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Festival di Roma

‘Giulia mia cara! Giorgio’ è un omaggio speciale

Il documentario intenso di Maria Mauti è costruito sulle lettere che Giorgio Strehler scrisse a Giulia Lazzarini, sua amica e sua musa

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“…Voi dovete vedere in me, attraverso una lente appena deformante, la vostra esistenza. La nostra tragedia meravigliosa dell’essere in vita in un mondo assurdo e incomprensibile, davanti a un universo che poi non sappiamo neanche se c’è..” Giorgio Strehler, Lettera per Giorni felici di Beckett

Sarà presentato in anteprima al Maxxi di Roma, nella sezione Freestyle della Festa del cinema di Roma il nuovo film documentario, Giulia mia cara! Giorgio, della regista Maria Mauti. Un ritratto inedito delle lettere che scrisse Giorgio Strehler all’attrice, sua musa e icona, Giulia Lazzarini.

Giulia Lazzarini torna a dare vita a frammenti di dialoghi tra i più noti e importanti della storia del teatro e della letteratura: da Shakespeare a Beckett fino a Brecht, Jouvet e Ginzburg. Leiè una delle attrici che più riesce ad incarnare quello che viene chiamato “umanesimo teatrale” di Strehler, riuscendo a calzare perfettamente ogni singolo personaggio che abita, senza eccessi. Giulia Lazzarini è stata, ed è tuttora icona e simbolo di un modo di fare teatro, capace di trasmettere al pubblico la sua dedizione totale per la recitazione, il rigore e la passione.

Chi è Giulia Lazzarini

Giulia mia cara! Giorgio

Giulia Lazzarini e Tino Carraro in Tempesta al Piccolo Teatro di Milano

Giulia mia cara! Giorgio, iniziano e finiscono in questo modo le lettere che Giorgio Strehler scrisse a Giulia Lazzarini, per lui non solo attrice ma prima di tutto musa ispiratrice. Il loro idillio artistico iniziò nel 1955 quando Strehler volle la giovane Giulia per interpretare Clarice nell’Arlecchino servitore di due padroni di Carlo Goldoni. Da quel momento Strehler capì l’enorme capacità artistica di Giulia e la scelse per tanti altri spettacoli, facendola viaggiare per il mondo (Los Angeles, New York, Mosca..).

Per conoscere il calibro dell’artista fu decisivo il suo ruolo nella Tempesta di Shakespeare dove interpretò Ariel, lo spirito dell’aria. Ariel non ha più gambe, non ha più braccia, non ha più voce e neppure una sua fisicità materiale ma il modo in cui lo interpretò fu magico e unico. Mai nessuno potrà più interpretare Ariel come fece lei.

Giulia mia cara! Giorgio e la connessione arte/vita

Il teatro è la parabola del mondo“, le scrisse Strehler. L’intensificarsi dei rapporti con Giulia portò entrambi a percepire la stretta connessione tra l’arte e la vita. La capacità dell’attrice di entrare nell’animo umano e di plasmare la sua vita in funzione dell’arte, è il punto di arrivo di ogni attore. D’altronde l’arte stessa è una forma di vita. Sin dai tempi antichi l’arte è stata considerata lo specchio dell’animo e della vita dell’uomo. Cercando di interpretare la realtà soggettivamente, cogliendone ogni minimo aspetto anche attraverso i sensi. Che cos’è l’attore se non una immedesimazione totale o parziale di una determinata storia di vita?

Nel documentario di Maria Mauti assistiamo alla metamorfosi di Giulia. La vediamo nella sua dimora, ricca di oggetti vecchi e nuovi, la vediamo nella sua culla e non c’è cosa più umana di questa. In questo senso il documentario è quasi poetico, poiché lo spettatore sfonda metaforicamente lo schermo per entrare nella sua casa, porto sicuro in cui la protagonista raccoglie emozioni e pensieri prima di entrare in scena.

Dalla casa ci si sposta poi al Piccolo Teatro di Milano, dove con video inediti assistiamo a qualcosa di unico. Le mura del teatro si animano di nuovo e lo spettacolo può iniziare. Giulia legge, con un accenno di commozione sul viso, le lettere di Strehler animando i personaggi, dando loro nuova linfa vitale.

Il documentario si chiude con una Milano inedita: un’orchestra di silenzi e rumori. Tra le luci della città delle prime ore del mattino e una carrellata di luoghi simbolici per l’attrice, tra cui i teatri di Milano, camminiamo metaforicamente mano nella mano con Giulia e Giorgio come due amici di vecchia data, da non dimenticare.

 

 

 

Giulia mia cara! Giorgio

  • Anno: 2024
  • Durata: 80 min
  • Genere: Documentario
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Maria Mauti

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