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Sedicicorto

‘Voce’, un corto che riscatta il silenzio delle donne

Il regista Andrea La Puca elabora le testimonianze di vittime di violenza nella storia di una voce solista: a nome di tutte e nel legame tra tutte

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Presentato in concorso nella sezione CortItalia del Sedicicorto International Film Festival 2024, Voce di Andrea La Puca dispiega in nove minuti le intemperie emotive di una donna che negli anni ha dovuto, come tutte, relazionarsi dolorosamente con l’altro sesso: una breve storia universale di sopraffazione ma anche di coraggio, attraverso la solidarietà femminile. Un corto sperimentale che affonda le sue radici nella formazione teatrale del giovane regista (classe 2001), autore della sceneggiatura insieme ad Azzura Nappi. Al centro della scena l’attrice Rosaria Ruocco, che dà voce al monologo del titolo.

Ogni storia a sé in un solo appello

Su un fondale nero e tra i mobili di uno spoglio salotto ricoperti da un telo di plastica, sotto una fredda coltre di luce azzurra, una giovane donna racconta con lo sguardo in macchina la sua ‘prima volta’ di un’ingiustizia subita da un uomo: un’esperienza di sopraffazione, di abuso, che, si dice nel corto, tutte le donne provano almeno una volta nella vita. Con l’intermezzo di coreografie astratte, sempre in uno scenario scuro, la protagonista e voce narrante snoda la sua odissea di sentimenti, incertezze e segreti, che include un lacerante bisogno di protezione e affetto, ma soprattutto indifferenza altrui, ossessione, paralisi della capacità di amare. Fino all’urlo finale di disperazione di chi non è compreso o semplicemente neppure ascoltato: un urlo non liberatorio, non consolatorio, ma che accende un barlume di speranza nella comunione di sofferenze.

L’ispirazione da un’emergenza sociale

Nato da una sceneggiatura che raccoglie le testimonianze anonime di ottanta donne che in un form hanno espresso le loro paure e fragilità, Voce si prefigura come monologo in lotta contro il silenzio a cui la società, maschile e non, relega queste oppresse trascurate, condannandole a una solitudine che però non diventa condizione inesorabile e tombale, grazie all’aiuto reciproco tra le vittime. Con la forza espressiva del teatro sperimentale che procede per astrazioni e simboli, Andrea La Puca riesce a scavare dietro il vuoto scenico e l’atemporalità del contesto per comporre un inno alla solidarietà femminile, il baluardo più incoraggiante e dolce, che però non è del tutto risolutivo, se non per una precaria sopravvivenza.

Andrea La Puca attingendo a una teatralità d’avanguardia persegue una poetica della significativa reticenza del dolore nella forza dell’allegoria visiva e della metafora espressiva, per poi lasciare spazio alla dirompenza di ciò che troppo spesso viene taciuto, omesso, sbrigativamente liquidato. Con qualche incertezza estetica della messinscena e smagliatura interpretativa, Voce si approccia a una materia nota non senza retoriche, ma indubbiamente anche con un’originalità formale di degna memoria.

  • Durata: 9' 24''
  • Genere: sperimentale
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Andrea La Puca

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