La terza edizione del Contemporanea International Film Festival si è conclusa e le vincitrici sono state premiate al Circolo dei Lettori a Torino.
Le donne: protagoniste indiscusse
Il Contemporanea International Film Festival è un festival di cinema e arti visive dedicato agli sguardi delle donne.
Uno dei suoi aspetti distintivi è sicuramente la sua attenzione verso le nuove generazioni, evidenziata dal concorso riservato alle registe emergenti. I cortometraggi in concorso erano 24, selezionati tra le oltre 3000 opere (partecipanti all’open call torinese) provenienti da tutto il mondo.
Il festival ha visto due sezioni competitive: il concorso internazionale e quello nazionale (chiamato semplicemente italiano), e due giurie. La prima, presieduta dalla regista americano-belga Jessica Woodworth, ha avuto il compito di assegnare i premi per la migliore opera e la migliore regia. Accanto a lei, hanno fatto parte della giuria Laura Mirabella, chief marketing officer di Vision Distribution; Pilar Saavedra Perrotta, produttrice e membro dell’European Film Academy; Beatrice Gulino, responsabile per le Acquisizioni e Vendite di Teodora Film; e Giulia Muggeo, ricercatrice presso l’Università degli Studi di Torino, dove insegna Storia del cinema popolare e Forme e generi dello spettacolo radiotelevisivo. La seconda giuria, quella universitaria, era composta da studenti e studentesse del DAMS e CAM dell’Università degli Studi di Torino.
Contemporanea International Film Festival: i premi
Il premio per il miglior cortometraggio del Concorso internazionale è andato a Titanic, Suitable Version for Iranian Families di Farnoosh Samadi (nata in Iran, si è laureata in Arti Multimediali all’Accademia di Belle Arti di Roma), già presentato al Toronto Film Festival. L’opera offre una riflessione pungente e incisiva sulla censura cinematografica in Iran.
Per quanto riguarda il Concorso italiano, il premio per il miglior cortometraggio è stato assegnato a Amina della regista pugliese Serena Tondo. Il film segue le peripezie di Ahmed, un quindicenne afghano che tenta di raggiungere l’Italia dalla Macedonia, nascosto in un tir. L’assideramento lo porterà in uno stato di semi-incoscienza. Tramite flashback si scopre che Ahmed non è un ragazzo. In realtà si chiama Amina ed è una Bacha Posh, letteralmente una “bambina vestita da maschio”.
Nel Concorso internazionale, il premio per la migliore regia è andato a Bridge di Tara Aghdashloo (regista nata a Teheran e ora attiva tra Londra e Toronto). Il film narra la storia di una giovane receptionist che sviluppa un legame inaspettato con una paziente al telefono. Questo incontro fortuito aiuterà la protagonista a ritrovare il proprio posto nel mondo.
Nel Concorso italiano, il premio per la migliore regia è stato conferito a Epitaph di Silvia Lorenzi (regista italiana che vive e lavora a Tallinn). Quest’opera sperimentale affronta il drammatico tema del femminicidio: la morte della protagonista, uccisa dal suo ex partner, innesca un simbolico viaggio nella memoria, essenziale per l’elaborazione del trauma.
Contemporanea International Film Festival: il Premio DAMS
Per quanto riguarda la giuria studentesca e il Premio DAMS i cortometraggi premiati sono stati Bridge per quanto riguarda il Concorso internazionale e Consider the Lillies (regia di Cristina Spina che racconta di una donna, probabilmente una senzatetto, che entra nell’Open House di un costoso appartamento di Brooklyn. Colpita dallo spazio che la circonda si fa prendere dalle emozioni e ruba un paio di chiavi. Durante la notte entrerà nell’appartamento mentre la famiglia che ci abita dorme, facendo amicizia con la figlia) per il Concorso italiano; menzioni speciali per Amina e Titanic, Suitable Version for Iranian Families.
Da sinistra: Fulvio Paganin, Pilar Saavedra Perrotta, Serena Tondo, Tara Aghdashloo, Laura Mirabella, Jessica Woodworth, Gloria Puppi, Antonella Parigi e Paolo Manera.