genere o per riprodurla?”. E credo sia una delle domande più sensate sentite negli ultimi anni all’interno della comunità queer.

Il binarismo di genere ha da tempo dato largo alle vele e salpato dal porto. Ma adesso, con null’altro con cui definirci a parte noi stesse, cosa vogliamo farci con questa eredità storica? Salão De Baile ci mostra che, a quanto pare, è Rio il posto da cui iniziare a riflettere, in cui le persone trans e non binarie si lanciano tutti i giorni nella folle corsa della sopravvivenza e danno a tutte noi un esempio su come è giusto vivere e combattere. La ballroom non è Pose (Ryan Murphy, 2021), non è Madonna, non è Lady Gaga. La ballroom è di chi ogni giorno trova in se stesso un motivo in più per farcela e all’interno di questa rivolta trova una famiglia a cui appartenere, tutto il resto è appropriazione indebita.

Salão De Baile (This Is Ballroom)

  • Anno: 2024
  • Durata: 94 minuti
  • Distribuzione: Retrato Filmes
  • Genere: documentario
  • Nazionalita: Brasile
  • Regia: Juru e Vitã
  • Data di uscita: 05-November-2024