‘Monster on a Plane’: l’apoteosi della truculenza umoristica
Il lungometraggio del regista tedesco Ezra Tsegaye, 'Monster on a Plane', affronta temi come il pericolo del cambiamento climatico e il parossismo del comportamento umano di fronte ad una reale minaccia. Horror, fantascienza e commedia umoristica amalgamate tra loro danno vita all'apoteosi della truculenza che sfrutta fino all'eccesso l'esiguo spazio a disposizione.
Monster on a Plane (2024) rappresenta l’ultima fatica di un regista teutonico come Ezra Tsegaye. Presentato in anteprima al BIFFF – Brussels International Fantastic Film Festival e al Sitges – Catalonian International Film Festival, il film è ora pronto per la sua tournée nei vari festival. Tra questi è in concorso al Trieste Science+Fiction 2024, il più atteso e importante evento italiano dedicato alla fantascienza, la cui 24° edizione si svolgerà dal 29 ottobre al 3 novembre 2024 nel capoluogo giuliano.
Come dichiara lo stesso direttore artistico della manifestazione Alan Jones:
“La fantascienza rimane ancora il genere dominante in cui le questioni sociali dell’attualità si riflettono in uno specchio futuro, utilizzando potenti allegorie cosmiche per commentare temi politici, come disuguaglianza e ingiustizia.”
Ezra Tsegaye: illustratore, grafico e regista di successo
Dopo essere fuggito con la madre dalla guerra d’indipendenza in Eritrea, Ezra Tsegaye diventa cittadino tedesco nel 1979. Già in tenera età comincia a sviluppare il suo talento nel disegno, scrive e illustra le sue prime storie a fumetti. Dopo la scuola lavora in una filiale della catena di noleggio video Videodrom e nel 1999 viene assunto come grafico dalla società Kindercampus, che produce siti web a misura di bambino.
Qualche anno più tardi lavora come illustratore di storyboard e, forte di queste esperienze, dà vita ai suoi primi tentativi cinematografici (Big Johnson, L’attacco del mutante radioattivo venuto dallo spazio) con Super-8. Fin dall’inizio combina il film live action con elementi comici disegnati e animati. Insieme ad altri avvia il progetto comico Turmspringer, per il quale disegna ed anima la prima parte, creando così il primo fumetto in movimento tedesco.
Negli anni successivi Ezra produce vari cortometraggi che vengono proiettati ai festival cinematografici e ricevono numerose nomination e premi. Nel 2016 realizza il suo primo lungometraggio, Skin Creepers, una commedia horror ispirata a un fatto realmente accaduto a Francoforte sul Meno: lì una famiglia coreana eseguì un esorcismo su una giovane donna in un albergo, che morì nel processo.
“Mentre i registi sono spesso descritti come visionari in qualche modo, Ezra Tsegaye dà il termine in un senso letterale.”
Una scena di ‘Monster on a Plane’ (2024).
Uno sguardo alla storia: Monster on a Plane
Mentre si reca dall’Isola della Laguna delle Sirene ad Amburgo, il professor Singh (Dieter Landuris) fa salire di nascosto una piccola creatura su un aereo pieno di passeggeri, per lo più tedeschi, esilaranti e caricaturali, in nome della scienza. Durante una tormenta, la valigia contenente la creatura si apre, il mostro esce, seminando in breve tempo il panico in tutto l’aereo.
Il tentativo di soccorso avviene grazie all’aiuto combinato di tre personaggi. L’adorabile assistente di volo Natalie (Eva Habermann), il tranquillo ma arrogante capitano James Pillow (Philippe Brenninkmeyer) e Ben (Robin Czerny), passeggero fastidioso che ben presto diventa l’eroe. Oltre a ciò il gruppo si trova a fronteggiare anche il serial killer Helmut (Fred Aaron Blake), che quasi ruba la scena al mostro.
Riparati nel vano posteriore dell’aereo il resto dell’equipaggio viene brutalmente assassinato dalla piccola creatura. Il capitano Pillow si sacrifica in un corpo a corpo con il serial killer venendo ferito all’addome da un colpo di pistola. Ben e Natalie riescono a saltare dall’aereo prima che questi esploda contro un hangar poco lontano dalla pista di atterraggio. Arrivano i soccorsi e tutto sembra finito, fino a quando il mostro non attacca uno steward dell’aeroporto.
Eludere la paura provando simpatia per il mostro
Monster on a Planesi presenta come il classico film che amalgama horror e commedia. Possiamo infatti ritrovarvi cenni ai classici degli anni ’80 come Gremlins eIndiana Jones, ma anche a film più recenti come Snakes onaPlane – La paura arriva strisciandoe Terrore ad alta quota. Ezra Tsegaye decide però di omaggiare il genere senza però seguire pedissequamente i suoi clichè: la gradazione dei colori, le luci al neon e in particolare la visione del mostro conferiscono al film l’aspetto di una graphic novel, aspetto tipico di tutta la sua filmografia.
Gli effetti speciali sono a basso budget ma creativi, soprattutto se si considera che la maggior parte di essi è realizzata con elementi e miniature fatte a mano. Il mostro inizialmente sembra una versione assassina di un giocattolo Snugglebum degli anni ’80, ma diventa sempre più grande man mano che emette gas che altera la mente e accumula uccisioni. La maggior parte dei passeggeri fa sì che si provi simpatia per il mostro, alterando nello spettatore la sensazione di paura e sconforto, che invece ritroviamo presente nelle scene con il serial killer.
La recitazione degli attori segue una linea comune, quella che solca gli stereotipi e i clichè ponendo come componente principale l’umorismo autoironico. Tutti i tedeschi a bordo hanno un forte accento che li fa sembrare atroci e divertenti in egual misura. Ovviamente, come necessità del genere, i personaggi sono tutti quanti macchiettistici e non beneficiano di un vero e proprio arco narrativo, salvo per la figura di Ben e del capitano Farrow.
Una scena di ‘Monster on a Plane’ (2024).
Monster on a Plane: composizione e quadro visivo
L’intero film si compone di un continuo rimando tra location/ambientazione e narrazione. Le tre diverse fasi del volo, decollo, crociera, discesa/atterraggio corrispondono infatti a tre momenti precisi della storia, ossia il riconoscimento del mostro, la strage che attua e infine la sua estinzione, o almeno così pare. Gli spazi dell’aereo sono piccoli e angusti, luogo ideale per rappresentare questo tipo di minaccia, in un’antitesi per cui si è sempre in movimento ma al tempo stesso bloccati inesorabilmente al suo interno.
La sceneggiatura non è impeccabile. Soprattutto nella prima parte fatica a mantenere il ritmo, riuscendo nel complesso a non sfigurare di fronte al grande lavoro di composizione delle musiche (Simone Cilio e Rüdiger Gleisberg) e di fotografia (Kristina Schippling). Il registaprivilegia l’uso quasi estenuante della camera a mano e di lenti che sfocano i bordi del fotogramma lasciando i soggetti a fuoco, assieme ad un numero infinito di primi piani che a lungo andare perdono di efficacia. Per familiarizzare ancor di più con il mostro sono state inserite, soprattutto nella prima scena, un discreto numero di inquadrature soggettive realizzate con la camera termica.
Tirando le somme Monster on a Plane è un progetto che, nonostante alcune imperfezioni, ci permette di prendere parte ad una storia che vive di incredulità, quella che ogni spettatore cerca di attivare di fronte ad un prodotto cinematografico. Non tutti i film in fondo devono essere oggetto di teorie e profonde riflessioni, questo lungometraggio non fa eccezioni.
Ciao! Sono Cristian e cliccando qui potrai leggere tutti i miei articoli.
Monster on a Plane
Anno: 2024
Durata: 88 minuti
Distribuzione: Minerva Pictures
Genere: Commedia/Horror
Nazionalita: Germania
Regia: Ezra Tsegaye
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