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Middle East Now

‘Valley of Exile’ Le Difficoltà del Dopo Guerra

La storia è correlata alla realtà politica della guerra in Siria

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In Anteprima italiana al Middle Eastnow alla presenza della regista e dell’attrice protagonista Masha Hassan.

20 OTTOBRE 2024 – Middle East Now (middleastnow.it)

Interpreti Masha Hassan, Hala Hosni, Moe Lattouf, Sajed Amer.

Il film è ambientato nella valle della Bekaa, in Libano, nel 2013. La storia è correlata alla realtà politica della guerra in Siria, a differenza di tanti altri racconti che sembrano percepire i migranti come figure quasi romantiche al di fuori della storia.

La trama di Valley of Exile

Il film di Anna Fahr racconta la storia di due sorelle, Rima e Nour, che fuggono dalla guerra siriana per cercare rifugio nella Valle della Bekaa, in Libano. All’arrivo, le due donne scoprono rapidamente che l’accordo per un alloggio dignitoso è svanito, costringendole a sistemarsi in un campo profughi. Mentre Rima, in gravidanza, è determinata a superare le cicatrici del passato e a costruire una nuova vita, Nour, più legata ai ricordi e oppressa dall’incertezza, fatica a condividere la stessa visione di futuro.

Nour decide di cercare il fratello Amin, un insorto, ignorando i rischi che questa ricerca comporta. La sua determinazione mette a repentaglio la sicurezza di entrambe, spingendo Rima a fare di tutto per proteggerla. La camera del regista cattura le loro emozioni in un’atmosfera claustrofobica, evidenziando il peso della guerra che grava su di loro.

Nel campo, le sorelle trovano accoglienza da Haifa e sua nipote Shirin, palestinesi che vivono esperienze simili di dislocazione. Rima sviluppa un forte legame con Haifa, che offre calore e supporto in un ambiente difficile. Rima incontra anche Khaled, un ingegnere libanese che si occupa della manutenzione del campo. Tra Rima e Khaled nasce un legame profondo, poiché entrambi affrontano il loro dolore e condividono le difficoltà di essere rifugiati.

Melodramma e Riflessione Profonda sulla Guerra

Valley of Exile è è sia un film sulla guerra civile siriana che un melodramma.

Il film di Fahr non è solo una narrazione delle esperienze delle due sorelle, ma anche una riflessione più ampia sulle conseguenze devastanti della guerra. La regista riesce a trasmettere l’umanità dei suoi personaggi attraverso un linguaggio visivo potente, che evoca la solitudine e la disperazione di chi vive in un contesto di conflitto. La scelta di inquadrare la storia in un campo profughi, un luogo spesso dimenticato, rende il racconto ancor più significativo. La camera, con il suo approccio intimo e attento, riesce a catturare non solo il dolore, ma anche i piccoli momenti di speranza e connessione tra i personaggi.

Fahr trae ispirazione da film come Il Cacciatore di Michael Cimino che affronta il tema della guerra e della resilienza umana in modi profondamente emotivi. ed  esplora il lato umano dei conflitti, evidenziando come la guerra possa distruggere, ma anche come le relazioni e i legami affettivi possano offrire conforto e forza in tempi di crisi.

Inoltre, la regista riesce a interrogare lo spettatore su questioni importanti come l’ingiustizia del conflitto e le difficili condizioni di vita dei rifugiati. L’intreccio di storie personali con una critica sociale rende il film non solo una storia di resilienza, ma anche un potente appello alla consapevolezza riguardo alle conseguenze della guerra.

Middle East Now 2024: il programma e i titoli da non perdere

Valley of Exile

  • Anno: 2024
  • Durata: 106'

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