Su AppleTv+ è disponibile Before il thriller psicologico con protagonista Billy Crystal, qui anche in veste di produttore insieme a Paramount. La serie, scritta prevalentemente dalla showrunnerSarah Thorp, vede nel cast, oltre a Crystal, il piccolo Jacobi Jupe, Judith Light, e Rosie Perez.
IL TRAILER – Before
Uscire dal lutto – Before
In Before Crystal è uno psichiatra che ha perso la moglie e, per buona parte dei due episodi iniziali, la sua confusione è dettata da allucinazioni di ogni tipo. Mani insanguinate, visioni di se stesso che si butta dalla piscina. Before appare come un thriller psicologico la cui missione sembra essere l’uso del soprannaturale e dell’horror per parlarci della perdita. Difatti il protagonista è in un completo stato di non accettazione della morte e la continua visione della moglie prende la non rassegnazione dello psicoterapeuta per trasformarla in estensione della colpa, in rimorso, ma anche in ricerca di verità. Before fa della classica estetica demoniaca da horror movie uno dei suoi punti di incontro con la storia orizzontale della serie. Mentre lo psichiatra infantile procede con fatica ad un processo interiore che dovrebbe fargli superare la perdita della moglie, spunta alla sua porta il piccolo Noah. Si intrufola in casa sua quasi a suggerirgli una nuova missione e un nuovo paziente.
Apparentemente sembra un normale caso di dissociazione della realtà con annessi problemi psicotici. Quindi il classico schema tra un bambino con traumi e un dottore che tenta di aiutarlo. Ma la serie si occupa del “prima” di Eli, il personaggio di Crystal. Before ,con un linguaggio rapido che mantiene costantemente alta la tensione, incasella le problematiche del bambino con quelle dello psichiatra. Collegando il dolore del prima ai misteri del dopo. Eli non crede nell’aldilà, per lui la morte è solo morte. Eppure le visioni della moglie e il caso di Noah, sequenza dopo sequenza, lo convincono che qualcosa non torna. Qualcosa che va oltre le tecniche razionali; cose che la scienza non può spiegare e che solo chi ha subito un lutto può provare. Vedere presenze dove forse non ci sono, e nel caso di Noah e Eli, scorgere ciò che è indecifrabile alle persone comuni.
L’esorcismo di Noah
Before intraprende un viaggio nella mente umana con due prospettive diverse. Mentre lo spettrale, il soprannaturale è visibile nella gestualità violenta del bambino, la serie dal punto di vista psicologico si spinge sul versante di Crystal. Personaggi come la figlia di lui e la madre affidataria del bambino, direzionano lo psichiatra verso la creazione di qualcosa di torbido e oscuro. Da una parte Eli vede sua figlia come una continuazione del dolore di cui non vuole parlare, dall’altra Noah è un caso irrinunciabile. Troppe cose non tornano e la sua psiche gioca con i suoi ricordi, le sue pulsioni, tanto da creare percezioni oniriche più o meno veritiere delle quali il personaggio di Crystal è costretto a cibarsi. Il bambino è un transfert tra il dolore del protagonista e qualcosa di bloccato che l’aldilà e la moglie defunta vogliono comunicare.
Giocare con i generi
E Noah e Eli, nei primi due episodi, sono il traino di due storie complementari, psicologiche e soprannaturali insieme. Il mezzo è la paura di ciò che il protagonista non conosce, il fine è risolvere il trauma del lutto. Sviscerando comunicazioni con l’oltretomba e presumibilmente combattendo l’oscurità demoniaca. E Billy Crystal si trova nel doppio ruolo di marito che vuole superare il dolore e quello di cacciatore di fantasmi interiori e presenze terrificanti. In questo l’approccio della showrunnerSarah Thorp, abbastanza riuscito nei due episodi inziali, è quello di coniugare il fantastico col dramma classico. Individuando nuove ed originali vie per far sparire l’assenza della persona amata.
La serialità breve
AppleTv+ in catalogo ha un’altra serie che presenta alcune affinità simili a quella di Crystal. Disclaimer di Alfonso Cuarón, seppur nella sua natura autoriale, condivide con Before un passato di cui non parlare ma rispetto al quale si è costretti a tornare. E AppleTv+ negli ultimi anni sta tentando di svecchiare la figura dello psicologo/psichiatra. Non solo una figura di contorno rispetto al quale confidarsi e risolvere i propri problemi, ma una nuova soggettività in prima linea. Un approfittatore come avviene a Paul Rudd in The Shrink Next Door e un aspirante esorcista nella serie con Crystal.
Before è una serie molto attenta anche in termini produttivi ad essere estremamente fruibile. Una narrazione di dieci episodi inferiori alla mezz’ora, contenitore da classica comedy quindi, in grado di essere immediatamente praticabile per chi vive di piattaforme e visiona in modo abbastanza rapido. E anche il genere, un thriller mascherato da horror soprannaturale, si estende meglio ad un pubblico abbastanza confezionato e versatile. Se poi si va a guardare la struttura della serie, piccoli colpi di scena come raccordo tra una scena e l’altra presentati come dei jumpscare, si vedrà come AppleTv+ cerchi di creare un prodotto che faccia della curiosità episodica successiva uno dei suoi punti di forza.
Before nei primi due episodi vive di un intreccio esile ma congeniale ai suoi ravvicinati eventi imprevedibili. Una sceneggiatura troppo concisa e vicina al cinema di genere potrebbe però penalizzare il processo psicologico della serie. Un inizio che comunque garantisce la fisionomia della serie. Tanti incubi che non vedono l’ora di materializzarsi.