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Linea d'Ombra Festival

‘Stories’ di Paco Sepùlveda: un insieme di storie d’amore

Il film 'Stories' dalla regia di Paco Sepùlveda è in concorso al Linea d'Ombra Festival nella categoria Passaggi d'Europa. Undici storie attorno al tema dell'amore e del dolore in tutte le fasi della vita.

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Stories è il cortometraggio scritto e diretto da Paco Sepùlveda, attualmente in concorso nella sezione Passaggi d’Europa al Linea d’Ombra Festival. Undici storie unite sotto la cornice dell’amore. L’attesa del parto, gli sguardi ingenui e puri dei due bambini che giocano insieme, la persona giusta al momento sbagliato: Paco Sepùlveda esplora l’amore nella sua quotidianità in cui ciascuno può immedesimarsi.

“Growing hurts because being born hurts, because falling in love hurts, because heartbreak hurts, because getting old hurts, because dying hurts. In other words, growing up hurts because living hurts. There is no life without pain.”

L’amore in tutte le fasi della vita 

Una costruzione precisa delle storie che ripercorre tutte le fasi della vita, dall’affetto infantile alla messa in discussione della relazione. È un invito a riflettere sulla propria vita e sul rapporto con i propri cari. La vita è lunga, ma allo stesso tempo così breve e, come nel film, accade in un attimo di non ritrovarsi più bambini e litigare per le difficoltà della convivenza.

Il lungometraggio parte con Camil che sale su un taxi poco prima del parto. La sua vita sta per cambiare drasticamente, lei è pronta ma terrorizzata allo stesso tempo, e la conversazione con il tassista la tranquillizza e la incoraggia. Sono due sconosciuti che condividono un momento importantissimo: l’attimo prima della nascita di una nuova vita.

Seguono le storie che condividono il tema del primo amore nelle due fasi diverse. Quello dei bambini che scoprono di piacersi, e quello di due adolescenti che stanno per affrontare un passo importante nella loro relazione: il primo momento dell’intimità. In queste inquadrature ci viene ricordato quanto, tutti, siamo simili e quanto proviamo, e ricerchiamo, tutti quei sentimenti come l’amore, l’affetto e la paura. Sentimenti che ci rendono umani.

Amare vuol dire anche lasciare andare

Seguiamo il racconto di diverse coppie di cui il sentimento è percepibile, eppure non sempre amare vuol dire stare insieme. Javier dovrà decidere infatti se partire insieme alla sua fidanzata per Londra rinunciando a tutto, oppure lasciarla andare a raggiungere i propri sogni. Una delle due scelte include la rottura, eppure è una scelta guidata dall’amore e dal rispetto. Da qui si passa anche all’importanza della comunicazione. Edu ha difficoltà a esprimere quello che prova ed è quello che Elena invece vuole da lui, con la condivisione dei successi e dei problemi che definisce il senso di coppia.

Quella di Ana e Cintia, invece, è diventata da poco una relazione aperta. Ana sentiva l’approccio monogamo come troppo restrittivo, mentre Cintia capisce che non fa per lei. Qui arriva la difficoltà di prendere le decisioni importanti seppur dolorose, nonostante un grandissimo affetto e amore che spesso non sono sufficienti per essere felici.

Una seconda possibilità

Cosa si prova ad avere una seconda possibilità? Qual è l’importanza della confessione? A causa della caduta della linea telefonica lui non scoprirà che lei lo ha tradito e lei avrà una possibilità di gestire tutto diversamente, di riprovarci un’altra volta e portare la relazione ad un livello successivo. Anche per Antonio adesso è un nuovo inizio e dopo trent’anni di matrimonio lui decide di lasciarsi tutto alle spalle e partire per un viaggio alla scoperta di se stesso.

Ma nell’amore ci sono anche aspetti inevitabili, come la morte. Il lungometraggio infatti include anche una scena tenera e straziante come quella di un ballo. La coppia anziana si lascia ad un momento di intimità consolandosi per l’arrivo di un cambiamento drastico dettato da un aspetto impossibile da controllare, come la malattia. E infine, una lettera di amore che fa da conclusione al racconto.

Una canzone per la vita

Nella prima storia il tassista racconta di una tradizione della Namibia in cui prima della nascita di un figlio, i genitori scelgono una canzone per la vita. Una canzone che lo accompagnerà in tutte le sue fasi più importanti: nei compleanni, nei suoi fallimenti e anche al momento della sua morte. Stories incomincia con una canzone e con essa termina, adottando la stessa tradizione che accompagna noi e i protagonisti dalla nascita e fino al cessare della vita. Una struttura circolare che tiene insieme 11 storie, 11 scelte di vita differenti che Paco Sepùlveda riesce a farci percepire così vicine grazie anche a un’ottima scelta e bravura del cast.

In conclusione Stories è un lungo racconto fatto di piccoli estratti della vita di tanti personaggi. Storie inventate che sembrano un documentario da quanto dettagliatamente vengono descritti gli episodi. Storie semplici, ma perfettamente reali, nate da chi si ferma ad osservare la realtà di tutti giorni che spesso ci sfugge davanti agli occhi.

Paco Sepùlveda e il Cast

Paco Sepùlveda è un attore, regista e sceneggiatore nato in Spagna. Tra le sue opere recenti troviamo Inocencia, El juego e Silencio.

Nel cast invece troviamo: Fernando Tejero, Maggie Civantos, Aura Garrido, Luisa Gavasa. Emilio Gutiérrez-Caba and Emilio Gutiérrez-Caba, Emilio Gutiérrez-Caba, Manuel Morón. Eduardo Blanco, Diego Domínguez, Albert Baró, Helena Kaittani, Edu Rejón. Malena Narvay, Nahuel Picone, Cocó Jiménez, Manuel Baldé, Julia Miró, Amaia Sancristobal.

Stories

  • Anno: 2024
  • Durata: 91 minuti
  • Nazionalita: Spagna
  • Regia: Paco Sepùlveda