Sommersi, documentario realizzato dalla V A del Liceo Artistico “Musco”, è stato incluso nella selezione ufficiale di Vision 2030 IV edizione che si svolgerà nel settembre 2025 a Noto. Il festival si fa portavoce dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU, obiettivi rilevanti non solo nell’ambito di realtà come quella del quartiere Zia Lisa, ma che inquadrano il punto nevralgico di un cambiamento necessario a livello globale: l’urgenza di sviluppare una coscienza ambientale.
Il documentario riporta i punti di vista degli studenti e di alcuni intervistati, che mettono in luce come l’abbandono da parte delle istituzioni abbia condotto al degrado un quartiere che in passato offriva servizi necessari, come la presenza di spazi adibiti allo svago dei bambini, o l’attuazione di manutenzione delle infrastrutture. L’assenza di servizi di gestione dei rifiuti porta inevitabilmente alla comparsa di vere e proprie discariche a cielo aperto, un paesaggio che include la presenza di allevamenti abusivi, ovili, galline e conigli per strada, e stalle in condizioni precarie che ospitano cavalli sfruttati per corse clandestine sull’asfalto. Ma al degrado ci si abitua, in pochissimi rispettano le regole per la raccolta differenziata e per questo i rifiuti domestici non vengono raccolti tutti i giorni. Un circolo vizioso che il tempo e la negligenza possono solo peggiorare. Tra lo sconforto di alcuni abitanti e l’indifferenza di altri, gli studenti trovano rifugio nella “Musco”, “la nostra scuola”. Una volta terminati gli studi però il quartiere non ha nulla da offrire, e chi resta “vive come zombi”.
“La gioventù è bruciata. A diciotto anni guardiamo al futuro con gli occhi pieni di sogni e speranze, ma ecco che cosa ci circonda. Dove sono in questo quartiere legalità, igiene, sicurezza, istituzioni?”
Nonostante alcuni si siano adattati a vivere in questo ambiente compromesso, senza aspettative e speranze in un cambiamento, gli studenti si sono fatti carico di questo peso e hanno deciso di denunciare la situazione del quartiere, e questo sforzo ha dato dei risultati. Il documentario si è infatti aggiudicato due premi: il primo premio del concorso giornalistico studentesco “Apri la finestra sulla tua città e raccontaci dove vedi la mafia, l’illegalità e le ingiustizie”, indetto dalla Fondazione Giuseppe Fava, e il primo premio al Ricci Film Festival Vasanello.
Sommersi non offre risposte e soluzioni ma richiama l’attenzione su problemi attuali e di carattere globale, invitandoci a riflettere sul significato di “coscienza ambientale” e di come questo concetto abbia una risonanza profonda nella coscienza sociale, e di conseguenza nelle istituzioni che amministrano una comunità. Niente di più adatto a rappresentare gli obiettivi dell’Agenda 2030.