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FESTIVAL DI CINEMA

‘Apoi’: l’Italia dimenticata al Mentelocale

‘Apoi’, il documentario in concorso al Mentelocale - Visioni sul territorio che racconta di un lato dell’Italia dimenticato: i borghi fantasma

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Sotto la regia di Chiara Canale, Eleonora Deligio e Giulia Iapoce il documentario Apoi è in concorso al Mentelocale – Visioni sul territorio come anteprima assoluta. La proiezione avverrà questo 7 novembre.

Il documentario: ‘Apoi’

Apoi è un documentario che al festival Mentelocale – Visioni sul territorio mostra un aspetto della Calabria rurale poco rappresentato. Racconta, infatti, del viaggio di Stella, che, navigando ininterrottamente arriva ad approdare alle pendici di una montagna. Qui, continuando il suo lungo cammino, arriva a Pentedattilo, un borgo fantasma sulle coste della Calabria. Grazie a Rossella e Maka, unici abitanti di questo villaggio composto da case in rovina e animali, scopre le antiche pratiche legate al mondo rurale. Tra noto e ignoto, la giovane ragazza sfida i suoi limiti, immergendosi in uno stile di vita antitetico a quello di città, nella speranza di riuscire a trovare delle risposte in merito al suo futuro.

‘Apoi’: la bellezza di ciò che è stato dimenticato

All’interno di questo documentario il mare e la natura fanno da contorno alla solitudine che scaturisce dalla meta del viaggio di Stella: un borgo fantasma della Calabria rurale. Lontano dalla frenesia della città la voce del narratore, assieme alla musica e alle canzoni in dialetto mostrano una nostalgia fuori dal comune. Il rumore degli animali, le voci dei protagonisti, in contrasto con il silenzio che li circonda.

La cultura rimasta nelle parole di Rossella, nei suoi racconti, mostra come il cambiamento ha portato al dimenticare: dei luoghi, delle tradizioni. Il passaggio dalla campagna alla città non viene visto come un qualcosa di positivo, ma come una necessità, esattamente come il cambiamento: il reale motivo della presenza di tutti quegli edifici abbandonati, spiega Rossella, è che non si è voluto vendere per paura del cambiamento. Il racconto è quello di una cultura ricca di ricordi e usanze che ormai sembrano lontane, a Stella quanto agli spettatori. La cultura contadina è distante da chi conosce solo la frenesia della città.

Le immagini mostrate hanno una loro forza, che combinata a quella delle parole usate e cantate creano un’atmosfera dai tratti mistici, quasi tribale.

‘Apoi’: conclusioni tra emozionanti musiche

Apoi mostra come all’interno di questo borgo, Pentidattilo, tutti si sentano come a casa propria. Le porte e il borgo stesso sono sempre aperte per tutti quanti. Rossella e Maka ormai sono i custodi di questo luogo e sono dei punti focali per tutti quei ragazzi che trascorrono dei periodi di tempo proprio nel borgo per imparare le antiche pratiche legate al mondo contadino.

Stella, durante il suo cammino, trova una dimensione di serenità proprio a Pentidattilo. In questo luogo trova, un po’ come lo spettatore guardando il documentario, la serenità.

Le musiche di Davide Ambrogio accompagnano tutto Apoi, aiutando la narrazione di quel meraviglioso paesaggio, sebbene ad oggi abbandonato, che scorre davanti agli occhi dello spettatore e di Stella stessa.

Apoi

  • Anno: 2024
  • Durata: 14' 30''
  • Genere: etnologico, sociale, documetario
  • Nazionalita: Italiano
  • Regia: Chiara Canale, Eleonora Deligio, Giulia Iapoce