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Approfondimento

Jasmine Trinca e il viaggio iniziato con Nanni: scopriamolo insieme

Dagli esordi, giovanissima, con Nanni Moretti, fino a Maria Montessori, ultimo lavoro, Jasmine Trinca ha regalato al cinema italiano decine e decine di donne, tra di loro tutte diverse e tutte uguali

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Ora nelle sale con Maria Montessori – La Nouvelle Femme (Léa Todorov), la brillante carriera di Jasmine Trinca inizia ancora prima di abbandonare i banchi di scuola.

Nata a Roma nell’aprile del 1981, aveva solo 19 anni quando Nanni Moretti girava per i licei della Capitale alla ricerca della sua Irene, figlia di Giovanni (N. Moretti) e Paola (L. Morante) ne La stanza del figlio (2001) per la regia di Moretti stesso. Di quel periodo ricorda i viaggi da Roma ad Ancona con i primi Frecciarossa, e la maturità preparata sui treni, come raccontato dall’attrice stessa durante il Pesaro Film Festival.
Dalla tratta Roma – Ancona di strada ne ha percorsa molta altra, conquistando la fiducia di alcuni dei più importanti registi italiani e collezionando alcuni dei personaggi più memorabili del nostro cinema.

La stagione de La meglio gioventù e Romanzo criminale

Con un solo film all’attivo, per cui riceve la candidatura al David di Donatello e al Nastro d’argento per la miglior attrice non protagonista,  vincendo il Ciak d’oro grazie all’Irene morettiana, la Trinca entra nella grande famiglia de La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana (2003), dove interpreta Giorgia Espositi.
Giorgia, una 16enne fragile e problematica, rinchiusa in un istituto psichiatrico e sottoposta a diverse sessioni di elettroshock, insieme ai fratelli Carati, Nicola (Luigi Lo Cascio) e Matteo (Alessio Boni), Giulia (Sonia Bergamasco), Carlo (Fabrizio Gifuni) e Mirella (Maya Sansa), ricostruiscono trentasette anni di storia italiana.
Dall’estate 1966 fino alla primavera del 2003, passando per l’alluvione di Firenze, la lotta armata e la violenza politica, lo stragismo mafioso e la politica di Berlusconi.

Dopo Manuale d’amore (2005) di Giovanni Veronesi, viene scelta da Michele Placido nell’adattamento cinematografico di Romanzo Criminale (2005) per rappresentare Roberta Vannucci, fidanzata di Fabrizio Soleri, in arte Il Freddo (Kim Rossi Stuart), il capo di una piccola batteria della malavita romana, che diventerà poi la più nota Banda della Magliana.
Ritornerà a collaborare con Placido per Il grande sogno (2009), in cui si racconta il periodo delle contestazioni studentesche nei confronti della società capitalista, della guerra del Vietnam e del sistema scolastico dell’epoca. Qui Jasmine interpreta Laura, studentessa di estrazione cattolica e appartenente alla borghesia romana che prende parte alle contestazioni e alle marce per la pace. Per scrivere il personaggio di Laura, i tre sceneggiatori si sono ispirati alle reali esperienze della sorella di uno di loro, Angelo Pasquini.

È l’anno 2006 quando la (ri)troviamo sul grande schermo con e per Nanni Moretti ne Il Caimano. Scritto da Moretti, Piccolo e Pontremoli, racconta attraverso la visione di una giovane regista, Teresa, ovvero Jasmine Trinca, la vita di Berlusconi, che riceve una nomination ai Ciak d’oro.

Nessuno si salva da solo, Fortunata e l’incontro con Alessandro Borghi

Nel 2013 partecipa all’opera prima da regista di Valeria Golino, Miele, presentato a Cannes nella sezione Un Certain Regard. Con Valeria collaborerà anche negli anni a venire, prima in Euforia (2018) e poi nell’ultimo periodo prendendo parte alla miniserie L’arte della gioia (2024), tratta dal romanzo omonimo di Goliarda Sapienza.

Nessuno si salva da solo (2015) è il primo dei due film di Sergio Castellitto che vedono Jasmine Trinca protagonista. Basato sul romanzo di M. Mazzantini, la coppia, ormai separata, Delia (J. Trinca) e Gaetano (R. Scamarcio) si (ri)trova al tavolo di un ristorante per discutere delle vacanze dei propri figli. Ben presto il dialogo tra i due viene interrotto da diverse analessi, ovvero un procedimento narrativo che rompe la linea cronologica del presente e permette quindi di comprendere il loro passato, alternando la dolcezza e la spensieratezza dell’inizio della loro relazione, con il cinismo e l’astio che ormai pervade il rapporto tra i due.

Arriva poi Fortunata (2017), presentato in concorso al Festival di Cannes dove vince il premio Un Certain Regard come miglior attrice, e successivamente il David di Donatello come miglior attrice protagonista. In questo film Jasmine Trinca veste i panni di Fortunata, una donna che vive nella periferia romana e che cerca di destreggiarsi tra un quasi ex marito appiccicoso, difficoltà economiche e una bambina di 8 anni che prova a crescere nel migliore dei modi. Qui si trasforma in una donna di borgata, snaturandosi anche un po’ rispetto allo spettro dei suoi precedenti personaggi. Oltre ai premi e al cambio look, è qui che incontra per la prima volta, sul set, Alessandro Borghi, che interpreta l’amico bipolare e tossico dipendente Chicano.

Il binomio (vincente) Trinca – Borghi

Galeotto fu Fortunata da cui poi arriva, l’anno successivo, Sulla mia pelle (2018), scelto come film  di apertura nella sezione Orizzonti alla 75 ° Mostra del cinema di Venezia. Il film di Cremonini ruota intorno alle ultime settimane di vita di Stefano Cucchi (A. Borghi), caso di cronaca che circa dieci anni prima sconvolse e confuse l’opinione pubblica italiana. La pellicola racconta in modo delicato la vicenda giudiziaria e la solitudine che pervasero la vita di Stefano dal momento della perquisizione alla morte, momenti violenti ma raccontati senza violenza alcuna.
In questa vicenda, Jasmine Trinca interpreta Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, la quale ha avuto un ruolo cruciale durante tutto il corso della vicenda, battendosi per la scarcerazione, prima, e la verità, poi. Da fratelli ad amanti, in Supereroi di P. Genovese (2021) dove Trinca e Borghi interpretano, rispettivamente, una fumettista impulsiva e un professore di fisica troppo razionale. Il film segue la storia d’amore tra i due nell’arco di 20 anni, cercando di mettere in luce come, in amore, l’incognita sia sempre dietro l’angolo, e come, per far funzionare una storia siano a volte necessari superpoteri da supereroi.
Arriviamo all’ultima collaborazione della coppia artistica, ovvero Supersex (2024), serie Netflix che racconta la storia del pornodivo Rocco Tano, in arte Siffredi (A. Borghi). Nell’immaginario di Rocco, Trinca interpreta Lucia, la storica fidanzata del fratello Tommaso, con il quale Siffredi crea un rapporto di complicità e di protezione, reso ancora più intenso e reale grazie alla evidente intesa tra i due: “Abbiamo raggiunto una complicità rara, c’è una grande onestà”, come dichiarato da Jasmine nel corso di un’intervista durante la promozione della serie.

Marcel!, Elsa Morante e Maria Montessori

Annamaria Muscarà è il personaggio femminile che interpreta nella sua prima collaborazione con il regista turco Ferzan Ozpetek ne La dea fortuna (2019), una donna e una madre single che, per dei controlli randomici, scopre di avere una malattia congenita. La sua vita si interseca, anche in modo prepotente, con quella della coppia Alessandro – Arturo, alla quale affida i figli proprio in vista di queste visite mediche, ma su cui poi dovrà contare di più che per un paio di giorni.
L’interpretazione di Annamaria le vale, ancora una volta, un David di Donatello come miglior attrice protagonista nel 2020. Nel 2021 prende parte all’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo Premio Strega (2016) La scuola cattolica di Edoardo Albinati. Il film, ricalcando il racconto già fatto dal libro e diretto da Stefano Mordini, racconta i terribili fatti di quello che è passato alla cronaca come il massacro del Circeo del 1975.

Ancora una volta protagonista del Festival di Cannes, nella 75° edizione vi prende parte in duplice veste: come giurata e come regista, presentando il suo primo lungometraggio, Marcel! (2022) in Selezione Ufficiale nella selezione Séances spéciales. Trinca lo definisce “una rielaborazione fiabesca o meglio favolistica del vissuto, cercando di comprenderlo, esorcizzarlo, renderlo universale”, raccontando come l’ispirazione per il film nasca da una fotografia di lei e sua madre, sottolineando la dimensione autobiografica dell’opera prima.

cannes 2022 la selezione ufficiale

Immagine tratta dal film Marcel!

Il viaggio, al momento, si conclude con l’interpretazione di due grandi donne, Maria Montessori e Ida Ramundo, la protagonista del romanzo La storia di Elsa Morante. Legate dalla vocazione per l’insegnamento, Jasmine Trinca porta sul grande e sul piccolo schermo la rappresentazione di due donne per il loro tempo progressiste e indipendenti.

La storia (2024)

Miniserie tv di Francesca Archibugi e prodotta da Rai Fiction, viene distribuita in prima serata su Rai1 e ripercorre contemporaneamente la storia di Ida Raimundo e la storia d’Italia, dall’inizio della Seconda Guerra Mondiale fino all’immediato dopoguerra. Jasmine domina la scena per tutte e quattro le puntate, dando vita a una donna di straordinaria ordinarietà, rimanendo fedele alle descrizioni della Morante la quale, superando la sua ordinarietà, la rende un personaggio epico.

Maria Montessori – La nouvelle Femme (2024)

Il film, in sala dal 26 settembre, approfondisce la sfera privata della pedagogista e dottoressa, ideatrice e promotrice del metodo educativo che porta il suo nome. Nel film di Léa Todorov, Jasmine Trinca conferma il suo ruolo di attrice “impegnata”, facendosi portavoce di temi pesanti all’interno del dibattito pubblico quali l’emancipazione femminile.
La sua interpretazione di Maria Montessori conferma la sincerità e l’autenticità di Jasmine Trinca, un’attrice che non solo ha regalato personaggi femminili originali al cinema italiano, ma che, attraverso il proprio mestiere vuole portare avanti battaglie sociali.

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