Dopo il successo al Pigneto Film Festival, dove ha vinto il premio come Miglior Corto del 2024 e il Premio del Pubblico, il cortometraggio Cinque Giorni, di Juan Diego Puerta Lopez, approda alla sezione Onde Corte di Alice nella Città, festival parallelo alla Festa del Cinema di Roma dedicato agli esordi e ai giovani talenti.
Il corto, che parla di social, è stato realizzato nell’ambito di un contest in cui cinque registi hanno affrontato la sfida di scrivere, produrre e realizzare un cortometraggio in 144 ore.
Ci sono le periferie e i suoi graffiti, i rappers, i colori, la multietnicità, la musica, la strada, i balconi scrostati, la necessità di sopravvivenza, la gioventù che cerca spazio. Molti quartieri romani (ma non solo) ne potrebbero essere di ispirazione e il regista ricorda, in alcune interviste, come lati del Pigneto lo siano stati.
Cinque giorni Il terribile (temibile) potere dei social
Il corto, di circa 10 minuti, racconta la vicenda ( nel corso di cinque giorni) di un noto professore romano (interpretato da Federico Giunti), amato, rispettato e stimato dai suoi allievi (il personaggio ricorda l’empatico ed estroso Dante, interpretato da Alessandro Gassman nella serie Il Professore), ripreso mentre, in preda all’ira e all’esasperazione, compie un gesto violento contro una lavavetri (Ilaria Rossi) ad un semaforo di Roma. Lavavetri se ne incontrano tanti, ma donne e giovani poche.
L’episodio che sorprende tutti, del tutto inatteso per una persona tanto rispettata come il professore, diventa virale sui social per l’intervento interessato di un giovane influencer senza scrupoli (Alessandro Garbin) che, per sbarcare il lunario, senza troppo impegno o sforzo quotidiano, sfrutta la situazione per farci soldi. I telefonini e i loro video imperversano, non perdonano.
Anche i telegiornali amplificano la notizia trasformandola in un caso mediatico, come i media sanno ben fare quando non trovano di meglio da raccontare o quando vogliono, semplicemente (e più o meno scientemente), distrarre la collettività da altre tematiche.
Questo can can avrà immediate conseguenze sul professore e la sua vita un tempo tranquilla e serena: gli allievi lo guardano diversamente, ne sono delusi, tutto il quartiere lo giudica, la spinosa situazione metterà addirittura a rischio il suo matrimonio. I social possono fare molto male.
Facile sentenziare, troppo semplice. Non è sempre come pare. La vicenda, infatti, si conclude con un plot twist. Ma questa è un’altra storia, nessuno spoiler…
Chi sono Juan Diego Puerta Lopez e la sua crew
Regista colombiano, Juan Diego Puerta Lopez ha diretto, fra gli altri, Il Sapore della Cenere di Ariel Dorfman e Kerry Kennedy, con la partecipazione di Piera Degli Esposti e Alessandro Preziosi e lo spettacolo La notte poco prima della foresta, di B.M. Koltès con Claudio Santamaria, musica originale di Giuliano Sangiorgi dei Negramaro. Vincitore del “Premio Internazionale Anna Magnani” al Festival del Cinema di Venezia, viene scelto tra i 100 colombiani che hanno ottenuto notorietà internazionale.
La crew del corto, girato con pochi mezzi tecnici ma tanta energia creativa, è composta da studenti dell’Accademia di Cinema e Televisione Griffith, che ogni anno collabora con il Pigneto Film Festival. La fotografia, curata da Izmir Krasniqi e Letizia Miani, incornicia una sceneggiatura attenta, scritta dal regista con Gianmarco Mei e Luca Spinoni. Spiccano Jessica Brogi (montaggio), Martina Sargiacomo (direttrice di produzione), Sheila Baldoni (assistente alla regia), Esteban Frigerio (fotografo di scena) e Jacopo Pinzello (fonico di presa diretta, il solo a provenire dall’Università La Sapienza). La colonna sonora, realizzata in 48 ore da Maria Faiola, è stata prodotta e arrangiata da Davide De Laura.
“Il quartiere variopinto del Pigneto mi ha ispirato. Ho ascoltato la sua pulsazione, la vitalità della gente e il suo divenire quotidiano. È stata per me una esperienza indimenticabile. Poter poi lavorare con ragazzi pieni di entusiasmo e amore per il mestiere, vedere nel loro sguardo la passione e la voglia di esprimersi mi hanno donato stimoli meravigliosi…ho accolto e guidato le loro idee rendendoli protagonisti. Sono loro il futuro, la speranza e la creatività del domani”. (Juan Diego Puerta Lopez).