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‘Coraline e la porta magica’: il capolavoro rimasterizzato
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2 mesi agoon
Nonostante Halloween sia un periodo associato ai film horror ed a personaggi come serial killer o mostri sanguinari, curiosamente vi sono non pochi film d’animazione estremamente amati legati alla lore di questa festività, da La Sposa Cadavere a The Nightmare Before Christmas (giusto per citarne alcuni). In occasione del 31 ottobre, torna al cinema in versione rimasterizzata uno dei più celebri film legati a questo filone: Coraline e la Porta Magica, l’iconico film in stop motion diretto dal regista Henry Selick.
Di cosa parla Coraline e la Porta Magica
Coraline Jones è una bambina che si è da poco trasferita in una casa antica in Oregon, il Pink Palace. Trascurata dai genitori ed annoiata dalla campagna, Coraline si trova presto insoddisfatta della nuova vita, finché non fa una sorprendente scoperta: una porta magica nella propria camera. Attraverso la porta, la ragazza giunge in un universo parallelo, abitato da delle copie dei suoi genitori con dei bottoni al posto degli occhi e che le danno tutto ciò che le manca nella sua vera casa. Tuttavia più tempo Coraline passa nell’Altro Mondo, più inizia a rendersi conto che le cose forse non sono come sembrano.
Una storia ancora contemporanea
Coraline è un personaggio col quale è difficile non simpatizzare. Quante volte nella nostra vita ci è capitato di sentirci trascurati dai genitori o non soddisfatti dalla nostra vita? Il mondo parallelo di Coraline altro non è che una rappresentazione fisica del desiderio di ogni bambino (e non) di scappare in un luogo dove la propria vita dei sogni è realtà. Tuttavia è proprio in questo mondo fantastico che Coraline si rende conto di ciò che rendeva speciale la sua vita: tutte le imperfezioni che lei disprezzava tanto, facevano parte di quella che era la sua casa che, in fondo, anche se non voleva ammetterlo, amava.
Fra le tematiche trattate troviamo anche il Coming of Age: Coraline, che prima viveva passivamente la propria vita, si trova costretta ad affrontare le proprie paure ed a combattere personalmente per la sua felicità, per la sua famiglia e per la vita dalla quale è fuggita. Si potrebbe andare avanti ad elencare anche altri motivi, ma ci limiteremo ad affermare che la storia di Coraline è ancora oggi estremamente contemporanea per il suo pubblico cosi come lo era quindici anni fa alla sua uscita, e che la sua redistribuzione nei cinema è un ottima occasione per ricordarlo sia ai bambini che ai loro genitori.
Il mondo di Coraline attraverso la stop motion
Pochi generi nel mondo del cinema sono così impegnativi e lunghi nel loro processo creativo come l’animazione stop motion, come altrettanto pochi sono quelli capaci di creare meraviglie visive a prodotto finito. Coraline e la Porta Magica è la massima esemplificazione di ciò, il lungometraggio di Selick è una meraviglia per gli occhi, ed il pubblico non può non restare che estasiato di fronte alle numerose e creative sequenze dell’Altro Mondo, dal volo sul giardino di casa allo spettacolo circo dei topi, rese ancora più vive nei colori dalla rimasterizzazione, che sembra ringiovanire il film di quindici anni.
A rendere particolarmente unica l’opera è il modo col quale la tecnica d’animazione è stata usata ai fini dello storytelling. Quello che lo spettatore vede rappresentato non è semplicemente “l’Altro Mondo”, ma è “l’Altro Mondo” visto attraverso gli occhi di Coraline, un mondo totalmente colorato e variopinto in contrasto con quello grigio e vuoto della propria casa, rappresentazione della sua monotona vita. Sarà questo stesso mondo variopinto a diventare poi una tetra ed oscura tela, nel momento in cui Coraline deciderà di sfidare la sua Altra Madre, che rivelerà la sua vera natura, mutando in una creatura dalla natura ragnesca. La tecnica ci permette di vedere la storia con gli occhi della protagonista, rendendo ancora più speciale e più vissuto il viaggio del pubblico con Coraline.
Un horror per bambini
Coraline è da molti riconosciuto come uno dei film più “spaventosi” per bambini e non è difficile capire il perché: il lungometraggio attinge pesantemente dalla sfera horror (il mostro mangiatore di anime, le anime dei bambini morti, le copie dei personaggi coi bottoni…), come d’altronde anche il racconto originale di Neil Gaiman, sul quale il film è basato. Allo stesso tempo però, è innegabile che il suo messaggio sia rivolto più ad un pubblico giovane che quello adulto. Ci troviamo quindi di fronte ad un racconto per bambini mascherato da film horror?
Assolutamente no, Coraline è spaventoso esattamente quanto lo deve essere. Il film tratta i suoi spettatori esattamente come la sua sceneggiatura tratta Coraline: li pone di fronte ad una ricerca della realtà che li metterà di fronte alle proprie paure, nascoste, rivelandole nella loro forma peggiore e più spaventosa. Ma la paura, per quanto terrificante, è qualcosa di necessario, perché è in essa che si trova il coraggio. A viaggio concluso, il film lascierà qualcosa non solo a Coraline, ma anche ai suoi spettatori. E come lo stesso Gaiman ha affermato, riguardo la sua opera:
Essere coraggiosi non significa non avere paura. Significa avere paura e fare comunque la cosa giusta”
Vi invitiamo a rimanere seduti anche dopo i titoli di coda, per assistere ad un contenuto Dietro le quinte di una decina di minuti sulla creazione di Coraline, illustrato dagli animatori dietro il lungometraggio.