L’Emilia Romagna investe 600mila euro in otto progetti, della durata di tre anni, dedicati alla promozione della cultura cinematografica, con l’obiettivo di valorizzare il documentario e sostenere una programmazione di qualità nelle sale cinematografiche, attribuendo un solido riconoscimento al ruolo dei cinema come presidi culturali e luoghi di aggregazione comunitaria, anche nei centri abitati più piccoli. Questo diventa possibile attraverso il supporto all’autorialità giovanile, alle iniziative di incontro e confronto tra gli operatori del settore, i professionisti e le imprese, impegnandosi a preservare il lavoro di conservazione e digitalizzazione degli archivi cinematografici, inclusi quelli famigliari.
La Giunta regionale ha accettato la selezione dei progetti per il triennio 2024-26, a seguito del relativo bando, continuando così il percorso di rafforzamento del sistema audiovisivo della Regione, con un finanziamento complessivo di 6oomila euro.
Mauro Felicori, assessore regionale alla Cultura commenta – “Il lavoro sul cinema è una buona approssimazione di quella che ho più volte indicato come la nuova frontiera della nostra politica culturale” – prosegue – “Una Regione che non si limita a bandire, selezionare, finanziare e controllare, ma che si affianca come partner alle città e ai principali operatori nei loro migliori progetti, li aiuta a mettersi in rete, ad allargare il proprio bacino di influenza, a rafforzare la comunicazione. Una Regione che pianifica non dall’alto, ma fianco a fianco con i musei, le biblioteche, gli archivi, i luoghi dello spettacolo, l’insieme della produzione artistica dell’Emilia-Romagna”.
I progetti sostenuti
Una buona parte delle risorse è riservata alla qualificazione e al sostegno dell’esercizio cinematografico, attraverso associazioni di riferimento nel settore, come Agis Emilia-Romagna, in collaborazione con Fice e Acec Sdc Emilia-Romagna.
Un’altra importante linea di intervento riguarda la promozione e il supporto alla diffusione delle opere audiovisive regionali, con un particolare focus sul genere documentaristico che contraddistingue la vocazione autoriale e produttiva della Regione. “Doc in Tour”, per esempio, è uno dei progetti che rappresenta questa vocazione, e che supporta la circolazione delle opere di autori e produttori regionali nelle sale, anche con il coinvolgimento dei protagonisti stessi.
Si rafforza inoltre il sostegno al lavoro di conservazione, digitalizzazione e valorizzazione dell’esclusivo patrimonio costituito dagli archivi di famiglia portato avanti dalla Fondazione Home Movies, materiale importante soprattutto per le opere documentarie. Anche l’archivio audiovisivo regionale, l‘Antoniano di Bologna, è per la prima volta protagonista di un intervento regionale a supporto della conservazione in occasione del 70° anno di attività.
Sono inoltre previste operazione volte al rafforzamento della filiera regionale attraverso iniziate che consentono il confronto tra operatori del settore come Cineventi, organizzatore di Ciné – Giornate di Cinema, e Cna Emilia Romagna che si impegna a incrementare le occasioni di incontro e specializzazione nel settore audiovisivo.
Presenti anche progetti di valorizzazione dell’autorialità giovanile nel contesto internazionale della produzione audiovisiva, attraverso alcune masterclass in filmmaking sostenute da International Filmmaking Academy Aps, durante le quali giovani cineasti, provenienti da tutto il mondo, imparano e lavorano insieme a grandi autori.
Per ultimo, si consolida il progetto di sviluppo e messa a disposizione online di una banca dati informatizzata del documentario, promossa dall’Associazione Documentaristi Emilia Romagna, incentivando così anche la produzione documentaristica.
