‘National Gallery 200’: due secoli di storia per la Galleria più famosa al mondo
Nexo Digital porta in Italia 'National Gallery 200', il film-documentario che ripercorre i due secoli di storia della celebre Galleria, fondata nel 1824
La National Gallery (200) di Londra è tra le più grandi gallerie d’arte del mondo, sicuramente la più conosciuta – distinguendo tra museo, pinacoteca ed appunto galleria – e tra le maggiori in termini di opere prestigiose conservate. Buona parte delle quali, per nostra buona pace, italiane.
Ricca di capolavori che spaziano dall’arte medievale a quella moderna – con una particolare attenzione per quella rinascimentale – si pone come fondamentale riferimento culturale nella conservazione e nel restauro di molte opere delicate. Questa funzione ha assunto un valore particolarmente significativo durante la seconda guerra mondiale, quando molte opere provenienti da tutto il Regno Unito ma soprattutto dall’Europa, così come i cittadini, trovavano qui riparo durante i continui bombardamenti sulla città di Londra. Ecco allora il carattere non solo di tutela, ma anche comunitario. L’arte e la cultura intese come un vero e proprio rifugio.
Il ruolo della National Gallery
Nella tutela di questi lavori, il compito che la Galleria si pone è quello di tramandare la Storia – quindi le storie che la compongono – mantenendone integro lo spirito autentico: il valore dell’arte risiede proprio nella sua capacità dialettica, nella sua capacità di comunicare e collegare epoche distanti tra loro, perché il suo carattere è universale. La bellezza è tra i pochi linguaggi immediatamente comprensibili, senza la necessità di tradurlo, rischiando di alterarne il senso. Indipendentemente dalla cultura di appartenenza, dal credo e dal grado di educazione, siamo come ancestralmente portati alla ricerca della bellezza, alla sua conoscenza.
Il Battesimo di Cristo di Piero della Francesca conservato alla National Gallery
L’arte come testimonianza
Al cinema dal 22 Ottobre con Nexo Digital, National Gallery 200si concentra proprio sulla centralità che il bello ricopre nelle nostre vite, e di chi questo bello è deputato a raccontarlo, attraverso il suo lavoro. Il film infatti ci racconta il dietro le quinte della galleria, con le sue strutture, dinamiche e professioni – dal custode al curatore, dalla guardia di sicurezza al direttore. Gli addetti ci raccontano l’esperienza museale secondo una prospettiva inedita, la loro, poiché interna.
Sono loro che ci descrivono la Galleria, presentandoci i quadri più celebri così come quelli meno conosciuti. Anche alcune celebrità, come il regista Terry Gilliam, che ci mostra come alcuni quadri abbiano ispirato i paesaggi rappresentati negli iconici film dei Monty Python.
Le sensazioni che ne derivano, spesso sentimenti di un amore radicato, quasi sacro, sono la vivida testimonianza dell’ingegno umano, che lascia tracce della sua splendida quanto complessa e ambigua esistenza nei secoli.
Curatori, critici e appassionati ci raccontano la storia della Galleria, dalla sua fondazione nel 1824 quando aveva una collezione di soli 38 quadri, acquistati dal banchiere John Julius Angerstein, passando per le sue continue espansioni nel corso di due secoli grazie alle donazioni di mecenati e cittadini illustri, fino alla sua collezione odierna, che conta oltre 2.300 opere.
Intervista a regista e attori di Napoli – New York con Favino e Salvatores
National Gallery 200
Anno: 2024
Durata: 1h 30 minuti
Distribuzione: Nexo digital
Genere: Divulgativo
Nazionalita: Regno Unito
Regia: Ali Ray, Phil Grabsky
Data di uscita: 22-October-2024
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