Sedicicorto non è semplicemente uno dei tanti Festival del cinema, ma una comunità che ormai da anni attira chiunque ruoti intorno all’universo del cortometraggio, a prescindere dal genere narrativo (finzione, documentario, animazione, sperimentale) e la durata, grazie alla sapiente cura e passione del suo storico direttore, Gianluca Castellini.
A Sedicicorto s’impara che il cortometraggio non è solo un esercizio di stile per dimostrare di essere in grado di fare un film, inteso come un lungometraggio che poi vediamo distribuito al cinema. Il cortometraggio ha un suo stile, nasce con un’esigenza creativa, narrativa, non rappresenta un’operazione restrittiva, ma un’esperienza che si arricchisce proprio nel suo processo di sintesi, nel più breve gioco di immagini e dialoghi.
Il 12 ottobre si è chiusa la 21a edizione di Sedicicorto con i grandi numeri cui questo Festival ci ha abituato negli ultimi anni: 3295 i film arrivati da 112 Paesi. 155 quelli proiettati nei dieci giorni della manifestazione. Tantissime le presenze, soprattutto di giovani, non solo alle proiezioni e agli incontri, ma in particolare a Lapix: uno spazio dedicato al networking e agli scambi professionali tra operatori del settore, con professionisti e talenti emergenti dell’audiovisivo, anche studenti.
Sul palco di Sedicicorto si sono alternati, a presentare le loro opere, oltre 50 registi in concorso, cui si sono aggiunti i premi conferiti agli attori Giorgio Colangeli, Andrea Arru, Orfeo Orlando e alla regista e sceneggiatrice Laura Luchetti.
Gianluca Castellini
I vincitori della 21a edizione di Sedicicorto:
Per la sezione Cortinloco, composta da film provenienti dalla Regione Emilia Romagna, la giuria ha premiato Ronde Nocturne di Valentina Casadei, «Per la regia mai inutilmente frenetica, per il montaggio in sincronia con i tempi morti della realtà, per la naturalezza e l’espressività dei primi piani degli attori». Menzione speciale a Chello’ncuollo di Olga Torrico.
La giuria Cortitalia ha assegnato il premio per il miglior cortometraggio italiano a Il burattino e la balena, di Roberto Catani, con la seguente motivazione: «Il burattino e la balena è un titolo evocativo, Pinocchio è lì… ma quello che sembra evidente non è. L’autore prende il classico di Collodi e rovescia la tradizione, scegliendo anche un’iconografia distante da quella popolare. Catani opta per un design inusuale, quasi alieno, a cui affida una “recitazione” che sembra sia ispirata alle gestualità del mimo, o a qualche tipo di danza, movimenti che conferiscono personalità anche grazie alla tecnica animata, realizzata con l’uso dei bastoncini Oilbar». Menzione speciale per Aeolus di Niccolò Donatini.
La giuria Animalab ha premiato come miglior corto di animazione The Three Sisters di Timur Kognov con questa motivazione: «Quali turbamenti, mutamenti e, soprattutto, quante emozioni può causare l’irrompere di un forestiero su una minuscola isola piccolina abitata da tre apparentemente assai morigerate sorelle? La giuria è stata conquistata dalla storia vivace e divertente, dal ritmo incalzante, dai personaggi ben caratterizzati e dal disegno sintetico eppure molto attento ai dettagli». Menzione speciale a La voix des sirenes di Gianluigi Toccafondo.
Per la sezione Movie, dedicata ai corti internazionali, la giuria ha decretato come miglior film Palestine Islands di Nour Ben Salem e Julien Menenteau: «Charlie Chaplin una volta disse: “La vita è una tragedia se vista in primo piano, ma è una commedia se vista in campo largo”. Da quella citazione possiamo descrivere il film e il continuo sogno di fantasia in tutta la tragedia in cui viviamo». Menzione speciale a Son di Saman Hosseinpour.
Chello’ncuollo
Nel corso della scoppiettante serata finale sono stati, inoltre, assegnati i premi di altre sezioni collaterali:
Premio Fedic (Federazione Italiana dei Cineclub) a Cavolo di Alessandro Zaffanella.
Premio Student al miglior film realizzato da studenti di scuole di cinema a Someone Else’s Story di Michal Lustig.
Premio Animare al migliore film di animazione per bambini The Lonely Gargoyle di Anne Hessel e Alex Freeman.
Premio Sketching al miglior film realizzato dagli studenti del liceo artistico di Forlì a El colombre di Caterina Ferrara, Fiori Federico e Luca Mordenti.
Premio Under5, al miglior film internazionale di durata inferiore ai 5 minuti, a Bent Out of Shape di Chloe Merwin e Dyslexia di Nataša Glišović.
Premio del pubblico a Oldtown di David Vermander.
Ancora una volta, Sedicicorto si conferma il paradiso degli amanti del cinema breve, una straordinaria occasione di incontri, scoperte, discussioni su capolavori con gli speciali dedicati alla storia del cinema, nonché un’appassionata mostra, quest’anno dedicata al centenario della nascita di Marcello Mastroianni. Non resta che citare, per i prossimi anni, l’invito di Anita Ekberg dalla Fontana di Trevi: «Come here!».