
Sebastian (Domiziano Arcangeli) è un fotografo che, a causa di alcuni traumi infantili, vive la sua vita (e il suo lavoro), ingabbiato in una spirale di situazioni morbose ed eccessive. La sua realtà quotidiana è deformata da un’insaziabile brama voyeristica che lo costringe a ricercare atti violenti, morti e aberrazioni da fotografare o filmare nei suoi snuff. L’uomo è sempre solo spettatore, al pari della sua videocamera, finché un giorno cede all’istinto di uccidere una prostituta, e diventare attore carnefice del film della sua vita. Poco dopo conosce Sarah (Irena Hoffman), una vicina di casa, che accudisce un padre vecchio e malato (Giovanni Lombardo Radice), e che s’invaghisce dell’aura oscura del fotografo, tanto da rimanere affascinata dagli stessi incubi morbosi.
Quando l’uomo arriva nella Casa dei Manichini di Carne, un luogo a metà strada tra un bordello, un museo e un freak show, le sue ossessioni assurgono ad arte. Esposti in galleria sono, infatti, uomini e donne che affliggono il proprio corpo nudo con pratiche estreme di body art e col sesso. Raccolte e catalogate in maniera ordinata, le visioni che Sebastian aveva sempre cercato di nascosto, risultano ancora più indecenti. Sfidano lo sguardo dell’uomo e dello spettatore, il primo lecitamente autorizzato e il secondo consenzientemente obbligato, alla lascivia del voyeur.
Luca Ruocco