Nella sezione Grand Public della 19esima edizione della Festa del Cinema di Roma spunta il nuovo lavoro di Stefano Chiantini – già apprezzato per il delicato Una madre – dal titolo Supereroi. Si tratta di una storia come tante, intima ed emblematica di importanti valori, quali il sacrificio, la famiglia, il coraggio. A dare volto ai protagonisti, un trio eccezionale, formato da Edoardo Pesce, Barbara Chichiarelli e dall’esordiente Sara Silvestro. Il film è prodotto da World Video Production, Ballandi con Rai Cinema, ed è una coproduzione Italia/Francia.
Grazie all’incredibile complicità nata sul set (e raccontata durante gli incontri stampa), alla bravura degli interpreti e alla possibilità offertagli dai produttori, il cineasta abruzzese confeziona un’opera piccola ma sentita, capace di emozionare con sincerità e finezza, senza mai insistere o calcare la mano. Perché, in fondo, certe storie di vita non hanno bisogno di altro, se non di essere raccontate.
Supereroi | La trama
Jenny (Silvestro) è una campionessa di nuoto, sport che pratica da quando è piccola e che ha iniziato ad amare grazie al padre (Pesce), Alvaro, a sua volta ex atleta, ora camionista. Sebbene ci siano rapporti più che civili, i genitori di Jenny sono separati, e la ragazza nè da la colpa al padre, con il quale ha un rapporto alquanto altalenante. E a poco servono le spinte della madre Margherita (Chichiarelli), che vorrebbe farle riscoprire l’affetto che aveva per lui quando era bambina e che tenta di insegnarle la pazienza.
Il giorno della gara Alvaro segue e festeggia la vittoria di Jenny, con la quale si imbarca a bordo del suo camion per riportarla verso casa. Nel tragitto, la tappa immancabile è rappresentata dal mare: padre e figlia danno il via a una competizione “boa e ritorno”. Dopo lo sforzo, però, il genitore sviene in spiaggia e trasportato d’urgenza in ospedale. A causa di un aneurisma rischia di rimanere parzialmente paralizzato. Il senso di colpa invade Jenny, che pensa a una soluzione per aiutare il padre.
Chiantini e le sue storie di vita
Sulle note di Italodisco si apre Supereroi, quasi a suggerire un tono scanzonatorio, leggero, vivace. Descrizione che calza a pennello a qualsiasi adolescente che si rispetti, compresa la protagonista. Jenny ama stare con i suoi amici, nonché compagni di nuoto, la sua grande passione. Ligia e determinata nello sport, sa esattamente come divertirsi e non si tira indietro dinanzi a nuove sfide che le si parano dinanzi. Nel momento in cui il padre ha bisogno di lei, la giovane prende una scelta. Il scrificio si rivela così parte fondante della sua esistenza: dopo essersi impegnata tanto per raggiungere le vette in ambito sportivo, Jenny è decisa a mettere da parte se stessa per il bene del genitore.
Con una sensibilità, una purezza e un rispetto assoluti, Chiantini racconta un’altra storia di relazioni, un’altra famiglia alle prese con gli imprevisti e le avversità della vita. Al centro della vicenda, i suoi protagonisti sono uomini e donne come tanti, moderni supereroi, capaci di andare avanti, nonostante tutto, e di trovare uno spiraglio a cui aggrapparsi con tutte le forze. Tra ribaltamenti di ruolo, verità taciute troppo a lungo, una romanità a dir poco irrinunciabile, il film entra a pieno diritto in quello che può essere considerato il miglior cinema italiano d’oggi.