Nina “è animata da solidi ideali di sinistra, ha mille cause perse per cui combattere e la testa sempre tra le nuvole”. Giulio è ricco, arrogante, maschilista, va in palestra ma non fa sport e prende lezioni di stile dalle riviste di moda uomo. Tutto contribuirebbe a dividerli, invece a farli incontrare è la splendida villa al mare che Nina eredita dal padre e che Giulio vuole acquistare…
Mario Ponti ritorna al cinema dopo quasi 10 anni con un nuova commedia leggera ma dai temi velatamente impegnati, PassioneSinistra.
Il film vuole uno scontro effettivo tra le due ideologie politiche destra e sinistra, contrasto evidenziato dai personaggi protagonisti.
Parliamo di due coppie Nina e Bernardo, ricercatrice archeologica lei, impegnata nelle campagne pro ecologia, ragazza idealista e liberale, invece scrittore famoso lui all’apice del successo, un po’ farfallone. L’altra coppia è quella di Giulio e Simonetta, emblema del maschilismo e dell’arroganza lui e tipico cliché della sciocca bionda ossigenata lei.
Entrambe le coppie entrano in contatto in seguito alla vendita della villa ereditata da Nina dopo la morte del padre: sarà proprio questa vendita a scatenare dissapori e sapori tra i vari protagonisti.
Nel cast troviamo volti noti del panorama attoriale italiano: Alessandro Preziosi, Valentina Lodovini, Vinicio Marchioni, Eva Riccobono e una comica Geppi Cucciari che personifica un po’ la coscienza della Lodovini, guidandola nello sviluppo della storia con una serie di battute che rendono leggera, comica e divertente la pellicola.
Preziosi e Lodovini sono bravi e opportuni in ogni loro performance come protagonisti; simpatico il personaggio del seduttore, intellettuale italiano di Marchioni che per certi versi prende in giro la “categoria”, come ha detto lui stesso in conferenza stampa, proprio per far comprendere che l’uomo, intellettuale o meno, davanti ad una bella donna non fa prevalere la ragione.
È il personaggio della Riccobono l’altra presenza comica all’interno del film, insieme alla Cucciari: l’ingenuità, a volte al limite della credibilità, con cui presenta Simonetta è delineata da battute che si basano su giochi di parole che risultano sciocchi, ma nonostante tutto si arriva ad un punto in cui capiamo che per quanto “bionda”, Simonetta “ci fa”, non ci è completamente.
Risate garantite e un cast di tutto rispetto per questa Passione Sinistra, tratto dal romanzo di Chiara Gambarale (Una passione sinistra) che, a dire della scrittrice, l’intento dello libro risulta un po’ differente; in ogni caso la Gambarale ha approvato senza rimorsi la trasposizione cinematografica in quanto “il mezzo di comunicazione” è totalmente differente. Dal 18 aprile al cinema e buona visione!