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Eva Pattis Zoja esplora il trauma in ‘Un milione di granelli di sabbia’

Andrea Deaglio dirige 'Un milione di granelli di sabbia', un viaggio nelle radici del trauma delle vittime di guerra, con l'aiuto della psicoterapeuta Eva Pattis Zoja

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Eva Pattis Zoja - Un milione di granelli di sabbia

« I granelli di sabbia sono indistruttibili. A volte sembra che stiano ascoltando, che colgano qualcosa, di ancora sconosciuto. » – Eva Pattis Zoja

Come tornano a vivere quelle persone che hanno visto con i propri occhi il lato più crudele e spietato dell’umanità? È questa la domanda al centro di Un milione di granelli di sabbia, il nuovo documentario di Andrea Deaglio, presentato in anteprima mondiale al 20° Biografilm Festival. Dopo la proiezione speciale del 18 ottobre al cinema Beltrade di Milano il tour del film proseguirà in tutta Italia, sia in fascia serale, sia con matinée, in alcuni casi con ospiti (maggiori informazioni qui).

Il film, vincitore del Mercurius Prize, riconoscimento attribuito da un comitato internazionale di psicoanalisti, segue il lavoro della psicoterapeuta junghiana Eva Pattis Zoja, nota per il suo metodo di terapia innovativa basata sulla sabbia. Il Sandwork Espressivo, questo il nome, si è rivelato particolarmente utile per aiutare bambini ucraini, yazidi e cinesi a superare il trauma dell’esperienza di una guerra, di una calamità naturale o di una violenza senza l’utilizzo della parola.

Il documentario ci trasporta negli studi di Eva, dove una vasca di sabbia diventa lo strumento con cui i pazienti, spesso bambini, riescono a esprimere ciò che le parole non possono dire. Sopravvissuti al genocidio degli Yazidi, al terremoto in Cina o alla guerra in Ucraina, i pazienti di Eva hanno perso la capacità di raccontare i propri vissuti con il linguaggio, ma possono farlo attraverso la manipolazione della sabbia e di piccoli oggetti che aiutano a portare a galla emozioni e ricordi sepolti.

Un milione di granelli di sabbia: Un metodo innovativo per affrontare il trauma

Eva Pattis Zoja, psicoanalista junghiana di fama internazionale e originaria di Bolzano, ha sviluppato e affinato nel corso degli anni il metodo innovativo del Sandwork Espressivo, descritto nel suo libro Curare con la sabbia. Formata presso lo Jung Institut di Zurigo, Eva ha creato questo approccio non verbale per consentire ai bambini vittime di violenza o abbandono di esprimere i propri traumi attraverso l’uso di immagini e sabbia, un metodo applicato in vari contesti, tra cui Ucraina, Germania, Palestina, Cina e Sudafrica.

Nel documentario Un milione di granelli di sabbia, vediamo come questo metodo aiuti le vittime di eventi traumatici a ricostruire frammenti della loro storia interiore e, passo dopo passo, a intraprendere un percorso verso la guarigione. Il film esplora non solo la terapia, ma anche la natura del trauma psichico e la sua capacità di attraversare generazioni. I bambini, in particolare, utilizzano questo strumento per rievocare i brutti ricordi e, successivamente, immaginare un futuro più sereno. Andrea Deaglio, attraverso momenti di forte impatto visivo ed emotivo, alterna immagini delle sessioni di terapia con materiali d’archivio e testimonianze commoventi, offrendo un’esperienza profonda e toccante. Nonostante la durata del film sia di appena un’ora, l’opera risulta incredibilmente densa e ricca di contenuti, capaci di far riflettere lo spettatore a lungo.

Ogni storia, ogni trauma, è affrontato con una delicatezza visiva e narrativa che rende il documentario non solo un racconto di sofferenza, ma anche un messaggio di speranza e resilienza. Il ritmo è serrato, ma mai affrettato, e ogni elemento è essenziale, niente risulta superfluo.

Le radici del trauma secondo Eva Pattis Zoja: dalla guerra ai giorni nostri

Oltre a raccontare il lavoro terapeutico di Eva con i suoi pazienti, il documentario esplora anche le radici personali del trauma della psicoterapeuta stessa. Attraverso lettere e fotografie risalenti alla Seconda guerra mondiale, Eva rievoca le sofferenze vissute da sua madre e dal suo primo amore, perso in guerra. Questo tema del trauma intergenerazionale, già studiato in relazione all’Olocausto, viene presentato come una questione cruciale: i traumi non trattati si trasmettono da una generazione all’altra, influenzando anche chi non ha vissuto direttamente le esperienze traumatiche.

Nel film, Eva si confronta con le ombre del passato, collegando il suo impegno nel lavoro terapeutico con il desiderio di curare ferite che non sono mai state sanate completamente nella sua stessa famiglia. Il documentario diventa così una riflessione profonda sulla sopravvivenza non solo della democrazia, ma anche del nostro mondo interiore. “Se non affrontiamo il trauma, diventa contagioso“, dice Eva in uno dei momenti più toccanti del film.

Eva Pattis Zoja - Un milione di granelli di sabbia 4

La produzione dietro a Un milione di granelli di sabbia

Un milione di granelli di sabbia è prodotto da Matteo Tortone ed Enrico Giovannone per Malfé Film, con il contributo di IDM Film Commission Südtirol, Provincia Autonoma di BolzanoFilm Commission Torino Piemonte, International Association for Analytical Psychology, International Association for Expressive Sandwork, casa editrice Moretti & Vitali e Südtiroler Bildungszentrum. Ha inoltre ottenuto il patrocinio di Soleterre, un’organizzazione che si occupa di supportare le vittime di guerre e malattie.

Il film rappresenta l’ennesimo esempio della capacità di Andrea Deaglio di combinare dimensioni personali e collettive, passato e presente, per creare un’opera che è insieme intima e universale.

Tra gli elementi distintivi del documentario emerge anche il commento del noto filosofo e psicoanalista Umberto Galimberti, che ha elogiato il lavoro di Eva Pattis Zoja, la protagonista del film. Galimberti sottolinea come Eva abbia avuto il coraggio di affrontare direttamente situazioni di trauma estremo, specie con bambini e adolescenti che, a causa delle sofferenze vissute, non sono in grado di elaborare verbalmente il proprio dolore. Il metodo non verbale del Sandwork Espressivo, basato sulla manipolazione della sabbia e di piccole miniature, permette ai bambini di “ri-accordarsi” con le proprie emozioni, ricostruendo scene che portano a galla il trauma, rendendolo comunicabile.

Andrea Deaglio: La visione intima e sensibile di un regista

Andrea Deaglio, regista di numerosi documentari di rilevanza sociale, firma con Un milione di granelli di sabbia un’opera che mescola il potere delle immagini e del silenzio per esplorare il trauma psichico. Deaglio ha vinto vari premi per le sue opere precedenti, tra cui Il futuro del mondo passa da qui e Storie di uomini e lupi. La sua nota di regia per il film riflette l’urgenza di trovare risposte a domande fondamentali: come tornare alla vita dopo un trauma inimmaginabile? La risposta che emerge nel film è attraverso l’innovazione terapeutica della dottoressa Eva Pattis Zoja.

Il film include una vasta gamma di materiali d’archivio, tra cui le opere di fotoreporter di fama come Zmnako Ismael Khalid e Andy Rocchelli, fotografo italiano tragicamente ucciso in Ucraina mentre documentava le condizioni dei civili nel Donbass. L’uso di queste immagini rafforza ulteriormente il messaggio del film, che cerca di raccontare le storie di coloro che sono sopravvissuti a traumi profondi ma spesso invisibili.

Eva Pattis Zoja - Un milione di granelli di sabbia 3

In breve, questo è Un milione di granelli di sabbia, con Eva Pattis Zoja

Il documentario di Deaglio è una potente testimonianza del potere della terapia non verbale e della resilienza umana di fronte a traumi impensabili. Attraverso la storia di Eva Pattis Zoja e dei suoi pazienti, Un milione di granelli di sabbia ci mostra che, anche quando le parole falliscono, ci sono modi per affrontare il dolore, per trasformarlo e per trovare una via verso la guarigione. Un’opera illuminante e attuale, che invita a riflettere su come la sofferenza, se non trattata, possa diffondersi e segnare le generazioni future.

Un milione di granelli di sabbia

  • Anno: 2024
  • Durata: 64'
  • Distribuzione: Malfé Film
  • Genere: Documentario
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Andrea Deaglio
  • Data di uscita: 18-October-2024

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